Il corteo a Milano: in piazza Duomo centinaia di manifestanti pro Palestina, si temono contestazioni
Manifestanti pro Palestina cercano di bloccare la marcia della Brigata ebraica
Dopo una decina di metri di cammino da via Boschetti, lo spezzone di corteo della Brigata ebraica è stato bloccato da una folla di manifestanti pro Palestina al grido di «fascisti». I rappresentanti della Comunità ebraica stanno provando a spostarsi su un lato della strada per proseguire.
Lo spezzone di corteo con la Brigata ebraica si è liberato dal blocco dei manifestanti palestinesi ma il clima è molto teso tanto che alcuni attivisti hanno strappato dei telefoni dalle file della Brigata ebraica che stavano riprendendo le scene. «Questo è squadrismo, inizia ad essere pesante» lamentano dal corteo (Matteo Castagnoli)
Scurati interverrà dal palco in Duomo
Antonio Scurati. presente al corteo, ha confermato ai cronisti il suo intervento dal palco in piazza del Duomo, ma non ha specificato se leggerà il monologo sul 25 aprile bloccato dalla Rai.

Contestazioni alla comunità ebraica: «Assassini»
Momenti di tensione al passaggio di uno spezzone della comunità ebraica. I contestatori hanno urlato «assassini» e «nazisti» in direzione dello spezzone di corteo. (Pierpaolo Lio)
Sala: «La riforma del premierato non ci va»
«Bisogna avere il buon senso di lavorare sui valori del 25 aprile, guardate quanta gente c'è. Le polemiche sono all'ordine del giorno nel mondo in cui viviamo ma è importante essere qui non perché temiamo il ritorno del fascismo ma temiamo certamente una limitazione della nostra democrazia. Un attacco alla Costituzione. La riforma del premierato non ci va. Quindi il
25 aprile è più attuale che mai». Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha aggiunto: «Le contestazioni per me non inquinano il corteo, perché dobbiamo dare peso a una minoranza della minoranza».
Schlein: «Rinnovare l'impegno a difesa della Costituzione»
Schlein ha sottolineato l’importanza di questa giornata: «Il 25 aprile è la festa della Liberazione e di tutta la Repubblica, è la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha dato le basi per la democrazia di questo paese, la difesa dei valori della Costituzione, quindi è una giornata in cui va rinnovato l’impegno a difesa della nostra Costituzione e per la sua piena attuazione. Per questo dobbiamo ricordare la Resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti». (Chiara Baldi)

Via al corteo, i cori dei Carc: «Fuori i sionisti dalla Palestina»
È partito il corteo nazionale per la Festa della Liberazione. In testa il sindaco Beppe Sala con la fascia tricolore insieme alla compagna Chiara Bazoli. «Fuori i sionisti dalla Palestina, fuori i sionisti dal corteo» è il coro ripetuto ossessivamente da un gruppo di attivisti dei Carc che si sono posizionati alcuni metri più avanti della testa del corteo. Con loro lo striscione «Dal Donbass alla Palestina liberazione dalla NATO assassina». (Pierpaolo Lio)
Calenda: «25 aprile non è evento settario ma una festa per tutti i democratici»
All’incrocio con via Boschetti, nella parte di testa del corteo, dietro uno striscione a scritte rosse «Ora e sempre la democrazia la si difende», si sono radunati i rappresentanti della Brigata ebraica, della Comunità ebraica e alcuni esponenti di Azione, tra cui il segretario del partito Carlo Calenda. Che, commentando le contestazioni di Roma contro la Brigata ebraica, ha detto: «Sono delle violenze brutali, indegne. Noi siamo qui oggi per un 25 aprile che sia di tutti, una festa repubblicana che tenga insieme la storia la memoria e il desiderio di preservarle». E a chi gli chiede se tema contestazione, risponde: «Non me ne importa proprio niente, penso che il 25 aprile non è di nessuno se non dei democratici. Il nostro partito prende il nome dal partito d’Azione. I partigiani azionisti hanno contribuito alla liberazione dell’Italia. Il resto mi interessa poco. Chi ne fa un evento settario contro gli altri non conosce il senso profondo della liberazione», ha concluso.
Poi un commento sul passaggio del ministro Matteo Salvini al Sacrario di Milano: «Ognuno festeggia come vuole». Appena dietro Calenda il gonfalone della Brigata ebraica, la formazione di combattenti sionisti che al fianco delle truppe anglo-americane partecipò alla campagna d’Italia contro le armate del Terzo Reich. Dietro ancora, bandiere dell’Ucraina. Mentre a fianco di Calenda, oltre alla senatrice di Azione Mariastella Gelmini, c’è Daniele Nahum, consigliere comunale milanese ex Pd, e ora candidato per Azione alle prossime elezioni europee. Nahum in mattinata, commentando i fatti accaduti a Roma per le celebrazioni del 25 Aprile, aveva detto che «in una giornata di festeggiamenti, un momento di unità, ancora c'è chi ha come unico interesse dividere e voler far prevalere la propria idea con la forza. A questi fascisti, perché tali sono, bisognerebbe ricordare che la Brigata ebraica combatté con gli alleati e contribuì a liberare il nostro Paese dai nazifascisti. Magari, tra uno slogan e l'altro, bisognerebbe ricordargli da che parte stava il Gran Muftì di Gerusalemme». (Matteo Castagnoli)
Fiano e la Brigata Ebraica
Emanuele Fiano, che è in corteo nello spezzone Pd con il drappo della Brigata Ebraica: «Per me è sempre lo stesso il 25 aprile bisogna sempre essere in piazza per difendere la libertà che ci hanno regalato i partitiani e gli antifascisti. La destra italiana che ha origine dal Movimento sociale italiano non ha mai risolto fino in fondo i propri conti il fascismo. Io - ha concluso - non penso che chi governa questo Paese, e in generale chi è di destra, siano fascisti». Intanto è arrivato Carlo Calenda, che sfilerà accanto alla Brigata ebraica. (Chiara Baldi)
Trecento manifestanti pro Palestina in piazza Duomo
I manifestanti pro Palestina, com’era prevedibile, hanno occupato l’intera area davanti al palco da dove dalle ore 15.30 parleranno le autorità. In questo momento in piazza Duomo ci sono già almeno 300 manifestanti dell’area antagonista, anarchica, dei sindacati di base e dei movimenti filo palestinesi. (Cesare Giuzzi)
Maxi bandiera palestinese in corteo
Una lunga bandiera palestinese e srotolata a terra in attesa dell’avvio del corteo. Sono molte le bandiere palestinesi nello spezzone antagonista che segue quello organizzato da partiti e associazioni. (Pierpaolo Lio)

I dem in corteo
Tra i dem presenti il capogruppo al Pirellone Pierfrancesco Majorino, il segretario cittadino Alessandro Capelli, la segretaria regionale Silvia Roggiani, l’ex deputato Emanuele Fiano ora candidato alle Europee e altri esponenti del Pd milanese. (Chiara Baldi)
La bandiera palestinese sul monumento in piazza Duomo
Sono già diverse centinaia, con decine di bandiere della Palestina, i manifestanti che partecipano al presidio in piazza Duomo organizzato dall’associazione dei Giovani palestinesi. Gli agenti della polizia sono intervenuti per identificare alcuni giovani nordafricani che hanno posizionato una grande bandiera palestinese intorno al monumento di Vittorio Emanuele al centro della piazza dopo aver superato le transenne posizionate a protezione della statua. (Cesare Giuzzi)

Migliaia di persone a Porta Venezia
In Porta Venezia stanno arrivando migliaia di persone per partecipare al corteo del 25 Aprile che partirà alle 14.15 circa per arrivare in piazza Duomo alle 15.30. In coda al corteo ci sono i centri sociali con una maxi bandiera palestinese e diversi striscioni contro il conflitto in Medio Oriente. «Palestina libera. Stop al genocidio» recita lo striscione esposto da Rifondazione comunista. Il Pd, dietro lo striscione con le parole di Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio, «Il fascismo non è un’opinione è un crimine», attende la segretaria Elly Schlein: i dem hanno anche una lunga bandiera della pace. Oltre quella che sarà la testa del corteo c'è un gruppo dei manifestanti dei Carc, che sfileranno con uno striscione «Dal Donbass alla Palestina, Liberazione dalla Nato assassina» e urlano slogan contro Meloni e Schlein. Tante le bandiere del Movimento Cinque stelle che partecipa con il capogruppo al Pirellone Nicola Di Marco. (Chiara Baldi)
In piazza Duomo centinaia di manifestanti pro Palestina
Bandiere alzate e kefiah al collo. Sono già diverse centinaia gli attivisti a sostegno della Palestina arrivati in piazza Duomo per il presidio organizzato dai Giovani Palestinesi, al quale hanno aderito anche le realtà agoniste della città. Gli attivisti al momento si sono posizionati all'altezza del Museo del Novecento, a pochi passi dalle transenne che delimitano lo spazio riservato agli interventi. Le forze dell'ordine presidiano la piazza.

La partenza dai Bastioni di corso Venezia
Sta per partire il corteo per il 25 Aprile a Milano: appuntamento alle 14 ai Bastioni di corso Venezia, con arrivo in piazza Duomo — dove l’Anpi ha allestito il palco a ridosso di piazza Diaz come lo scorso anno — alle 15.30. Presidio anticipato, proprio in piazza Duomo, organizzato (dalle 13.30) dai Giovani palestinesi e da una parte dei centri sociali (come il T28).