Chi � ora Fabio Galante?
�Un ragazzo di cinquant’anni che, dopo una bellissima carriera da calciatore, lavora per l’Inter come brand ambassador�.
Fabio Galante, che fine ha fatto: «Fossi stato più brutto avrei giocato di più in Nazionale»
L’ex difensore oggi � brand ambassador dell’Inter: �Sbagliavo mezza partita e iniziavano a parlare di discoteca e ragazze. Fossi stato pi� bruttino qualche partita in pi� in Nazionale l’avrei fatta�

Lei per� gi� faceva parte dell’Inter.
�S�, perch� Spalletti mi aveva chiamato per fare l’osservatore. Poi Luciano and� via, io sono rimasto e ho iniziato ad avere questo ruolo istituzionale�.
Che rapporto ha con Spalletti?
�Ottimo. Ho avuto la fortuna di giocare con lui a Empoli. Ero solo un bambino e lui � stato importantissimo per la mia crescita. Non avevo ancora la patente e quando restavo a Empoli, nei giorni di doppio allenamento, andavo a dormire a casa sua�.
E com’era casa Spalletti?
�Molto accogliente. Mi ricordo che si mangiava tanto, sua mamma ci faceva sempre le lasagne e i dolci. Quell’anno eravamo un bel gruppo e spesso ci trovavamo anche tutti insieme a casa Spalletti. Conoscere Luciano e passare del tempo con lui fa capire veramente questo lavoro: lui per me � l’Allenatore. Sa gestire gli spogliatoi, sa fare un bel calcio. � coerente, trasparente e non te le manda a dire. A me ha detto di tutto e io gli davo sempre ragione altrimenti mi picchiava (ride, ndr)�.
Vi siete quindi ritrovati all’Inter.
�Lui allenatore, io osservatore: � stata una bella annata. Ho visto tanti giocatori ma non li hanno presi mica tutti. Per� ho ancora i miei appunti e ogni tanto li faccio vedere al direttore Ausilio e gli dico: “Hai visto? Questo dovevi prenderlo…”�.

L’Inter di oggi dove pu� arrivare?
�L’anno scorso la finale di Istanbul � stata una grande soddisfazione. Quest’anno la squadra si sta confermando ma ormai sono diversi anni che il club viaggia a grandi livelli. Sanno che possono ripetersi, ci sono tante variabili ma il gioco che propone Inzaghi � vincente e diverte il pubblico�.
Da osservatore, cosa notava subito in un calciatore?
�Il modo di porsi con i compagni e l’atteggiamento. Feci prendere al Livorno Alessandro Diamanti, l’avevo visto giocare in Lega Pro: gran mancino e qualit� importanti. Con lui ho avuto ragione�.
Tecnica s� ma soprattutto personalit�, e lei in carriera ne ha avuta. Quale critica le ha fatto pi� male?
�Allenatori e compagni mi hanno sempre apprezzato. Poi ho avuto la fortuna di essere carino e di uscire con qualche ragazza in pi� rispetto ad altri, ma non � che gli altri fossero da meno. E alla fine un po’ per invidia, un po’ per gelosia prima di scrivere un articolo bello ci pensavano due volte. All’inizio ci rimanevo male, ma ho giocato 20 anni a grandi livelli e so che chi mi ha conosciuto davvero non parler� mai male di me. Questa � la mia pi� grande soddisfazione. Se i giornalisti dicono cose non vere non mi importa. Certo, fossi stato pi� bruttino qualche partita in pi� in Nazionale l’avrei fatta anche se a quel tempo i difensori davanti a me erano Cannavaro, Nesta, Maldini, Ferrara, Costacurta…�.
Quindi si � sentito danneggiato?
�S�. Alla gente piace altro oltre al calcio. E se sbagli mezza partita iniziano a dire che vai in discoteca, che esci con una, con un’altra e cos� via�.
Esiste l’amicizia nel calcio?
�Ho avuto la fortuna di stare in spogliatoi in cui l’amicizia ha portato anche risultati. A Livorno, a Empoli, al Genoa quando ero un bambino e i “grandi” mi hanno protetto. Per me esiste, s�. E ti fa anche guadagnare qualche punto in pi��.
Nemici?
�Mai avuti. Abbraccio anche i miei storici avversari�.
Se lo ricorda il primo stipendio?
�A 17 anni in C1 all’Empoli. Era il 1990. Ho dato tutto al mio babbo, cos� sapevo che quei soldi erano in buone mani�.
Secondo lei � stato pi� apprezzato o giudicato?
�Apprezzato. Ho fatto tante belle cose. Qualcuno mi ha giudicato senza conoscermi ma � stata una minima parte. Rifarei tutto quello che ho fatto�.
Si � preso qualche rivincita?
�No, non ho mai dovuto prenderne nei confronti di nessuno. Sapevo quale era la mia strada. Poi se qualcuno ha rosicato perch� ho giocato vent’anni non lo so… Io sono contento cos�.
Come ci si difende dal gossip?
�Come ho fatto io: lavorando sempre e impegnandosi, facendo di tutto per non abbassare il proprio livello. Carattere forte e saper andare avanti: cos� non puoi essere attaccato. Infatti con me non poteva succedere, ero il primo ad arrivare al campo e l’ultimo ad andare via. Io avevo sempre la coscienza a posto�.
Quindi chi � stato Fabio Galante?
�Un ragazzo che ha realizzato i propri sogni perch� da piccolino desiderava essere sulle figurine Panini e giocare a pallone. Tutto quello che ho fatto mi rende ora un uomo felice e felicemente fidanzato. Mi ritengo molto fortunato�.
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10 febbraio 2024 (modifica il 10 febbraio 2024 | 07:31)
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