Ex Ilva, il Tribunale dichiara lo stato d’insolvenza: via libera all’amministrazione straordinaria

Oltre a dichiarare lo stato di insolvenza di Acciaierie d’Italia spa, come chiesto dal socio pubblico Invitalia e dal Commissario straordinario Giancarlo Quaranta, il Tribunale fallimentare di Milano ha respinto le richieste di AdI col socio privato di maggioranza ArcelorMittal che chiedeva, in sostanza, un concordato «in bianco» per tutto il gruppo. I giudici hanno dichiarato «improcedibile» la domanda di concordato per Adi spa, perché è stata già aperta la procedura di amministrazione straordinaria e dunque, come prevede il decreto legge del 18 gennaio scorso, non possono essere ammessi altri strumenti di protezione del patrimonio. Una richiesta di concordato con riserva che, secondo i giudici, non può valere nemmeno per le altre tre società del gruppo, ossia AdI Energia srl, AdI Servizi Marittimi srl e AdI Tubiforma srl, perché i «business» delle quattro società del gruppo sono «interdipendenti». E anche perché il management è esclusivamente in capo ad AdI spa e sarebbe quindi impossibile gestire un progetto di ristrutturazione del gruppo senza AdI. Inoltre, il legale rappresentante delle altre tre è sempre Lucia Morselli. La richiesta di concordato per le altre tre società del gruppo è stata quindi dichiarata «inammissibile». Le altre tre, però, potrebbero entrare anche loro in una procedura di amministrazione straordinaria di gruppo. Il ministero dell’Economia dovrà valutare eventualmente la domanda di estensione del commissariamento anche alle altre tre società e poi i giudici dovranno, nel caso, dichiarare lo stato di insolvenza anche per queste.