Uno, nessuno e non centomila. Ma almeno un centinaio abbondante di Boris Nadezhdin. In ogni ramo del suo albero genealogico, lo stesso nome di battesimo viene assegnato da sei generazioni a tutti i figli maschi, si suppone creando un discreto scompiglio alle riunioni di famiglia. Il Boris Nadezhdin che sta facendo parlare di s� il mondo fuori e in parte anche la Russia � nato nel 1963 in Uzbekistan, � da poco diventato padre per la quarta volta, con tre matrimoni alle spalle. E fino a poco tempo fa non veniva preso sul serio da nessuno.
Nadezhdin l’oppositore: l’anti-Putin dalle mille vite, candidato alle presidenziali
Nadezhdin corre con il suo partito �Iniziativa civile� e di recente ha alzato i toni: prima era un oppositore tollerato, di facciata, oggi gli viene contestata la validit� delle firme sulle sue liste

Anche l’annuncio della sua candidatura alle elezioni presidenziali del prossimo marzo, avvenuto in grande anticipo sui tempi nell’agosto del 2023, era passato inosservato, quando non bollato nei circoli liberali di Mosca come l’ennesima alzata di ingegno per far parlare di s� di un personaggio che attraversando pi� o meno l’intero arco parlamentare russo era infine atterrato nei pi� esclusivi salotti televisivi della propaganda del Cremlino. Nel ruolo dell’oppositore ben tollerato, utile per dare sembianza democratica a trasmissioni dove gli ospiti valutano se bombardare prima Londra, Parigi, oppure Varsavia.
Le persone cambiano, forse. Oppure no, e siamo invece dentro la solita recita ben orchestrata dai soliti noti. Nelle ultime settimane, le dichiarazioni di Nadezhdin sono salite di tono. Denunce contro le malefatte e i privilegi dei potenti, profezie sulla caduta di Vladimir Putin, e una opposizione sempre pi� dura all’Operazione militare speciale. Al punto che una decina di giorni fa un quotidiano di provata ortodossia putiniana gli ha dedicato un profilo affettuoso e al tempo stesso minaccioso. �Il nostro Boris si sta mettendo una nuova maschera, quella di Navalny�. L’aiuto fornito dall’organizzazione del dissidente pi� importante e pi� punito di Russia � stato fondamentale nella raccolta delle firme necessarie a Nadezhdin per validare la propria candidatura.
Proprio l’investitura sempre pi� convinta da parte di Navalny, abitualmente allergico alle alleanze, tantomeno con esponenti di quel che resta dell’area liberale, � stata forse il fattore che potrebbe aver insinuato negli strateghi del Cremlino il dubbio di aver sbagliato qualche calcolo verso un voto che dovr� essere un plebiscito senza precedenti per Putin. Anche il notevole esito della raccolta fondi, oltre ottanta milioni di rubli, potrebbe aver fatto sollevare qualche sopracciglio. Cos�, cronaca recente, � scattata la tagliola della Commissione elettorale, che decide chi pu� partecipare al voto e chi no. A Nadezhdin, che corre con il suo partito Iniziativa civile, � stata contestata la validit� del 15,3% delle 250.000 firme raccolte. L’accusa � di aver usato l’identit� di migliaia di �anime morte� per raggiungere la soglia necessaria.
Ieri il candidato pacifista ha chiesto alla Commissione elettorale centrale di rimandare l’esame della sua registrazione dal 7 al 10 febbraio, sostenendo che sia impossibile fare tutte le verifiche in cos� poco tempo. Ha ottenuto il rinvio di un solo giorno. Domani si sapr�. Il quartier generale di Nadezhdin ha pubblicato esempi di firme riconosciute invalide che contengono errori grammaticali attribuiti a una difettosa digitalizzazione da parte dei funzionari governativi. L’ipotesi del sabotaggio prende piede, insieme al pessimismo.
�Sono consapevole di non avere il carisma di Navalny. Credo di essere un uomo brillante ma non sono certo Che Guevara�. Nadezhdin � ormai diventato un paradosso vivente. Un politico di bassa levatura, per sua stessa ammissione, che nella sua vita politica ha galleggiato proponendosi come consigliere di chiunque. Da Boris Nemtsov, il leader liberale ucciso il 27 febbraio 2015, fino a Vladimir Putin. Che ha sostenuto l’oligarca dissidente Mikhail Khodorkovsky, ma si � candidato per due volte alle primarie di Russia Unita, il partito del presidente. Che � transitato in Russia giusta, megafono della Brigata Wagner, per uscirne soltanto il 20 gennaio del 2023, quando il suo amico Sergey Mironov si � presentato alla Duma esibendo il martello usato dai mercenari per giustiziare i disertori.
All’improvviso, si trasforma in un oppositore del potere. Scende in campo con un programma �contro l’autoritarismo e la militarizzazione� del suo Paese. Contesta la legittimit� di Putin a guidare la Russia, sostenendo che la sua presenza � l’unico ostacolo alla fine della guerra e alla ripresa di �normali relazioni� con l’Europa. Un uomo disponibile, poeta, musicista e pittore all’occorrenza. �So di aver cambiato molti partiti e molte idee, eppure credo che sia giunta l’ora di ribellarsi contro chi ci sta portando alla disintegrazione�.
E come per magia, sembra raccogliere un consenso inatteso, quasi che una parte del Paese, anche se minoritaria, stesse aspettando un segnale per far sentire la propria voce. Alcuni sondaggi effettuati all’estero danno Nadezhdin addirittura al 7%. Levada, l’unico istituto indipendente ancora su piazza, gli attribuisce un 2% scarso. Se sar� escluso dalle liste, Putin non avr� alcun concorrente serio, e pazienza se fuori dalla Russia qualcuno legger� in questa scelta un segno di debolezza. Se invece il candidato liberal-pacifista sar� ammesso, il Cremlino potr� rivendicare la correttezza di una competizione elettorale che in realt� non esiste. Alla fine, vince sempre lui.
Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
6 febbraio 2024 (modifica il 6 febbraio 2024 | 22:27)
© RIPRODUZIONE RISERVATA