Caso Bari, undici domande del centrodestra a Decaro. Sisto: “Lo scioglimento del Comune non è nella nostra prospettiva”

Sono 11 le domande che i parlamentari di centrodestra vogliono rivolgere al sindaco di Bari, Antonio Decaro, per chiarire la posizione del Comune rispetto alla malavita organizzata. I quesiti sono stati resi noti in una conferenza stampa. I parlamentari vogliono sapere perché il sindaco non si sia reso conto "di ciò che accadeva nella municipalizzata Amtab", finita sotto commissariamento, e perché non abbia mai voluto discutere in Aula della situazione dell'azienda.

Chiedono anche perché Decaro "lo scorso 27 febbraio, un giorno dopo gli arresti, abbia consentito a molti consiglieri della sua maggioranza di uscire dall'Aula" e perché non abbia reso noto agli stessi "consiglieri e alla città la narrazione del presidente dimissionario di Amtab, Perichella". Le domande successive sono sul perché il sindaco non racconti "il motivo delle dimissioni continue del management di Amtab negli ultimi otto mesi" e perché non accolga "l'invito del centrodestra a convocare una seduta monotematica del consiglio comunale per discutere dei 130 arresti".

I parlamentari vorrebbero inoltre sapere perché Decaro, "negli ultimi otto anni come presidente dell'Anci, non abbia mai fatto obiezioni sui 137 accessi disposti dal Viminale, qualificando come atto di guerra quello di Bari" e perché continui a "sfuggire ai confronti". Vorrebbero sapere perché il sindaco rinneghi "ogni rapporto di conoscenza con Maria Carmen Lorusso" e con "Giacomo Olivieri, con il quale ha condiviso le primarie del 2014". L'undicesima domanda riguarda la foto pubblicata oggi da alcuni quotidiani, che ritrae il sindaco con due donne che sarebbero la sorella e la nipote del boss Capriati. I parlamentari chiedono a Decaro se sia vera.

"Lo scioglimento non è nella nostra prospettiva, ma l'operazione verità sì e andremo fino in fondo", le parole del viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto durante la conferenza stampa. "Il ministro - ha aggiunto - avrebbe potuto sciogliere direttamente il Comune, invece ha disposto una commissione di accesso per verificare ciò che è accaduto, non solo all'Amtab ma anche nelle altre municipalizzate".

"Il 23 marzo - ha proseguito Sisto - la verità ha bussato alla nostra città, c'è stata la confessione diretta da parte di Emiliano e Decaro di un episodio che offende la nostra città". Il riferimento è all'aneddoto raccontato dal governatore della Puglia sul presunto incontro con la sorella di un boss. "Nel video - ha detto Sisto di fronte alle immagini che scorrevano - Decaro ha ratificato il racconto con sorrisi e gesti delle mani. Questo episodio - ha aggiunto - è stato narrato con disinvoltura, derisione, come semplice aneddoto". Quanto alle smentite arrivate sia da Emiliano sia da Decaro, Sisto ha detto che "Emiliano ha confermato gli episodi, dando una interpretazione filosofica. Decaro invece dice che non è mai accaduto. Le smentite sono diverse, questo vuol dire per noi che l'episodio è realmente accaduto".

Il sottosegretario alla Sanità, Marcello Gemmato, si è soffermato su un altro aspetto della vicenda: "Non abbiamo mai negato di conoscere le ex consigliere comunali Francesca Ferri e Maria Carmen Lorusso. Sono state elette con liste civiche dell'epoca. Il fatto che persone elette nel centrodestra passino al centrosinistra è un'aggravante".

E poi ha proseguito: "Se fossero rimaste nel centrodestra sarebbe stato lo stesso, avrebbe significato comunque che un consigliere comunale di Bari era vicino a organizzazioni mafiose e per noi non fa differenza che sia di destra o di sinistra. Per noi è un'aggravante". Riferendosi al candidato sindaco del centrodestra, battuto nel 2019 proprio da Decaro, Pasquale Di Rella, Gemmato ha aggiunto: "Dove sta adesso? È nel comitato dei saggi per le primarie del centrosinistra".

Ai parlamentari del centrodestra intervenuti ha poi replicato Decaro in una diretta Facebook: “Hanno preso le dichiarazioni di un pentito di 16 anni fa ritenute inattendibili – ha detto – Hanno mescolato questioni importanti rispetto alle inchieste su alcune persone che lavorano nell’Amtab con altre di carattere amministrativo, legate per esempio al bilancio dell’azienda. Su queste ultime ho sempre risposto e stamattina abbiamo dato piena disponibilità alla commissione che oggi è venuta a presentarsi, daremo la documentazione e tutto quello che servirà. Le porte del Comune sono spalancate. Abbiamo sempre cercato di lavorare nel rispetto delle regole e della legalità”.