Terzo mandato, la Lega non cede La trattativa tesa nella maggioranza

di Marco Cremonesi

Stallo sui nomi per le amministrative. Oggi Meloni, Salvini e Tajani a Cagliari per le Regionali

 Terzo mandato, la Lega non cede La trattativa tesa nella maggioranza

Il messaggino, molte volte inoltrato, � di due parole soltanto: �Non ritiriamo�. Circola tra i parlamentari leghisti a partire dal primo pomeriggio. Significa che l’ormai famoso emendamento della Lega per consentire ai governatori il terzo mandato sar� mantenuto. Se cos� fosse, l’epilogo pi� probabile sarebbe la bocciatura. E cio�, una crepa formale, vistosa se non clamorosa, dentro alla maggioranza. Ieri l’emendamento � stato dichiarato ammissibile dalla Commissione affari costituzionali e dunque, per ora, procede.

Eppure. Buona parte del centrodestra alimenta l’attesa medianica per l’evento di oggi, il comizio conclusivo di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani a Cagliari: �L� si risolver�. Anche se, al momento, non � affatto certo. E molti leghisti sussurrano: �Ascoltate Fedriga�. Il governatore del Friuli-Venezia Giulia, infatti, luned� una strada l’ha indicata: �Penso che del terzo mandato si possa parlare con molta pi� tranquillit� dopo le elezioni europee�. Le regionali pi� importanti sono infatti quelle dell’anno venturo, e la stessa Giorgia Meloni in passato aveva affidato la partita al Parlamento, ma �senza fretta�. Un primo risultato � che comunque la discussione dell’emendamento, semmai, arriver� la settimana prossima e non domani.

Ieri mattina, il capogruppo leghista Massimiliano Romeo aveva allargato le braccia con una dichiarazione suggestiva: �Aspetto indicazioni, ma a 360 gradi, non solo sul possibile ritiro�. Pi� tardi, era circolato il messaggino sul �non ritiriamo�. Segno che l’indicazione era arrivata. E infatti, due diverse riunioni di maggioranza, distinte ma collegate, avevano prodotto una fumata nera: una alla Camera per le candidature alle amministrative, una al Senato appunto sugli emendamenti al decreto elettorale. Collegate perch� la Lega non ha rinunciato all’idea di rivendicare la candidatura della Basilicata (FdI e Fi puntano alla riconferma di Vito Bardi) e nemmeno a quella di indicare il candidato per Cagliari. Dunque, le trattative si incrociano.

Da FdI si sottolinea non solo che l’accordo tra alleati era per non presentare emendamenti, ma soprattutto che l’atteggiamento della Lega � �incomprensibile. Se mantengono l’emendamento, perdono e la partita � chiusa. Se lo ritirano, c’� il tempo per riparlarne dopo le Europee�. Ma per la Lega, al momento, � �questione democratica e di principio�.

Il presidente della Commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni (FdI), ammette: �Restano diversit� di opinione legittime�. Mentre il capogruppo azzurro Maurizio Gasparri sdrammatizza: �Non c’� nessuno scontro e nessuna tensione all’interno della maggioranza�.

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20 febbraio 2024 (modifica il 20 febbraio 2024 | 21:36)

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