Vigilia di Natale. Notte fonda. Rue de Lyon, 15esimo Arrondissement di Marsiglia. Nordine Achouri, alias Nono, � in strada, parla al cellulare. Arriva un’auto, scende un sicario che apre il fuoco con un Kalashnikov. La raffica raggiunge Nono alle gambe, lui cerca di fuggire ma il sicario ci mette poco a �terminarlo� con altri proiettili alla testa. Poi si allontana sulla vettura che verr� ritrovata incendiata a qualche chilometro di distanza.
Gang e kalashnikov, l’anno nero di Marsiglia
Il 2023 si chiude con 49 morti. Gli ultimi ieri e alla vigilia di Natale

L’agguato � pesante. Achouri non era uno qualsiasi, per molto tempo ha guidato la gang della Torre K, area di Castellane, punto di spaccio in grado di procurare ai �gestori� almeno 20 milioni di euro all’anno. Nono ne spendeva una parte al casin�, in auto di lusso, in orologi pregiati e donne. � finito in prigione dopo che gli avevano trovato tre pistole nel congelatore, ha scontato cinque anni ed era di nuovo fuori. Al momento solo ipotesi sulla sparatoria: una vendetta di qualche ex complice, un conto ancora aperto, dispute personali in quella gigantesca arena di sangue che � la citt� mediterranea.
Secondo episodio. Jean Pierre, 47 anni, un altro abitante del 15esimo. Problemi fisici, debole per l’alcol, intossicato dagli stupefacenti. Fermato per un normale controllo si � rivelato una �miniera�. A casa, insieme all’hashish, custodiva un arsenale, con AK, mitragliette e munizioni. Alla polizia racconta: mi pagavano per tenerle, non dovevo fare altro. Uno dei tanti �custodi� di una malavita sempre pi� feroce. Lo racconta il bilancio di fine anno fornito dalla Procura. La guerra di Marsiglia.
Il 2023 si chiude con 49 morti, 120 feriti, 150 sparatorie, una cinquantina di incriminazioni, cinque-sei gruppi di fuoco neutralizzati. Il 51 per cento degli indagati ha un’et� compresa tra i 18 e i 21 anni, sei i minori fatti fuori, non pochi i loro coetanei trasformati in killer. In un paio di casi erano diventati maggiorenni da poco, arruolati dai trafficanti al di fuori delle zone della battaglia. Alcuni sono davvero insospettabili, senza alcun rapporto diretto con il mondo del crimine, ingaggiati con buone ricompense.
Per gli inquirenti il 73% dei delitti � una conseguenza dello scontro nella zona nota come Paternelle dove si scannano gli uomini della Yoda e i rivali della DZ Mafia. In ballo il controllo di punti di vendita che rendono 50-80 mila euro al giorno. Ognuno prova a portare via un pezzo all’altro ed esegue un piano �a salire�. Ci sono le intimidazioni, con colpi di avvertimento e le minacce. Anche pieno giorno, sotto gli occhi di tutti. Poi la seconda fase: l’eliminazione delle pedine. Infine, quando � necessario, l’imboscata tesa a gregari e qualche volta ai capi. Alcuni se ne stanno ben protetti in case sicure, altri hanno preferito emigrare al �caldo�, in Nordafrica e Dubai. Per� non � che possono stare perennemente in immersione, devono prendere dei rischi. E il quadro � fluido, come testimonia la fine di Nordine Achouri. Cadono sotto il piombo gli intoccabili, se mai esistono ancora. Le loro storie diventano trame per serie tv, l’ultima � su Netflix, Pax Massilia, del regista Olivier Marchal.
La magistratura, insieme ai dati neri e all’allarme per derive in stile messicano, sottolinea l’importanza delle inchieste condotte. Il ministero dell’Interno ha disposto lo schieramento stabile dell’unit� CRS 8, specializzata nel controllo dell’ordine pubblico ma qui riconvertita al contrasto del narcotraffico. Ci vuole molta fede per credere che possa bastare. Ieri sera, la controprova. Un ventiduenne, con precedenti, ammazzato in Rue de Lyon dalle pallottole di un mitra.
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30 dicembre 2023 (modifica il 30 dicembre 2023 | 20:47)
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