Non sar� da questi particolari che si giudica un giocatore, ma una cosa � certa: per tirare un calcio di rigore, bisogna innanzitutto �non aver paura�, come canta De Gregori: �Perch� � soprattutto una questione di testa� assicura Evaristo Beccalossi ogni volta che gli ricordano di quell’Inter-Slovan Bratislava del 15 settembre 1982, sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe, quando ne fall� due: �Tirai il primo e sbagliai. Venivo da 12 o 13 rigori segnati, possibile? Il secondo no, non volevo tirarlo. Mi convinse Oriali, uno che parlava poco ma era il vero leader della squadra. Sbagliai di nuovo�. Insomma: pi� che di piedi, � una questione mentale. Le due esecuzioni sbagliate sabato sera dal Milan contro il Bologna , costate altrettanti punti sanguinosi, non fanno eccezione. Giroud, che pure � uno specialista, si � fatto parare il tiro da Skorupski nella stessa porta in cui aveva sbagliato quello — ancora pi� grave — contro il Dortmund in Champions, costato di fatto l’eliminazione.
Il Milan e i rigori sbagliati, perché tanti errori (in tutta la serie A)
I due rigori sbagliati nella stessa partita dal Milan contro il Bologna confermano la tendenza: in questo campionato dal dischetto si sbaglia sempre pi� spesso. Tutti i motivi di una media realizzativa fra le pi� basse di sempre

Cambiare lato, quindi strategia, non � servito: � finita allo stesso modo, con San Siro ammutolito e Olivier impietrito. Nella ripresa Theo Hernandez ha sentito il peso dell’errore del compagno e ha spedito la palla sul palo. Certo, bastava un centimetro pi� in l�. Ma la differenza, si sa, la fanno i dettagli. Una cosa � sicura: il Diavolo, che non sbagliava due rigori dalla stessa partita dal 1955, un 6-0 alla Spal con errori (non decisivi) di Schiaffino e Nordahl, ha indiscutibilmente un problema con i rigori. Tanto che Rafa Leao, all’uscita dal campo, � andato da Stefano Pioli per candidarsi: �Il prossimo lo tiro io�. �Ma in allenamento non � che ne segni molti... — ha puntualizzato l’allenatore rossonero davanti alle telecamere di Sky —. Per� a caldo non lo so, vediamo�.
Non sbaglia solo il Milan
Non � solo un problema del Milan. Prendiamo il formidabile Lautaro Martinez dell’Inter, implacabile bomber ma pessimo dagli undici metri: 7 rigori sbagliati su 20. A conferma che il tiro dal dischetto � una specialit� che pretende esercizio e attitudine. La fenomenologia del calcio di rigore � fra le pi� appassionanti. Di sicuro conta sempre di pi� lo studio scientifico da parte dei portieri, �grazie anche alle nuove tecnologie� spiega Aldo Serena, centravanti di Milan, Inter e Juventus fra 1978 e 1993. Fra statistiche e videoclip, oggi i numeri uno sono sempre pi� specializzati: �Oltre che pi� grossi� aggiunge Serena, che per� non ha dubbi: �Al di l� dei tempi che passano, a fare la differenza quando ti trovi a undici metri dal portiere resta sempre la lucidit� mentale. Nel famoso rigore che sbagliai nella semifinale di Italia 90 contro l’Argentina, prima di calciare ebbi un attacco di panico. Mi si tapparono le orecchie, non ero in me. Infatti sbagliai�.
A proposito di numeri, guardando le percentuali dei rigori segnati negli ultimi campionati si nota come in effetti quest’anno sia del 78,95, fra le pi� basse (da segnalare anche gli errori di Kristovic in Genoa-Lecce e di Duda in Verona-Frosinone). Ma osservando bene, emerge chiaro un aspetto: le media di realizzazione pi� alta degli ultimi anni (84,67%) si � registrata nel 2020/21, quando si � giocato a porte chiuse, senza pubblico, nel silenzio. La situazione ideale per chi calcia, che pu� concentrarsi al massimo senza la pressione del pubblico. Si torna alla riflessione iniziale: il rigore non � una questione di piedi, ma di testa.
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28 gennaio 2024 (modifica il 28 gennaio 2024 | 16:36)
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