Sono una donna di 36 anni e il mio ultimo elettrocardiogramma, risalente a tre mesi fa, indicava ottima salute cardiaca. Non ho mai sofferto di patologie al cuore. Svolgo regolarmente attivit� fisica, non fumo n� bevo e seguo un’alimentazione sana. Non sono sottoposta a stress di tipo psicologico. Non sto assumendo farmaci, a parte colecalciferolo per carenza di vitamina D (prescritto dal medico di medicina generale). Tre settimane fa ho avuto Covid (forma leggera: un giorno di febbre e tre di sintomi simili a raffreddore). Una volta scomparsa l’infezione, ho iniziato a percepire, soprattutto mentre sono a riposo e mai mentre svolgo attivit� fisica, un’irregolarit� nel battito cardiaco, come un �tuffo al cuore� o un battito pi� forte ogni tanto. Il sintomo persiste tuttora. Dovrei preoccuparmi? Svolgere accertamenti?
«Battito cardiaco irregolare dopo Covid: bisogna fare degli accertamenti?»
Esiste molto probabilmente una correlazione tra la risposta immunitaria dell’organismo e la comparsa di extrasistoli. Gli esami consigliati

(Getty Images - nel riquadro Fabrizio Tundo)
Risponde Fabrizio Tundo, Dipartimento di Aritmologia, Centro cardiologico Monzino, Milano (VAI AL FORUM)
I sintomi da lei descritti suggeriscono la comparsa di extrasistoli, ovvero di battiti cardiaci anticipati e/o in sovrannumero (extrasistole indica proprio la presenza di una �sistole extra�, ovvero di una contrazione cardiaca in pi�) che tipicamente vengono avvertiti come una alterazione del battito descritta in modo soggettivo e variabile dai pazienti affetti (�tuffo al cuore�, �sfarfallio�). L’extrasistole di per s� non � indicativa di una patologia cardiaca e pu� essere una alterazione del battito transitoria e priva di rilevanza clinica. In casi pi� rari l’extrasistolia pu� rappresentare un campanello di allarme di una alterazione cardiaca e per questo, soprattutto se pratica attivit� sportiva, potrebbe essere utile eseguire comunque alcuni accertamenti di base. Il fatto che lei sia una donna giovane e con uno stile di vita sano rende comunque abbastanza improbabile quest’ultima situazione.
Vaccino e infezione
La comparsa di transitoria extrasistolia nelle settimane seguenti la vaccinazione o l’infezione da Covid (anche paucisintomatico, come nel suo caso) � riferita da moltissimi pazienti che vediamo quotidianamente in ambulatorio. Esiste quindi molto probabilmente una correlazione tra la risposta immunitaria dell’organismo e la comparsa di extrasistoli, pi� che una correlazione diretta tra l’infezione virale e le extrasistoli, essendo presente, pur con intensit� minore, anche dopo la vaccinazione (che non prevede l’inoculazione di un virus ma solo dell’Rna virale per produrre la proteina spike). Raramente in seguito a Covid (e con maggior probabilit� nel sesso maschile) sono state osservate forme di miocardite , ovvero di interessamento cardiaco di infezione o infiammazione, talvolta responsabili di extrasistoli.
Gli esami consigliati
� possibile che, allontanandosi nel tempo dalla infezione da Covid, le extrasistoli vadano progressivamente diminuendo spontaneamente (a volte nel giro di qualche mese). Nel frattempo potrebbe eseguire, per maggior sicurezza, degli accertamenti di primo livello tra i quali un’ecocardiogramma (per valutare morfologia e funzione del cuore e delle strutture valvolari), un Holter ECG 24h (per la quantificazione e valutazione qualitativa delle extrasistoli stesse), di un test da sforzo al cicloergometro (per valutare il comportamento sotto sforzo delle extrasistoli nell’ottica di ripresa di attivit� fisica, anche se la sua sensazione soggettiva � gi� indicativa di regressione durante lo sforzo), oltre a esami del sangue di routine e valutazione della funzione tiroidea. Una volta ottenuto l’esito degli accertamenti sopra riportati, eseguirei una visita cardiologica ambulatoriale con ECG per una valutazione conclusiva.
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19 gennaio 2024 (modifica il 19 gennaio 2024 | 07:44)
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