Dargen D’Amico a Sanremo con «Onda alta»: brano sui migranti, e sui rischi della traversata in mare

di Marta Blumi Tripodi

�Nessuno di noi � nato qui, geneticamente parlando. Possiamo anche far valere la legge del primo che arriva, ma in una visione pi� umana tutto ci� non dovrebbe essere un problema, semmai un’opportunit�.

Dargen D’Amico a Sanremo con «Onda alta»: brano sui migranti, e sui rischi della traversata in mare

La genialoide ironia di Dargen D’Amico, ormai nota anche al pubblico tv grazie al successo di �Dove si balla� e a �X Factor�, colpisce ancora. Della canzone che presenter� a Sanremo, �Onda alta�, c’� chi coglier� soprattutto le ritmiche martellanti, quasi da rave. Sotto la rumorosa superficie, per�, si nasconde uno dei testi pi� impegnati del Festival: parla di migranti, dei rischi della traversata in mare (�Siamo pi� dei salvagenti sulla barca�) e della vita in un Paese ostile (�Se basta un titolo a fare odiare un intero popolo�). Le azioni di sensibilizzazione proseguiranno anche fuori dall’Ariston, con un ciclo di incontri sanremesi dal titolo �Edicola Dargen�, per parlare di migrazioni con ospiti direttamente coinvolti nel fenomeno.

�La mia musica nasce dall’osservazione dell’attualit� spiega. �“Dove si balla” fotografava il post-pandemia, mentre “Onda alta” rispecchia il 2023, in cui gli sbarchi hanno superato le 150.000 unit�. Eppure, osserva, �nessuno di noi � nato qui, geneticamente parlando. Possiamo anche far valere la legge del primo che arriva, ma in una visione pi� umana tutto ci� non dovrebbe essere un problema, semmai un’opportunit�. Il brano � anche un riferimento all’immobilismo del governo italiano. �Da sempre si fatica a gestire le incognite che mettono a rischio il nostro futuro: si affrontano solo questioni politiche, limitandosi a una lettura statistica dei dati che riguardano l’ultimo semestre�.

Il discorso � sviscerato in maniera pi� ampia nel suo nuovo album �Ciao America�, che esce oggi e vanta le collaborazioni di Gu� (suo ex compagno di scuola), Rkomi e Beatrice Quinta (entrambi compagni d’avventura a X Factor, rispettivamente in qualit� di giudice e concorrente). Il titolo ha una tripla lettura. Da una parte si riferisce alla musica italiana, ormai colonizzata da sonorit� internazionali; dall’altra al tramonto dell’egemonia occidentale e a tutto ci� che ne consegue; infine alla storia della sua famiglia, in cui molti si sono spostati dalla Sicilia per cercare fortuna oltreoceano.

Un progetto musicalmente vario e profondo, che guarda alla societ� intera e allo stesso tempo si guarda dentro, come in �Patto di fango�, una canzone che con grande delicatezza e malinconia affronta il rapporto irrisolto con un padre difficile (�Tu mi odi / ma dimmelo con tatto�). La logica � sempre la stessa, che si tratti di istanze personali o collettive. �La scrittura per me � innanzitutto igiene personale: butto fuori tutto ci� di cui ho bisogno di liberarmi�.


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2 febbraio 2024 (modifica il 2 febbraio 2024 | 07:38)

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