Lombardia, elezioni comunali 2024, le ultime notizie in diretta: 2.212 candidati nella «tornata monstre», donne solo il 22%

 |  08 Giugno

Fiano, Moratti, Sardone e gli altri

I lombardi per le Europee avranno tanti volti nomi tra cui scegliere, sia dal mondo della politica cittadina, sia dal mondo della società civile. Da Palazzo Marino, la «casa del milanesi» hanno scelto di correre per uno scranno in Europa l'assessore alla Casa Pierfrancesco Maran (Pd) e i consiglieri comunali Monica Romano - anche lei Pd -, l'ex dem, ora candidato in Azione, Daniele Nahum e la leghista Silvia Sardone (già titolare di uno scranno tra Strasburgo e Bruxelles). Tra gli «ex» comunali, ci sono anche il dem Emanuele Fiano, che durante il secondo mandato del sindaco Gabriele Albertini era capogruppo del Pd, e l'europarlamentare uscente Carlo Fidanza, che ai tempi della sindaca Letizia Moratti - anche lei candidata con Forza Italia - era capogruppo di Fratelli d'Italia (che oggi lo ricandida).
Da Palazzo Pirelli, sede della giunta regionale. corrono la sottosegretaria con delega a sport e giovani Lara Magoni (FdI) e, con la Lega, l'assessora alla Disabilità Elena Lucchini. 

Tra gli ex spuntano nomi pesanti come quello di Mario Mantovani ex vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità ora nelle fila del partito di Giorgia Meloni e Alessandro Fermi ora nel Carroccio. Un altro volto conosciuto è quello di Paolo Alli che corre per Alternativa popolare (capolista il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi) che a lungo è stato capo di gabinetto di Roberto Formigoni oltre che sottosegretario del Pirellone. Del Pirellone, invece, sede del Consiglio regionale, ci sono diverse facce note: Patrizia Baffi, candidata con FdI; i colleghi della Lega Alessandro Fermi, Giovanni Malanchini e Silvana Snider; l'ex consigliere regionale M5S Simone Verni. Uscendo dai palazzi milanesi della politica, volti conosciuti sono anche l'ex presidente di Emergency Cecilia Strada (capolista Pd); l'ex ministra Elena Bonetti (candidata con Azione); Ilaria Salis, la 39 enne detenuta ai domiciliari in Ungheria e che è capolista di Avs e il sindaco di Segrate Paolo Micheli (che corre con Stati Uniti d'Europa).

 |  08 Giugno

Ai 1.248 presidenti 138 euro

A Milano il Comune ha allestito 1.248 sezioni in 162 scuole, con 4.992 scrutatori e 1.248 presidenti di seggio. Che otterranno, i presidenti, un compenso di 138 euro e 110.40 per scrutatori e segretari. Cifre in lieve ribasso rispetto alle Politiche del 2022 quando i presidenti di seggio venivano pagati 187 euro e gli scrutatori 145 euro. Per i seggi speciali, invece, i compensi sono di 82,80 euro e 56,35 euro, rispettivamente per presidenti e scrutatori. Gli aventi diritto al voto in città sono un milione 42 mila e 286, di cui 545.054 donne. I neodiciottenni al voto sono 5.166 donne e 5.652 uomini. Fino al 5 giugno il Comune ha rilasciato 24.363 tessere elettorali. Per quanto riguarda l'affluenza ai seggi in città, nel 2019 votarono 583.460 milanesi, ovvero il 58,7% degli aventi diritto. Cinque anni prima, nel 2014, al seggio andarono in 585.134, il 60% tondo. Nel 2009, invece, si arrivò quasi al 65% (per la precisione: 64,79%) con 637.161 voti.

 |  08 Giugno

Affluenza: stime e confronti

Uno dei nodi cruciali di queste Europee sarà l'affluenza, che è stimata - da Youtrend - in una forbice tra il 49 e il 53%. Cinque anni fa, in Lombardia, si attestò al 64,1%, con 4 milioni 997 mila e 986 votanti a fronte di 7 milioni e 797 mila e 210 aventi diritto. Nel 2014, invece, l'affluenza fu del 66,44% con 5 milioni e 100 mila e 111 lombardi al voto.

 |  08 Giugno

I venti seggi per Strasburgo e Bruxelles

Qualche dettaglio anche sulle elezioni Europee. La circoscrizione del Nord Ovest - che comprende, oltre alla Lombardia anche Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta - otterrà 20 seggi a Strasburgo e Bruxelles dei 76 che spettano all'Italia (in totale, gli europarlamentari eletti nei 27 Paesi della Ue saranno 720, quindici in più rispetto alle elezioni del 2019. Nella scheda elettorale della circoscrizione Nord occidentale ci sono 12 liste per un totale di 221 candidati: si vota con la legge elettorale che, pur con una suddivisione in 5 circoscrizioni nazionali, prevede l'assegnazione dei seggi a livello nazionale, fissa uno sbarramento al 4% (sempre a livello nazionale) e permette di esprimere fino a 3 preferenze accanto alla lista votata. Le preferenze devono rispettare l'alternanza di genere.

 |  08 Giugno

Gli universitari fuori sede

Per la prima volta votano anche gli studenti fuorisede: 4.979 universitari, a Milano, potranno recarsi ai seggi speciali allestititi all’Università Cattolica e al Politecnico.

 |  08 Giugno

Per chi ha smarrito la tessera

Chi ha smarrito la tessera elettorale o ha esaurito gli spazi a disposizione può recarsi nelle anagrafi del comune di residenza. Per Milano, ad esempio, i riferimenti sono le sedi anagrafiche sul territorio o l’Ufficio elettorale di via Messina 52. L’Ufficio elettorale e il salone centrale di via Larga 12 sono aperti in via straordinaria fino alle 23 di oggi, sabato 8, e dalle 7 alle 23 di domenica 9. Orari prolungati anche per le sedi anagrafiche decentrate, che resteranno aperte straordinariamente sabato 8 e domenica 9 dalle 8.30 alle 17.

 |  08 Giugno

Orari e documenti

Le urne sono aperte oggi, sabato 8, giugno dalle 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23. Lo spoglio per i risultati delle Europee comincerà domenica notte e andrà a oltranza. Le operazioni di spoglio per le comunali cominceranno lunedì pomeriggio. Per votare servono la tessera elettorale e un documento di identità. 

 |  08 Giugno

Corsa solitaria

In 192 comuni, il 19 per cento del totale, c’è un solo candidato sindaco. Nel Milanese si tratta di Morimondo, Boffalora sopra Ticino, Casarile, Casorezzo, Ozzero. Ma una sola lista non equivale automaticamente alla vittoria: questi aspiranti sindaci dovranno vedersela con il peggiore degli avversari. Ovvero il quorum che, ai tempi della pandemia, è sceso dal 50 al 40 per cento degli aventi diritto di voto. Se non si raggiunge questa soglia di votanti, il paese viene commissariato. Ma con le Europee che fanno da traino, è più facile scongiurare questo pericolo. In alcuni comuni, come a Mesero, sono spuntate liste «civetta». Quando una lista capisce che gli avversari non si presenteranno (sperando nel commissariamento), può presentarne una «amica», per evitare automaticamente questo pericolo.

 |  08 Giugno

Fantasia sulla scheda

Nelle liste civiche, le più frequenti nei piccoli centri, abbondano i nomi originali. Tra queste Stella Alpina, Tre Pievi, Aria Nuova, Innanzitutto onore, La svolta buona, La rondine, La colonna, Caspoggio è qualcosa in cui credere.

 |  08 Giugno

L'aspirante sindaco diciottenne

L’aspirante sindaco più giovane della Lombardia è Simone Valsecchi, 18 anni, in corsa a Erve, nel Lecchese. Il decano è invece Giacomo Pini, classe 1941, in corsa a Bassano Bresciano e già sindaco negli anni ‘80.

 |  08 Giugno

Comuni che si svuotano e Comuni al debutto

I Comuni interessati dalle amministrative che superano i 15 mila abitanti sono solo trentasette. Nel Milanese, dove i comuni al voto sono 68, c’è anche il numero più alto di comuni a doppio turno: tra questi Cesano Boscone, Trezzano, Paderno Dugnano, Rozzano, Peschiera Borromeo, Cormano, Lainate, Novate Milanese e Settimo Milanese. In questi centri, se nessuno dei candidati supererà il 50 per cento delle preferenze, si andrà a ballottaggio, il 23 e 24 giugno. Per tre comuni, Agrate Brianza, nel Monzese, Casalpusterlengo (Lodi) e Concesio (Brescia), sarà il debutto del voto con il doppio turno: la crescita dei residenti ha portato al superamento della soglia dei 15 mila abitanti. Situazione opposta, invece, nel Comune di Casalmaggiore, in provincia di Cremona. Qui il numero dei residenti è sceso sotto alla soglia e quindi il comune tornerà a votare a turno unico. Prime elezioni in assoluto, invece, per il nuovo comune di Uggiate con Ronago, nel Comasco, nato dall’unione di Ronago e di Uggiate Trevino e istituito il 1° gennaio scorso.

 |  08 Giugno

La tornata comunale «monstre»

Non solo Europee. L’election day dell’8 e 9 giugno porterà alle urne anche 961 comuni lombardi, tra cui i capoluoghi di Bergamo, Pavia e Cremona. Una tornata importante, perché coinvolge il 64 per cento dei Comuni lombardi, che sono 1.502 in totale. (Qui potrai leggere i risultati delle votazioni). I centri minori, tuttavia, sono la larga maggioranza: 924 su 961, ovvero il 96,1 per cento. Qui si vota a turno unico. I candidati che concorrono per la fascia tricolore nei 961 comuni sono 2.212. Solo il 22 per cento degli aspiranti sindaci è donna.