Perché per la prima volta la Cina riceve il ministro ucraino Kuleba
Invitato da Pechino, starà in missione ben tre giorni. Forse i prodromi di una vera conferenza internazionale, con Russia e Cina, che funzioni più della fallita conferenza svizzera
Per la prima volta dall’inizio della guerra Pechino riceve il ministro degli Esteri ucraino. Sono ventinove mesi ormai che le speranze di un intervento politico cinese per riportare la pace in Europa vengono sistematicamente frustrate. Nel comunicato del vertice di Washington la Nato ha scritto che la Cina «è un facilitatore decisivo» dell’aggressione russa. Eppure, la missione di Dmytro Kuleba riaccende qualche speranza.
Per tre motivi.
1) È stato il capo della diplomazia cinese Wang Yi a invitarlo (e ovviamente ha ricevuto la direttiva da Xi Jinping).
2) La missione che comincia oggi durerà tre giorni: un tempo che consente finalmente colloqui approfonditi.
3) Dopo il nulla di fatto della conferenza di pace in Svizzera, nata morta per la mancata partecipazione di russi e cinesi, Kiev di recente ha cominciato a invocare una vera conferenza internazionale, con Russia e Cina: Wang Yi potrebbe suggerire una formula al collega Kuleba.
Meglio non farsi troppe illusioni. Due settimane fa, abbracciando Vladimir Putin per l’ennesima volta, l’amico del cuore Xi Jinping ha riaffermato che la Cina «è dalla parte giusta della storia sulla questione ucraina». Non ha mai definito l’azione dell’amico del cuore un’aggressione, neppure guerra. Ormai nessuno crede più che Pechino sia neutrale. Però, basterebbe che il «facilitatore decisivo» spiegasse a Putin che è l’ora di trovare una via d’uscita per avviare un dialogo fondato.
Quale potrebbe essere l’interesse di Xi? A Pechino osservano i grandi sconvolgimenti nella politica americana. Si preparano naturalmente anche alla possibile rielezione di Donald Trump (non per niente Xi gli ha mandato subito un messaggio di solidarietà dopo l'attentato). I cinesi sanno che TheDonald potrebbe tentare un «appeasement» con Putin. Ricevendo l’ucraino Kuleba, la Cina potrebbe giocare d’anticipo, cominciando finalmente a salire sulla nave della diplomazia. E nell’immediato, aprendo un canale di dialogo con Kiev, accettando la richiesta ucraina di una vera conferenza di pace, Xi potrebbe evitare nuove sanzioni occidentali (fino a gennaio Joe Biden sarà ancora alla Casa Bianca). La stampa di Pechino osserva che la visita del ministro ucraino riconosce il ruolo costruttivo della politica cinese nella ricerca di una soluzione politica e prova che le accuse della Nato non sono condivise a Kiev.