Papa Francesco e Save the Children, un bambino su sei vive in guerra: ogni conflitto armato è «omicidio»

di Davide Gorni

Papa Francesco lo ripete in ogni occasione: �Nessuna guerra vale il pianto dei bambini�. E Save the Children ricorda un dato: un bambino su sei, nel mondo, vive in aree coinvolte in una guerra, dall’Ucraina a Gaza e dallo Yemen al Sudan. Non possiamo fermare le guerre? Almeno chiamiamole col loro nome: sempre �omicidio� consapevole

Papa Francesco e Save the Children, un bambino su sei vive in guerra: ogni conflitto armato è «omicidio»

Perch�? Gi�, perch� si fanno ancora le guerre? Perch� la storia pare insegni nulla? E perch� - anche se lo sentiamo, lo vediamo, lo ripetiamo – non ci fermiamo assistendo al dolore dei �nostri� figli? Ecco, perch�? Niente giustifica una guerra, ovvio. Nessuno � cos� folle da preferirla alla pace. E tutti soffriamo nel percepire che ci troviamo di fronte a stragi, soprattutto di ragazzini incolpevoli. Eppure (al di l� della retorica delle domande) si continua cos�. Ancora oggi. Ci� che rimane � un flash di commozione nel guardare una bambina o un bambino senza pi� neppure lacrime da piangere. O nello scorgere un piccolo corpo tra le macerie. Loro, vittime sempre pi� innocenti. E a loro, in ogni occasione, papa Francesco rivolge un pensiero: �Nessuna guerra vale il pianto dei bambini�. Per poi aggiungere un monito: �Quando si diventa adulti si rischia di cadere nella tentazione di diventare egoisti�. Da adulti, perch� il conflitto – si dice - fa parte del Dna dell’uomo. Intanto da piccoli si soffre, si muore. Loro, pi� di tutti, sono sotto costante attacco.

Secondo Save the Children un bambino su sei vive in aree interessate da un conflitto. In Ucraina, nella Striscia di Gaza. Ma non solo: anche in Siria, in Afghanistan, nello Yemen. L’ultimo (in ordine di tempo) appello dell’Unicef riguarda il Sudan, che da 300 giorni vive nel terrore. Qui, denuncia il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, 14 milioni di bambini (la met� di quelli del Paese) ha bisogno di assistenza sanitaria; 3,5 milioni soffriranno di malnutrizione acuta (700mila di malnutrizione grave); 3 milioni sono piccoli sfollati. Le tantissime vittime innocenti delle guerre, infatti, rischiano non solo di morire o rimanere feriti: soffrono la fame e il freddo, riportano traumi psicologici di lungo periodo, perdono il diritto all’istruzione, subiscono violenze di ogni tipo. E non � esclusivamente un’ingiustizia o una crudelt�. � un �omicidio� consapevole: cos� si uccidono la speranza e il futuro.

Scontato? S�, ma ripetiamocelo. Spesso. Oggi si cerca di nascondersi dietro a un dito: non si chiamano pi� i conflitti con il loro nome, i responsabili fanno finta che le guerre non siano �guerre� e cercano di confondere le idee a tutti. Senza mai pensare alla quotidiana strage di innocenti. E cos� lasciano senza risposta quelle domande. Ma, almeno noi, continuiamo a chiederci �perch�.


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12 febbraio 2024 (modifica il 12 febbraio 2024 | 20:17)

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