Renato Soru, candidato in Sardegna: «Il Pd si è appiattito sul M5S e i sardi sono le cavie. Io? Sono contento»

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di Tommaso Labate

Renato Soru, ex governatore e candidato alle elezioni regionali per Iv, Azione e +Europa: �Per Schlein consegnerei la Sardegna alla destra? Pd e Cinque Stelle insieme hanno sempre perso. Dal Molise alla Lombardia. Eppure, l� non c’era Soru�

Renato Soru, candidato in Sardegna: «Il Pd si è appiattito sul M5S e i sardi sono le cavie. Io? Sono contento»

Renato Soru, sensazioni dell’ultimo miglio?
�Sono sereno, fiducioso, convinto di aver combattuto una battaglia buona e giusta. Quasi contento. Anzi, contento proprio�.

Contento di consegnare la Sardegna alla destra, come le ha detto Schlein?
�Se c’� qualcuno che sta consegnando la Sardegna alla destra, quella � Schlein. Ha barattato il futuro dei sardi con l’insistenza su una prospettiva nazionale perdente, di subordinazione ai Cinque Stelle�.

Lo dice perch� non le hanno concesso le primarie.
�Lo dico perch� Pd e Cinque Stelle insieme hanno sempre perso. Dal Molise alla Lombardia. Eppure, l� non c’era Soru�.

Si sta vendicando?
“Guardi, perch� non mi si dicesse che ero io ad aver portato la situazione fino a questo punto, per fare un ultimissimo tentativo di riconciliazione, a gennaio ho detto: visto che non avete voluto le primarie, mi ritiro io, si ritira Todde, cerchiamo una figura di compromesso”.

Le hanno detto no.
�Perch� Schlein e chi lavora con lei, il partito romano, si sono appiattiti su questa prospettiva dell’alleanza con Conte, che invece dal canto suo ripete a ogni occasione utile che il campo largo non esiste�.

Sta dicendo che Giorgia Meloni ha ragione quando dice, come ha fatto al comizio dei leader nazionali con Truzzu a Cagliari, che Pd e M5S a Roma non si salutano e invece in Sardegna…?
�Le cose stanno come dice Meloni, � innegabile. Per Schlein i sardi sono come cavie, usati per sperimentare alchimie politiche che non esistono�.

Dal suo punto di vista, tra Todde e Truzzu non c’� alcuna differenza?
�Truzzu � uno che si vanta di essere amico della presidente del Consiglio e di qualche ministro, come se ne garantisse la benevolenza; la sua figura rimanda a epoche nefaste per la nostra Isola, quando eravamo sotto le dominazioni spagnole e tenevamo il capo chino. Todde fa la stessa cosa, tiene il capo chino, ma lo fa nei confronti di persone che non governano e non comandano. Dei sardi non gliene importa nulla: questa terra ha bisogno di un presidente della Sardegna mentre a Truzzu e Todde, e ovviamente a chi li sostiene, importa soltanto eleggere un governatore che rispecchi gli equilibri nazionali. Meloni ha imposto la scelta di Truzzu ai suoi alleati per rimarcare che comanda lei; Schlein ha difeso la prospettiva di Todde per non rompere l’alleanza con Conte. In tutti questi giochi, il bene dei sardi non figura proprio. E quello che stanno facendo � imperdonabile�.

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23 febbraio 2024 (modifica il 23 febbraio 2024 | 22:07)

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