L'obiettivo � cronicizzare. Se guarire da un tumore al seno metastatico non � pi� possibile, si pu� per� tentare di rendere la malattia cronica e, dunque, conviverci, il pi� a lungo possibile e bene. Far guadagnare tempo di buona qualit� alle pazienti � l'obiettivo raggiunto da trastuzumab deruxtecan, un nuovo medicinale, da poco approvato anche dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), che riduce il rischio di progressione della malattia o di morte del 50%.�Questo farmaco aveva ricevuto a luglio 2023 il via libera di Aifa per un determinato sottotipo di carcinoma mammario (quello HER2 positivo), anche con metastasi cerebrali in pazienti che hanno gi� avuto una prima linea di cure – ricorda Giampaolo Bianchini, professore associato e responsabile del Gruppo mammella dell’IRCSS Ospedale San Raffaele, Universit� Vita-Salute San Raffaele di Milano –. Adesso si aggiunge la rimborsabilit� italiana per un altro sottotipo (il cosiddetto HER2 low), per il quale avevamo a disposizione solo la chemioterapia con la quale ottenevamo risultati poco soddisfacenti�.
Nuovo farmaco per il tumore al seno metastatico: allunga e migliora la vita delle pazienti
Anche in Italia � rimborsabile un innovativo anticorpo coniugato per le neoplasie di tipo HER2-low, che finora venivano curate solo con la chemioterapia

(Getty Images)
Gli esiti dello studio
Nello specifico l’Aifa ha approvato la rimborsabilit� di trastuzumab deruxtecan come monoterapia per il trattamento di pazienti (femmine e maschi) adulti con cancro della mammella HER2 low non resecabile o metastatico, che hanno ricevuto precedente chemioterapia per malattia metastatica o che hanno sviluppato recidiva della malattia durante o entro sei mesi dal completamento della chemioterapia adiuvante (ovvero dopo l'intervento chirurgico). L'ok a questa nuova indicazione � arrivato a fronte degli importanti risultati raggiunti dallo studio DESTINY-Breast04, presentato con grande rilievo anche durante il congresso americano di oncologia nel 2022. �La sperimentazione ha confrontato in 557 pazienti con un carcinoma di tipo HER2-low inoperabile o metastatico la chemioterapia standard con l’anticorpo coniugato trastuzumab deruxtecan, specificamente ingegnerizzato per essere diretto contro il recettore HER2 – spiega Bianchini –. E i suoi esiti hanno modificato l'attuale chemio standard perch� hanno dimostrato che utilizzando trastuzumab deruxtecan si riesce a tenere la neoplasia sotto controllo per un tempo pi� prolungato: raddoppia il tempo libero da progressione di malattia (quello durante il quale il tumore resta stabile, passando da 5 a 10 mesi), migliora anche la sopravvivenza (da 17 mesi a oltre 23), si riduce del 50% il rischio di morte e migliora la qualit� di vita, visto che si registrano meno effetti collaterali�.
Serve una diagnosi precisa
Nel 2023, in Italia, sono stati stimati 55.900 nuovi casi di carcinoma mammario e circa 37mila persone vivono con la malattia metastatica, un numero in costante aumento. Una donna su 8 si ammaler� nel corso della vita (anche i maschi possono svilupparlo, sebbene sia un evento molto raro): grazie ai successi nella diagnosi precoce e alle nuove terapie oggi l’87% delle pazienti � vivo a 5 anni dalla diagnosi, ma soprattutto contro le forme pi� aggressive e in quelle giunte in stadio metastatico servono strategie innovative.
�Oggi sappiamo che esistono tanti tipi diversi di cancro al seno ed � fondamentale conoscere quale sottotipo istologico e molecolare si ha di fronte per poter scegliere, fra le tante terapie disponibili, quella pi� efficace in base al singolo caso – sottolinea Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toraco-Polmonare, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli –. I tumori HER2-low rappresentano tutti i tumori che non hanno alta espressione o amplificazione del recettore HER2: in pratica oltre la met� dei 55mila nuovi casi annui diagnosticati nel nostro Paese, ma avere una diagnosi precisa �, oggi pi� che mai, un passo decisivo�.
Tanti tipi diversi di cancro al seno
Il tumore del seno viene classificato in tre principali sottotipi, fondamentali per definire la prognosi e l’approccio terapeutico. Questi includono il sottotipo dei tumori con recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano positivo (HER2+), il sottotipo dei tumori luminali con recettore ormonale (HR) positivo (estrogeno o progesterone positivo) e contemporaneamente HER2 negativo (HR+/HER2-) e il sottotipo triplo-negativo (negativo per tutti e tre i recettori).
L’espressione di HER2 � definita come positiva o negativa. Viene determinata tramite un test di immunoistochimica, che misura i livelli della proteina HER2 in una cellula tumorale (i risultati del test IHC sono riportati come 0, 1+, 2+ o 3+4) e un test di ibridazione fluorescente in situ (FISH), che conta le copie del gene HER2 nelle cellule tumorali (quest’ultimo viene effettuato solo se si ottiene un punteggio 2+ da test IHC). �Fino al 55% di tutti i tumori al seno esprime livelli bassi di HER2 ed �, pertanto, classificabile come HER2 low – precisa De Laurentiis – . Fino ad oggi questi tumori erano classificati semplicemente come HER2 negativi e ricadevano, pertanto, tra i tumori luminali o tra i triplo-negativi, a seconda della presenza o meno dei recettori ormonali. Oggi, invece, visto che i tumori HER2 low (HER2 1+ o 2+) possono avvalersi di trastuzumab deruxtecan, diventa fondamentale identificarli con precisione eseguendo un comune test di immunoistochimica. Per questo � quanto mai necessario il ruolo del team multidisciplinare nella valutazione dei pazienti e, in particolare, una collaborazione stretta tra oncologo e patologo che effettua i test diagnostici�.
Gli �anticorpi farmaco-coniugati�
Trastuzumab deruxtecan appartiene alla categoria degli anticorpi farmaco-coniugati, che sono in pratica composti da due parti: un anticorpo monoclonale progettato per riconoscere e legarsi specificamente a un bersaglio ben specifico, presente solo sulle cellule cancerose e non su quelle sane, che porta con s� un potente chemioterapico. �Questo permette da una parte una grande efficacia terapeutica, perch� il chemioterapico trasportato e “sganciato” sul bersaglio da colpire ha una grande potenza distruttiva; d'altra parte, per�, la tossicit� per le cellule normali (e dunque per l'organismo del paziente) � assai ridotta visto che la cura � mirata – dice Alessandra Fabi, responsabile della Medicina di Precisione in Senologia alla Fondazione Policlinico Universitario Gemelli IRCCS di Roma –. Trastuzumab deruxtecan � la prima terapia anti-HER2 approvata per le pazienti con tumore al seno HER2 low. Se fino a oggi la chemioterapia era l’unica opzione disponibile per le pazienti con tumore del seno avanzato o metastatico a bassa espressione di HER2, ora (dopo aver ricevuto almeno una linea di chemio) si potr� procedere con questa cura innovativa, che permette di rispondere a bisogni clinici finora insoddisfatti�.
Passo avanti
Un passo avanti visto con soddisfazione anche dalle associazioni pazienti: �La notizia che Aifa ha approvato la rimborsabilit� della molecola anche nei casi HER2-low ci rende molto felici perch� rappresenta una nuova possibilit� di cura e offre una chance a chi prima non l'aveva – conclude Rosanna D’Antona, presidente Europa Donna Italia – . Strategie terapeutiche innovative, unitamente a una presa in carico all’interno dei Centri di senologia (Breast Unit) e al lavoro congiunto del team multidisciplinare, potr� non solo aumentare la sopravvivenza di queste donne, ma anche la loro qualit� di vita. Per le donne con tumore al seno metastatico � decisivo, poi, un accesso facilitato ai trial clinici e alle cure innovative, cos� come indicato nel nostro “Manifesto sul Tumore al Seno Metastatico”�.
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10 gennaio 2024 (modifica il 10 gennaio 2024 | 08:40)
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