Si erano allenati insieme a Montecarlo e salutati prima della partenza per gli States; si sono ritrovati a Miami, sorridenti e carichi. Jannik Sinner, poco prima di incontrare la Nazionale di calcio allo stadio di Fort Lauderdale, e Matteo Berrettini, che stasera debutter� nel Masters 1000 di Miami: i due uomini che hanno portato il tennis italiano in una nuova dimensione uno accanto all’altro.
Matteo Berrettini a Miami oggi la sfida con Murray: ecco cosa ha fatto per tornare in forma
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Stasera il tennista romano incontrer� lo scozzese. Il programma del suo nuovo tecnico Francisco Roig lo ha risollevato fisicamente

Sinner entrer� in scena al secondo turno - contro l’argentino Pedro Cachin o l’altro azzurro Andrea Vavassori, che ha superato le qualificazioni -; per Berrettini, invece, oggi (intorno alle 20 su Sky Sport uno canale 201 e Sky Sport tennis canale 205) ) c’� la sfida contro Andy Murray. La sesta tra il romano, che ha vinto la terza, la quarta e la quinta, e il britannico, che aveva superato Berrettini nel primo confronto e nell’ultimo, in cinque set nell’Australian Open 2023. Berrettini utilizzer� il ranking protetto per giocare il Masters 1000 di Miami, non avendo la classifica per accedere al tabellone principale n� in Florida n� a Indian Wells. E lo far� in fiducia, e con una condizione atletica in via di miglioramento e parecchio sollecitata dal Challenger di Phoenix della scorsa settimana.
Il maltempo, tra l’altro, aveva costretto gli organizzatori a spostare in avanti il programma, con Matteo che si � quindi ritrovato a giocare (e vincere) quarti e semifinali nello stesso giorno, trascorrendo quindi cinque ore sul campo, pagando per� anche un po’ di stanchezza nella finale persa contro Borges. Fondamentale, quindi, anche il recupero delle energie e delle fibre muscolari effettuato post-partite in una vasca di ghiaccio, come documentato dallo stesso Berrettini dall’Arizona. A Montecarlo, prima di prendere il volo per gli States, Matteo - rientrato dall’Australia senza giocare n� il Kooyong Classic n� l’Australian Open - aveva lavorato duramente dal punto di vista atletico, con il suo nuovo team, formato dal coach Francisco Roig (che ha preso il posto dello storico allenatore Vincenzo Santopadre, con i due che sono comunque rimasti in contatto visto il profondissimo legame che si � creato in anni di lavoro) e da Alessandro Bega, che in passato aveva lavorato anche con Ajla Tomljanovic, ex di Berrettini. Tanto campo ma anche tanta palestra, con un utilizzo intensivo - anche questo postato sui social - della Row Machine, il vogatore che simula i movimenti del canottaggio e che permette di lavorare contemporaneamente sulla parte superiore del corpo e sulle gambe.
Il Berrettini visto a Phoenix � un giocatore che si sta ritrovando, fisicamente e mentalmente, e stasera torner� a giocare una partita nel circuito maggiore come non gli capitava da fine agosto, dal giorno del grave infortunio contro Rinderknech sempre in America, allo US Open. E proprio dall’America � ripartita la carriera di Matteo.
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20 marzo 2024 (modifica il 20 marzo 2024 | 13:49)
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