Israele - Hamas in guerra, le notizie di oggi in diretta

(di Marta Serafini, inviata a Tel Aviv) Per la prima volta Israele colpisce lo Yemen. Un raid ha incendiato i depositi di petrolio del porto di Houdeida dopo che nella notte tra giovedì e venerdì un drone partito dal sud del Paese ha ucciso una persona a Tel Aviv in un’esplosione a pochi metri dall’ambasciata statunitense. Secondo l’esercito israeliano — che afferma di aver agito in coordinamento con gli Stati e la coalizione internazionale anti Houthi — il porto è usato dal gruppo filo iraniano per ricevere le armi provenienti dall’Iran. «L’incendio che attualmente brucia in Yemen si vede in tutto il Medio Oriente. Il significato è chiaro: chi attacca Israele pagherà un prezzo alto», ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant.

Il portavoce dell’Idf ha però specificato come Israele abbia agito da solo, per quella che è stata ribattezzata l’operazione «Long Arm» Secondo gli Houthi ci sono «diversi morti e feriti» e gli attacchi aerei sono duranti circa una decina di minuti. Questa è un «brutale aggressione israeliana» contro lo Yemen pianificata da Tel-Aviv «per raddoppiare le sofferenze del popolo yemenita ed esercitare pressione sullo Yemen affinché smetta di sostenere Gaza», ha affermato il portavoce degli Houthi, Mohamed Abdul Salam, sul suo profilo X minacciando vendetta.

Il canale televisivo Al-Massirah ha trasmesso immagini di yemeniti che ricevono cure negli ospedali dopo gli attacchi. Secondo un testimone si tratta per lo più di dipendenti portuali. La Farnesina ha smentito le voci di coinvolgimento di assetti italiani in operazioni militari nello Yemen. Come riferiscono fonti del governo italiano, si tratta di informazioni false circolanti attualmente su media online e social media in Libano ed altri Paesi arabi.

Secondo Axios, Gallant ha parlato con il segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin venerdì annunciandogli che Israele avrebbe risposto all’attacco degli Houthi, poi ieri il gabinetto di sicurezza israeliano ha dato luce verde dopo una riunione nel primo pomeriggio.