È morta Maria Rosaria Omaggio, aveva 67 anni: attrice di cinema e teatro, posò per Playboy e interpretò Fallaci
Posò tre volte su «Playboy»
Quasi 50 titoli interpretati a teatro, 29 film, 18 fiction televisive: Maria Rosaria Omaggio — un pezzo di storia del nostro immaginario— si è spenta a 67 anni. Nata a Roma, ma di origini napoletane, inizia la sua attività giovanissima e diventa popolare grazie alla partecipazione a «Canzonissima» del 1973-1974 condotta da Pippo Baudo («Avevo 17 anni. Ai provini in Rai mentii sull’età: dissi di averne 20», aveva detto in una recente intervista a Stefano Lorenzetto sul Corriere).
Due anni dopo debutta sul grande schermo con «Roma a mano armata» e «Squadra antiscippo», al fianco di Maurizio Merli e Tomas Milian. Al cinema l’interpretazione di rilievo è quella di Oriana Fallaci nel film «Walesa - Uomo della speranza» di Andrzej Wajda grazie al quale ebbe a Venezia una Menzione speciale. «Wajda mi volle, fu una crescita interiore, andava ben oltre la carriera. Oriana Fallaci gli aveva parlato di me, riteneva che le assomigliassi. E Wajda me la fece interpretare: nel film sono la giornalista che intervista il leader di Solidarnosc. I polacchi sanno distinguere il talento dal gossip».
Il gossip però ebbe la sua parte nella sua carriera: Maria Rosaria Omaggio è comparsa sulle copertine dell’edizione italiana di Playboy per ben tre volte (1976, 1980 e 1982, mentre nel 1985 fu in prima pagina su Playmen): «Erano foto artistiche. Posavo per Playboy nello studio del grande Angelo Frontoni e sapevo già che sarei entrata nell’immaginario collettivo. Capirà, tre edizioni da mezzo milione di copie ciascuna...». Sua madre non la dissuase? «No. La prima copertina, a 19 anni, certificò che ero un oggetto del desiderio». Gli ultimi ruoli risalgono a tre anni fa: il film «Un marziano di nome Ennio» di Davide Cavuti, la fiction «Sabato, domenica e lunedì» di Edoardo De Angelis.