Jannik Sinner a Madrid, i segnali positivi dopo la sofferenza. Ora lo step Auger-Aliassime

diGaia Piccardi

Continua l'apprendistato di Sinner per diventare numero 1 al mondo: ha superato anche il male all'anca con capacità di reazione e tenuta fisica: «Giornata dura, però alla fine mi sono sentito meglio che all’inizio, ed è un buon segnale»  

Si è allenato con coach Vagnozzi provando il dritto in corsa e i piegamenti richiesti dallo slice sulla terra veloce di Madrid; si è scaldato con il fisio Naldi in palestra allungandosi come una figura di Giacometti sul tappetino, per sollecitare tendini e giunture. Poi ha deciso di affrontare il n.17 Khachanov: «È stata una lunga notte dopo Kotov. Mi sento un po’ meglio, l’obiettivo è tornare in piena forma. Ho pensato a lungo se scendere in campo o no, ma sono a Madrid per giocare».

Sinner e l'arte di conservarsi

L’apprendistato da futuro numero uno del mondo di Jannik Sinner attraversa un’altra fase di tirocinio: la gestione conservativa del match, amministrando piccoli dolori («Cose che possono accadere, mi è già successo altre volte») e energie che sul rosso devono durare fino ai Giochi, quindi non possono essere investite tutte nell’altura spagnola. Il risultato è comunque di qualità: 5 palle break su 6 salvate (primo set immolato alla buona vena del russo in gran spolvero all’undicesimo game), 3 su 3 convertite. E così Khachanov, già battuto dal barone rosso in Australia per un totale di quattro volte, invece di laurearsi killer di Sinner diventa appena il quarto uomo a portargli via il parziale d’apertura in questa stagione magica (28ª vittoria del 2024), prima di essere spazzato via dal vento freddo della Val Pusteria. 

Qualche errore, bene il servizio

Pur con qualche inedito gratuito (22 in totale), il n.2 si aggrappa al servizio (percentuali in crescita fino all’83% di punti vinti con la prima nel terzo set), la spunta in rimonta (5-7, 6-3, 6-3) e si qualifica per i quarti di finale del quarto Master 1000 stagionale consecutivo, a riprova di una velocità di crociera ormai da nave scuola. Dentro due ore e dieci minuti di polveroso wrestling c’è tutto: tenuta fisica, reazione a un inizio in salita, cambio di livello, pugno cattivo verso il box. «Giornata dura, però alla fine mi sono sentito meglio che all’inizio, ed è un buon segnale. Se avessi avuto male non avrei giocato, invece la mia mente era focalizzata sulla volontà di tenere alta la concentrazione, mi piace testarmi in queste situazioni: quando ho la possibilità di giocare, lo faccio. Posso essere contento».

Oggi riposo, per fare un altro passo nella direzione del pieno recupero, domani la sfida con Auger-Aliassime sceso al n.35 ma bravo a spegnere in serata i bollori di Casper Ruud e, curiosamente, avanti 2-0 nei precedenti con Sinner: recenti (Madrid e Cincinnati 2022) eppure già così lontani nel tempo, data la crescita vertiginosa di Jannik negli ultimi mesi. Il peso di palla dell’azzurro, se sostenuto dalla condizione fisica, non teme le geometrie del canadese, che ha conquistato sul cemento tutti e cinque i titoli Atp in carriera. Esce Zverev, rinasce Alcaraz con la manica bianca a protezione del muscolo dell’avambraccio, creatore di colpi e sprecone, temibilissimo.

1 maggio 2024 ( modifica il 1 maggio 2024 | 09:45)

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