Passaporti e attese record: nascono agenzie, bagarini (e truffe) da Milano a Bari

In questo anno e passa di caos passaporti ne abbiamo viste di tutti i colori. Pur di mettere le mani sull’agognato documento gli italiani si sono ingegnati. Turni di notte insieme ai famigliari davanti al pc, nella speranza di trovare uno slot libero sull’agenda online dell’Ufficio Passaporti (è tra la mezzanotte e le tre del mattino che i sistemi informatici delle varie Questure aggiornano i calendari delle prenotazioni); oppure lunghe attese fuori dalla Questura con gli amici a dare il cambio per non perdere la posizione acquisita. Altri, invece, si sono lasciati tentare da soluzioni più truffaldine. 

I bagarini dei passaporti

Era lo scorso ottobre quando avevamo dato notizia che a Milano, tra i prenotati online per il rinnovo del passaporto, c'erano anche i Sette Nani, San Gennaro, Paperino, Messi, Ornella Vanoni e Cicciolina. Nomi ovviamente di fantasia utilizzati per assicurarsi il numero più alto di slot possibili sull’agenda online, l’unico strumento ufficiale per ottenere un appuntamento per il rilascio del documento da parte della Questura (chi non ha una connessione Internet può avvalersi dell’aiuto del Comune o di una stazione dei carabinieri). 

La truffa delle agenzie di pratiche amministrative

Inutile dirlo, l'indagine interna della Polizia di Stato aveva portato alla denuncia di cinque persone, il titolare e alcuni collaboratori di un'agenzia di pratiche amministrative del centro di Milano che facevano incetta di slot liberi, occupandoli, per poi vendere l’appuntamento al cliente (si cancellava la prenotazione di fantasia e l’attimo dopo lo slot libero veniva occupato con i dati corretti del cliente pagante). 

Da Reggio Emilia a Bari

Ma le truffe sono state realizzate anche dall’interno delle Questure. A Reggio Emilia, per esempio, a metà febbraio sono scattate le misure cautelari dell'interdizione dell’attività di impresa e della interdizione dai pubblici uffici nei confronti di una agente della Questura di Reggio Emilia e di suo marito. L’accusa è di aver ideato un meccanismo fraudolento per manipolare il calendario delle convocazioni per il rilascio dei passaporti e guadagnarci sopra. Il profitto del reato? 16.300 euro sequestrati all’agenzia pratiche di cui era titolare il marito dell’agente. Nelle ultime ore, invece, diversi quotidiani hanno dato notizia che un business truffaldino è sorto a Bari, con agenzie che promettono di velocizzare i tempi per ottenere il passaporto. Costo dell’operazione: 155 euro in contanti.

Le rassicurazioni di Piantedosi

Intanto, in molte Questure le attese sono arrivare a sfiorare l’anno, in altre invece la data per l’appuntamento non c’è proprio. Per questi italiani il rinnovo del passaporto resta un miraggio. Nonostante il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi abbia assicurato che l’aumento del personale agli sportelli ha migliorato il disbrigo delle pratiche, il problema resta e restano anche le ricadute economiche denunciate dalle associazioni organizzate del Turismo: 3 milioni di fatturato andati in fumo in due anni per colpa di una burocrazia e di un sistema informatico in tilt da più di 12 mesi. 

Nel 2024 già 8,8 milioni di euro in fumo

Solo a gennaio e febbraio 2024, secondo le stime di un’indagine realizzata dal Centro studi turistici di Firenze per Assoviaggi Confesercenti, sono state in Italia oltre 6 mila le prenotazioni di viaggi internazionali annullate o rimandate a causa dei ritardi nel rilascio dei passaporti scaduti, smarriti o richiesti per la prima volta dai cittadini italiani. Con un giro d’affari andato in fumo per il settore delle Agenzie di Viaggio e dei Tour Operator pari a 8,8 milioni di euro. Ma Pasqua e i ponti di primavera sono alle porte e gli operatori ora temono il peggio. «A rischio ci sono 52 mila prenotazioni di viaggi internazionali che, in termini di fatturato, significano circa 75 milioni di euro di mancati introiti per le imprese del turismo organizzato», come denuncia il presidente di Assoviaggi Gianni Rebecchi. 

La rabbia del comparto turismo

Le imprese del comparto hanno scritto al ministro dell'Interno la scorsa settimana per chiedergli un incontro. «L'impegno del ministero c'è e ne siamo consapevoli, siamo fiduciosi che ci siano novità a breve», spiega Rebecchi. Più drastico, invece, il giudizio di Franco Gattinoni, presidente della Federazione del Turismo Organizzato di Confcommercio che, parlando a Radio24, alcuni giorni fa, ha definito «incomprensibile» il caso passaporti per «un Paese moderno come il nostro: uno schifo, inimmaginabile». La rabbia di Gattinoni arriva a chiedere un risarcimento: «Trecento milioni di fatturato andati in fumo? A questo punto chiederemo quell’importo come danni al Ministero della Giustizia».

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1 marzo 2024 ( modifica il 1 marzo 2024 | 11:51)

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