Usa, i leader musulmani degli Stati in bilico si mobilitano contro Biden

di Viviana Mazza

Gli arabi americani accusano il presidente di non aver chiesto il cessate il fuoco a Gaza e di non aver protetto i civili palestinesi. Negli Stati in bilico il loro voto � cruciale

Usa, i leader musulmani degli Stati in bilico si mobilitano contro Biden

Alcuni leader musulmani vogliono ritirare il loro appoggio a Biden AP

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE NEW YORK �Ha perso il mio voto�, dice Paul, padre libanese, cristiano, di due figli iscritti in una scuola privata cattolica di Brooklyn. �Anche il mio�, replica Zeinab, di origine giordana, madre di altri due bambini, che ha una cugina a Gaza. E se poi vince Trump? il marito di Zeinab, pachistano, inorridisce all’idea. �Che situazione assurda�.

Questi discorsi, sentiti a una festa di Natale a Park Slope, il quartiere della borghesia progressista newyorkese con figli, riecheggiano in tutti gli Stati Uniti, dove molti arabi-americani criticano il loro presidente per non aver chiesto il cessate il fuoco a Gaza e fatto di pi� per i civili palestinesi. Alcuni leader di comunit� arabo-americane e musulmane-americane si sono riuniti a novembre a Dearborn in Michigan, per dare vita al movimento Abandon Biden negli Stati in bilico. L’Arab American Institute ha calcolato che il 59% di questa comunit� appoggi� Biden nelle elezioni del 2020, ma oggi la percentuale che lo sostiene � scesa ad un misero 17%. Tra gli elettori ebrei-americani, invece, a giudicare dal primo sondaggio effettuato dopo il 7 ottobre e riportato dal quotidiano israeliano Haaretz, il 68% appoggia Biden contro Trump; c’� un sostegno massiccio per la sua gestione della guerra, da parte del 74% degli interpellati, e una fiducia maggiore nelle capacit� dell’attuale presidente di combattere l’antisemitismo rispetto al suo predecessore.

Non � chiaro quanto successo avr� la campagna Abandon Biden, ma anche un piccolo spostamento di voti potrebbe mettere a rischio la rielezione dell’attuale presidente che in diversi sondaggi negli Stati in bilico � apparso dietro a Trump. La comunit� degli arabi-americani (non tutti musulmani) � stimata intorno a 2 milioni di persone (ma l’Arab American Institute ritiene che siano di pi�). I musulmani-americani (non tutti arabi) sono circa 3,45 milioni, secondo il Pew Research Center. Complessivamente non sono numeri enormi, ma sono importanti in Stati in bilico come il Michigan, la Virginia, il Wisconsin, la Georgia, l’Arizona e la Pennsylvania, cruciali nelle elezioni presidenziali. Secondo un calcolo del sito Axios, basta una fetta di questi elettori per mettere in difficolt� la rielezione di Biden. In Michigan, per esempio, dove Biden ha vinto contro Trump per 154.000 voti nel 2020, gli arabi americani sono almeno 278.000. Osama Siblani, editore di Arab American News, il pi� antico giornale di questa comunit� negli Stati Uniti, che ha sede a Dearborn, la citt� con pi� alta concentrazione di persone di origine mediorientale o nordafricana nella nazione, invita i suoi lettori a non votare n� per Biden n� per Trump. In Arizona, dove l’attuale inquilino della Casa Bianca ha vinto per 10.500 voti nel 2020, gli arabi americani sono stimati intorno al 60.000. In Wisconsin, dove ha vinto per 20mila voti, ci sono 25mila arabi-americani. E cos� via. Questa comunit� � diventata pi� consapevole del suo potere. �I musulmani americani sono forse i musulmani pi� potenti del pianeta – dice al Corriere Il professore di diritti umani all’Universit� del Minnesota Hassan Abdel Salam, che � tra i fondatori della campagna Abandon Biden – Siamo un gruppo che vota, abbiamo registrato moltissimi elettori musulmani americani che hanno votato in massa per Biden tre anni fa�. Ma la guerra ha cambiato tutto.

Un nuovo sondaggio di New York Times/Siena College mostra che il 57 per cento degli americani non approva il modo in cui Biden ha gestito la guerra. L’opinione appare spaccata pi� o meno a met� con numeri simili di persone da una parte che vorrebbero che Israele vincesse nettamente la guerra e di persone dall’altra parte che vogliono la fine immediata della guerra. Il sondaggio conferma anche la spaccatura generazione che alcune settimane fa emergeva da una rilevazione di Nbc: la maggioranza degli elettori dai 65 anni in su approva la gestione del conflitto da parte di Biden mentre il 70% dei giovani la critica. Secondo i dati di NYTimes/Sierra, il 46 per cento dei giovani simpatizza di pi� con i palestinesi e solo il 27 per cento con Israele. Solo il 28 per cento degli intervistati dai 18 ai 19 anni dice che Israele vuole davvero una soluzione pacifica del conflitto pi� ampio mentre met� crede che i palestinesi la vogliano. � un riflesso secondo il New York Times non solo delle diverse esperienze generazionali rispetto a questo conflitto decennale, ma anche il risultato di video diffusi soprattutto su TikTok che mostrano la sofferenza dei civili palestinesi a Gaza.

Dopo il brutale attacco terroristico di Hamas che ha ucciso 1.200 persone in Israele il 7 ottobre, la Casa Bianca ha dichiarato che non avrebbe stabilito �linee rosse� per l’offensiva militare dello Stato ebraico. Dopo l’uccisione di migliaia di civili palestinesi (20mila secondo fonti mediche di Gaza) Biden ha sottolineato sempre di pi� l’importanza di proteggere le vittime innocenti. Ha anche pi� volte sollevato l’urgenza della lotta all’islamofobia all’interno degli Stati Uniti, incontrando i leader musulmani e scusandosi per aver dichiarato inizialmente che i numeri dei civili palestinesi uccisi a Gaza non erano attendibili. L’amministrazione Usa spinge perch� l’alleato passi dall’offensiva �acuta� ad una fase pi� mirata dei combattimenti, ma lo fa ribadendo l’irremovibile sostegno americano per lo Stato ebraico. Ha rifiutato di chiedere un cessate il fuoco dicendo che condivide l’obiettivo israeliano di distruggere Hamas e che non vuole dare vantaggi ai miliziani. Biden resta convinto che �abbracciare� Israele sia il miglior modo per influenzarne le azioni: si tratta di una strategia diversa da quella di Obama, pi� critico anche da presidente.

Le divisioni sull’approccio alla guerra si sono manifestate nella stessa Casa Bianca, dove una ventina di dipendenti hanno espresso la loro frustrazione al capo dello staff Jeff Zients; come pure attraverso lettere e proteste interne a varie agenzie dell’amministrazione, incluso il dipartimento di Stato.

Abdel Salam dice che la campagna Abandon Biden preoccupa la Casa Bianca. �La prendono sul serio. Abbiamo ricevuto telefonate di politici arabi americani di alto livello nel partito democratico e vicini al presidente che hanno cercato di dissuaderci�. I membri della campagna sostengono che il voto degli arabi americani viene considerato scontato dal partito democratico perch� l’alternativa � Trump, ma rifiutano di accettare di non avere scelta. Abdel Salam � pronto anche a rischiare che vinca Trump, pur di dare al partito di Biden una lezione. Non pensano certo di votare per il tycoon, ma prendono in considerazione di non votare affatto o di scegliere un candidato terzo, come Cornel West dei Verdi o Claudia De la Cruz, socialista. Anche se Trump, da presidente approv� norme che limitavano l’accesso agli Stati Uniti da alcuni Paesi musulmani e che i critici definirono il �Muslim Ban�, Abdel Salam spiega: �Ci dicono che Biden � il minore dei due mali, ma non so se il divieto ad entrare in un Paese sia peggio delle immagini di massacri che vediamo arrivare da Gaza. Pensano che tra un anno ce ne dimenticheremo, ma se qualcuno ti spezza il cuore te ne dimentichi un anno dopo?�.

Anche il partito democratico si � diviso. La voce pi� forte per il cessate il fuoco � quella di Rashida Tlaib, figlia di genitori palestinesi, deputata alla Camera per il 12� distretto del Michigan, che include la citt� di Dearborn. Ma una grossa parte del partito si oppone al cessate il fuoco e la Camera ha votato una mozione di censura contro di lei (234 contro 188 voti) dopo che Tlaib aveva dichiarato che la via per la liberazione dei palestinesi � �togliere l’embargo, porre fine all’occupazione e smantellare il sistema di apartheid che crea le condizioni soffocanti che tolgono l’umanit� alle persone e possono portare alla resistenza�. stata criticata per aver definito �resistenza� la violenza in Israele e accusata di antisemitismo. Il crollo del sostegno dei giovani e dell’elettorato di colore (non solo per la guerra Israele-Hamas ma anche per altre ragioni, tra cui l’economia) preoccupa la Casa Bianca.

Il presidente, in visita al quartier generale della sua campagna elettorale nei giorni scorsi ne ha parlato con lo staff secondo il Washington Post. Allo stesso tempo i giovani - notano alcuni sondaggisti - tendono ad astenersi dal voto pi� spesso degli anziani. La frustrazione viene espressa dalla comunit� araba-americana anche nei confronti dei media, accusati di non raccontare con la stessa intensit� il punto di vista dei palestinesi. Il regista britannico-palestinese Basil Khalil avrebbe dovuto portare il suo film A Gaza weekend ad un festival presso il Jewish Community Center di Manhattan. �L’accoglienza � sempre positiva perch� il film � fatto con amore e con personaggi reali – ci ha raccontato Khalil da Taiwan, dove faceva parte della giuria di un altro festival cinematografico -. � un film sull’umanit� che esiste da ambo le parti, e non dice ingenuamente: “ah, s�, abbiamo imparato a perdonare e vivere insieme”, ma racconta una storia in cui ci si aiuta a vicenda perch� conviene a entrambi�. Ma alla fine quel festival a Manhattan � stato cancellato, come pure altri due eventi dove Khalil sarebbe dovuto andare, il Boston Palestine Film Festival e Arab Film Festival.


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20 dicembre 2023 (modifica il 20 dicembre 2023 | 09:08)

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