Università Statale di Milano, l'indagine su studenti e prof: «Segnalati 212 tentati abusi e 218 violenze sessuali»

diRedazione Milano

Dal questionario emergono anche 347 casi di atti persecutori via mail o sms. Ad aprile partirà lo sportello «Ad alta voce» in collaborazione con il Centro antiviolenza della clinica Mangiagalli

Atti persecutori via mail o sms (347 segnalazioni), violenze sessuali compiute al di fuori degli spazi universitari, da persona con cui si avevano rapporti di studio o di lavoro in università, mediante contatto con zone erogene (218 segnalazioni), tentate violenze sessuali mediante carezze, baci e contatti con zone erogene, sia all'interno che all'esterno dell'università (212 segnalazioni). Sono i risultati preliminari del questionario «Indagine su violenze di genere e atti molesti a sfondo sessuale nell'ambito dell'Università degli Studi di Milano», presentati venerdì nel corso del convegno «Le parole che non ho (ancora) detto. Insieme contro la violenza».

Al questionario sono state fornite 5.244 risposte valide e ha risposto il 6% del corpo studentesco, il 25% del corpo docente, il 25% del personale Tab (tecnico, amministrativo e bibliotecario) e il 32% della categoria che include assegnisti, borsisti, specializzandi, dottorandi e ricercatori. «Rispetto agli atti molesti che non costituiscono reato - aggiunge l'ateneo in una nota - i numeri più alti di segnalazioni hanno riguardato: il coinvolgimento in conversazioni a sfondo sessuale o in battute a sfondo sessuale non gradite, con 844 segnalazione; il coinvolgimento in commenti sessisti in relazione alla tipologia di lavoro, attuale o in prospettiva futura, con 839 segnalazioni; i commenti sgraditi o offese riguardo all'aspetto fisico o all'abbigliamento, con 805 segnalazioni». Si tratta, in tutti e tre i casi, di atti compiuti dentro l'ateneo

Anche rispetto agli atti molesti, sebbene la maggior parte delle segnalazioni provenga numericamente dal corpo studentesco, in percentuale la categoria più colpita risulta quella composta da assegnisti, borsisti, specializzandi e dottorandi. Proprio per rispondere a una esigenza di ascolto, prevenzione e intercettazione della violenza di genere all'interno della popolazione universitaria, la Statale di Milano ha strutturato lo sportello «Ad alta voce», che comincerà a lavorare da aprile: è rivolto a tutta la comunità interna e sarà realizzato con il Centro antiviolenza della clinica Mangiagalli.

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8 marzo 2024

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