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Bce, Lagarde vede il taglio dei tassi a giugno. La Fed li lascia invariati
E secondo la presidente dell’Eurotower tornerà al 2% «prima del previsto, a metà del 2025, e non supererà il nostro obiettivo per il resto dell’orizzonte». Ma per arrivare a questo traguardo toccherà monitorare tre fattori: la crescita dei salari, la compressione dei margini di profitto e la crescita della produttività. Il tutto – ha detto Lagarde, citando Marie Curie — avendo «perseveranza e soprattutto fiducia». Al termine della giornata lo spread Btp-Bund ha reagito salendo a 127 punti, in una seduta di progressivo incremento dei tassi sui titoli italiani tornati sopra il 3,7% nella scadenza a dieci anni. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti fatto notare come il debito italiano sia «ritenuto affidabile». Oltre Atlantico, la Federal Reserve, come atteso, ha mantenuto i tassi d’interesse al 5,25%-5,50% e ha inoltre mantenuto inalterata la previsione di un taglio dei tassi d’interesse di 75 punti base nel corso del 2024. Il presidente della Fed Jerome Powell ha detto chiaramente che nel corso dell’anno la Banca centrale procederà a tagliare i tassi anche se l’outlook economico resta incerto e l’inflazione ancora troppo alta. «Vogliamo vedere più dati che ci diano maggiore fiducia sul fatto che l’inflazione scenda in modo sostenibile. Per ora è troppo alta».