Caso Ariston, Tajani convoca l’ambasciatore russo per chiarimenti sulla nazionalizzazione dello stabilimento
di Redazione Economia
L’ambasciatore russo a Roma, Alexey Paramonov, convocato oggi alla Farnesina sul caso Ariston, ha spiegato che la decisione di passare la quota del 100% di capitale sociale della Ariston Thermo Rus LLC alla gestione temporanea di JSC Gazprom Household Systems, sussidiaria di Gazprom, è una «risposta legale e adeguata ad azioni ostili intraprese dagli Stati Uniti e dagli altri Stati esteri che si sono uniti a loro». Durante il colloquio con il segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, Paramonov ha spiegato che questa è la modalità con la quale Mosca intende procedere nei confronti delle aziende degli Stati che hanno adottato sanzioni contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Il provvedimento del governo russo ha colpito anche un’azienda tedesca e sono oltre 21 le aziende per le quali sono già state avviate misure analoghe da parte di Mosca.
di Redazione Economia
L’ambasciatore russo ha ribadito che Mosca non intende fermarsi e che inizialmente il governo russo non sapeva che avrebbe colpito un’azienda italiana, dato che Ariston ha sede legale in Olanda. Il fatto che si tratti di un gruppo italiano comunque per il governo russo non fa differenza. «Mosca ha sempre attribuito particolare importanza alle proficue e reciprocamente vantaggiose relazioni commerciali ed economiche con l'Italia - afferma in una nota l'ambasciata della Federazione Russa in Italia - . La responsabilità per le conseguenze negative del loro deterioramento ricade interamente sulle autorità italiane che hanno sacrificato i reali interessi nazionali della Repubblica per partecipare a sterili e pericolose avventure geopolitiche anti-russe».
Non si è fatta attendere la replica della Farnesina che esprime « il
La Farnesina fa sapere che il ministro Tajani ha chiesto a Bruxelles di studiare un provvedimento per tutelare le imprese italiane ed europee interessate da analoghi atti di ritorsione da parte di Mosca. Anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante una conference call con il presidente di Ariston Group, Paolo Merloni, e l'amministratore delegato Maurizio Brusadelli, alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha illustrato l'azione che il governo italiano intende portare avanti insieme alla Commissione europea per tutelare le imprese italiane ed europee.
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