Il programma del Fronte Popolare che ha vinto le elezioni in Francia

diIrene Soave

Salario minimo a 1.600 euro, riconoscimento della Palestina, abolizione della riforma delle pensioni di Macron: i punti del programma che le sinistre francesi definiscono «non negoziabile»

Il programma presentato a giugno dal Front Populaire, i cui eletti lo definiscono, https://www.corriere.it/esteri/24_luglio_07/melenchon-il-fronte-popolare-deve-governare-0ba0ccdc-a52c-41f1-9d43-795604b80xlk.shtml «pas negociable»,  è lungo 23 pagine e comincia con l'urgenza del sostegno al reddito. Contiene misure da approvare in tre tempi, cioè nei primi 15 giorni di governo, poi nei primi 100 giorni e poi più a lungo termine. Tra le prime, e le più programmatiche, l’aumento del salario minimo a 1.600 euro mensili netti: già da gennaio 2024 è stato alzato a 1.400. Altre misure di sostegno al reddito che sarebbero applicate subito: un prezzo calmierato per i beni di prima necessità e per il carburante. Nel lungo termine, c’è un piano per costruire un milione di alloggi popolari in 5 anni. 

Un altro punto programmatico della proposta avanzata dal Fronte popolare è l’abolizione della riforma delle pensioni, molto contestata, di Macron che prevede un innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. Varato senza il voto dell’assemblea nazionale, e nonostante le forti proteste e la contrarietà dei due terzi della popolazione secondo i sondaggi, il decreto scritto dal governo di Elisabeth Borne e «forzato» poi da Macron dovrebbe valere per i pensionati a partire dal 2030. Tra i primi punti del programma di sinistra c’è abolirlo. 

L’alleanza di sinistra annuncia cambi di direzione anche nella politica internazionale. Non tanto in Ucraina: su questo fronte sembra passata la linea dei Socialisti, che intendono continuare ad appoggiare Kiev anche fornendo armi e aiuti. Mélenchon negli anni è stato invece meno netto. 

Per quanto riguarda la situazione in Medio Oriente, il programma parla di «massacro terrorista» da parte di Hamas senza mezzi termini, ma chiede anche un immediato cessate il fuoco a Gaza e il riconoscimento dello Stato di Palestina (come ha fatto, ad esempio, la Spagna). Il «tribuno» Mélenchon è stato spesso accusato di antisemitismo, e per molti osservatori anche questo suo schieramento radicalmente filopalestinese è costato all'alleanza di sinistra più di qualche voto, andato poi a Le Pen. 

8 luglio 2024 ( modifica il 8 luglio 2024 | 10:39)

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