I migliori giovani Under 21 della serie A: da Yildiz a Traorè, da Soulé a Kayode

di Carlos Passerini

Sono tutti nati dal 2003 in poi e sono pronti a prendersi la scena nel 2024. Il caso Milan e gli effetti del no al Decreto Crescita. L’ex c.t. degli azzurrini Nicolato: �Non giochino solo per necessit�

I migliori giovani Under 21 della serie A: da Yildiz a Traorè, da Soulé a Kayode

Quando aveva undici anni, Chaka Traor� � arrivato in Italia da clandestino con uno dei tanti viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo, seguendo uno spietato faccendiere che gli aveva pure dato un nome falso, Ciss�, come falso era ovviamente anche il passaporto. Una brutta storia di traffico di baby calciatori come purtroppo ce ne sono tante, troppe. Il talento dell’ivoriano per� era autentico e infatti l’altra sera, otto anni e mille difficolt� dopo, ha segnato il suo primo gol col Milan, a San Siro contro il Cagliari in Coppa Italia. Come nelle favole, o nei film. �Non credevo di farcela� ha ammesso poi il ragazzo in tiv�, con un sorriso grande cos�.

Per fortuna, non tutte le storie delle stelline d’oro destinate a prendersi la scena nel 2024 sono iniziate in maniera tanto avventurosa: c’� chi, proprio come Chaka, arriva dall’Africa, come il ventenne Loum Tchaouna, ala destra della Salernitana, nato in Ciad, che sar� uno degli uomini mercato della prossima estate; chi dal Sudamerica, come l’estroso Matias Soul�, 20 anni anche lui, cresciuto in Argentina e ora al Frosinone in prestito dalla Juventus, che lo valuta gi� 40 milioni di euro.

Argentino � pure Valentin Carboni, 18 anni, trequartista dal dribbling facile che l’Inter ha mandato a fare esperienza a Monza, ricevendo in cambio 11 presenze e un gol. E poi ci sono turchi (Kenan Yildiz, 18 anni, talento purissimo che promette di essere l’uomo in pi� della Juventus di Max Allegri nella corsa allo scudetto), olandesi (Dean Huijsen, difensore, 18, anche lui bianconero), lituani (Gvidas Gineitis, 19, gioiellino del centrocampo del Torino lanciato da Ivan Juric), romeni (Rares Burnete, 19, punta del Lecce), ma anche molti italiani, per la felicit� del c.t. azzurro Luciano Spalletti, che finalmente pu� guardare al futuro con un po’ pi� di serenit�.

Da Michael Kayode (terzino destro della Fiorentina, 19 anni, che si muove gi� con la sicurezza di un trentenne) all’ormai rodato Giorgio Scalvini (stopper multiuso dell’Atalanta, 20, nel giro della Nazionale A da tempo), da Matteo Prati (regista del Cagliari, 20: occhio) a Tommaso Baldanzi (trequartista dell’Empoli, 20), da Fabio Miretti (centrocampista della Juventus, 20) a Niccol� Pisilli (mezzala della Roma, 19, l’ultimo dei �bambini� lanciati da Jos� Mourinho), l’elenco � lungo e il materiale ottimo.

In questa prima met� stagione sono gi� 49 i ragazzi italiani e stranieri nati dal 2003 in poi ad aver messo piede in campo in serie A: siamo dietro alla solita Ligue1 francese che � storicamente un laboratorio di giovani talenti (82) e alla Premier inglese (57), ma davanti alla Liga spagnola (46) e alla Bundesliga tedesca (40). Insomma: qualcosa si muove. Ed � un bene.

Ha ragione l’ex c.t. della Nazionale Under 21, Paolo Nicolato, quando osserva che per capire se si tratta di una tendenza consolidata �ci vorr� tempo, perch� per ora in molti casi sono state soprattutto le contingenze a costringere gli allenatori a ricorrere ai giovani�, ma una cosa � certa: le stelline stanno cogliendo l’occasione al volo. Per �contingenze� s’intende il recente no governativo alla proroga del Decreto Crescita, che elimina gli sconti fiscali per i giocatori stranieri e obbligher� quindi i club italiani a valorizzare per forza di cose i vivai.

Ma �contingenze� sono anche gli infortuni. Il caso pi� lampante, in questo senso, � quello del Milan, dove la clamorosa emergenza in infermeria ha spalancato le porte a ben sette esordienti sotto i vent’anni: oltre al diciannovenne Traor�, ci sono Alex Jimenez (18 anni, in prestito dal Real Madrid), Jan-Carlo Simic (18, gi� a segno al debutto contro il Monza), Kevin Zeroli (18, treccine alla Gullit), Davide Bartesaghi (18), Luka Romero (18, ma gi� debuttante in A con la Lazio) e infine Francesco Camarda, il pi� piccolino, esordiente da record con i suoi 15 anni, 8 mesi e 15 giorni. Per lui il 2024 non sar� per� ancora l’anno del salto di qualit�: s� alla fiducia, ma senza bruciare i tempi. Giusto cos�.

�I giovani non sono pi� solo opzioni, ma vere alternative quando c’� bisogno� ha messo in chiaro Stefano Pioli, che marted� in Coppa Italia ha scelto di prendersi i suoi rischi, ma alla fine ha avuto ragione. D’altronde il futuro � cos�: per conquistarselo, serve giocare d’anticipo.


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4 gennaio 2024 (modifica il 4 gennaio 2024 | 07:42)

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