Kenneth Eugene Smith, 59 anni, � stato giustiziato alle 20.25 ora locale dell’Alabama, dopo che l’esecuzione � stata rimandata di alcune ore per attendere l’esito dell’ultimo appello alla Corte suprema americana. Lo riporta la tv locale di Atmore, Whnt, che ha una reporter tra i testimoni. Per lui � stato usato il nuovo metodo di esecuzione, che, secondo le autorit� giudiziarie locali �� forse il pi� umano mai ideato�. Dopo che la Corte Suprema ha respinto l’ultimo appello, alle 19 ora locale � cominciata nel carcere di Holman la procedura finale per la condanna a morte con uso di azoto puro, prima volta al mondo. Smith � stato legato al lettino nella camera della morte della prigione di Holmes e costretto a respirare un’alta concentrazione di gas azoto attraverso una mascherina. I testimoni sono stati condotti nella sala che si trova accanto a quella dell’esecuzione.
Alabama, Kennet Smith giustiziato con l’azoto, il primo caso al mondo
Kenneth Eugene Smith era stato condannato a morte per aver ucciso, nel 1988, Elizabeth Dorlene Sennett, la moglie di un pastore protestante. Nel 2022 era sopravvissuto ad una prima esecuzione con iniezione letale.
L’ipossia da Azoto, cosa succede
L’idea di usare il metodo dell’ipossia da azoto � venuta a uno sceneggiatore di film di fantascienza e horror, Stuart Creque, che ha pensato si potessero applicare gli incidenti industriali alle esecuzioni.
L’azoto costituisce il 78% dell’aria che respiriamo. L’aumento di questa percentuale diventa per� fatale in quanto riduce la quantit� di ossigeno, ma gi� una piccola quantit� di aria penetrata nella maschera potrebbe rallentare la morte del condannato. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani dal canto suo ha espresso preoccupazione sul fatto che �l’ipossia di azoto possa provocare una morte dolorosa e umiliante� e ha affermato che l’esecuzione con questo metodo �potrebbe equivalere a tortura� o essere �degradante ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani�.
La condanna all’ergastolo fu tramutata in pena di morte
Con 11 voti favorevoli e uno contrario la giuria condann� Smith all’ergastolo. Un giudice impugn� la sentenza tramutandola in pena di morte. Oggi non sarebbe possibile perch� nel 2017 l’Alabama ha approvato una legge che impedisce ai giudici di modificare i verdetti delle giurie popolari. Ma Smith � stato sfortunato, non poteva sapere che sarebbe arrivata una nuova legge.
La prima esecuzione fallita nel 2022
Smith � stato condannato per aver ucciso nel 1988 Elizabeth Dorlene Sennett, la moglie di un pastore protestante. Il religioso, che si � poi suicidato, voleva entrare in possesso dell’assicurazione sulla vita dell’amata e cos� ha deciso di ucciderla. Ma la religione glielo vietava e quindi ha pagato mille dollari a Smith. Rinchiuso dal 1996 nel braccio della morte, lo scorso anno era sopravvissuto ad una prima esecuzione con iniezione letale. Per tre ore ci avevano provato pazientemente infilando gli aghi per decine di volte, sulle braccia, sul collo all’altezza della clavicola. Inclinando a novanta gradi la barella, in una specie di crocefissione, per favorire l’entrata degli aghi. Non � andata bene. Il paziente non collaborava. I boia, pure con una buona esperienza alle spalle, non sono riusciti a ucciderlo ma solo a torturarlo. Malgrado il precedente, i giudici si sono rifiutati di ascoltare la tesi dei suoi legali, secondo cui un secondo tentativo di esecuzione - dopo i trami causati dal fallimento del primo - violerebbe le protezioni dell’ottavo emendamento della Costituzione contro punizioni crudeli e inusuali
Appelli inascoltati
A nulla sono valsi i numerosi appelli per bloccare la pena capitale con un metodo che per vari esperti equivale ad una forma di tortura. L’ultimo era arrivato dall’Alto commissario Onu per i diritti umani: �La pena di morte � incompatibile con il diritto fondamentale alla vita. Non vi � alcuna prova che ci� scoraggi la criminalit�. Piuttosto che inventare nuovi modi per attuare la pena capitale, esortiamo tutti gli Stati a mettere in atto una moratoria sul suo utilizzo, come passo verso l’abolizione universale�
Pratica abbandonata anche in ambito veterinario
La maschera d’azoto non era mai stata usata sull’uomo, in medicina veterinaria solo sui suini, ma poi abbandonata per l’alto rischio di non provocare subito il decesso ma ictus e stati vegetativi. Solleva dunque inquietanti interrogativi sia etici che medico-scientifici. �Possiamo dire che � una modalit� di esecuzione di una condanna a morte incerta che potrebbe anche allungare l’agonia�, spiega Pasquale Giuseppe Macr�, docente di Medicina legale. �Quando si usa questo genere di maschere si va a sostituire l’ossigeno con l’azoto, un gas inerte, e se viene tolto l’ossigeno e aumentata la quantit� di azoto piano piano si vanno a interrompere alcuni processi vitali, intanto si crea una barriera negli scambi tra polmone e sangue, i polmoni si riempiono d’azoto, ma - osserva Macr� - serve del tempo perch� prima si deve consumare tutto l’ossigeno gi� legato all’emoglobina, poi serve il tempo perch� i tessuti hanno resistenze diverse. Magari muore prima il rene, poi il cervello e poi il cuore�. �Ma c’� anche un tema economico nella scelta dell’azoto, le case farmaceutiche non forniscono pi� i farmaci per le iniezioni letali perch� non vogliono associare il marchio a queste procedure. Ecco che le autorit� devono trovare altre strade�.
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26 gennaio 2024 (modifica il 26 gennaio 2024 | 03:53)
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