Bulgaria e Romania, primo ingresso nella area Schengen. Ma non vale via terra. Imprese deluse

ROMA – Bulgaria e Romania entrano a far parte della vasta area europea di libera circolazione Schengen. I viaggi per via aerea e marittima saranno liberi di controlli di frontiera dopo un'attesa di 13 anni.

Un veto da parte dell'Austria, tuttavia, implica che il nuovo status non si applicherà alle rotte terrestri. Vienna teme un potenziale afflusso di richiedenti asilo.

Mentre alcuni hanno motivo di festeggiare, gli autotrasportatori, alle prese con code interminabili ai confini con i loro vicini europei, si sentono esclusi.

L'AREA SCHENGEN
L'AREA SCHENGEN 

Trenta ore fermi

Uno dei principali sindacati rumeni del trasporto su strada, l'Untrr, chiede "misure urgenti" per ottenere la piena integrazione di Schengen, deplorando enormi perdite.

"Continuiamo a buttare miliardi di euro ogni anno solo a causa dei lunghi tempi di attesa alle frontiere", spiega il segretario generale Radu Dinescu.

Secondo il sindacato, i camionisti di solito aspettano dalle otto alle 16 ore al confine con l'Ungheria; e dalle 20 alle 30 ore al confine con la Bulgaria, con picchi di tre giorni.

I 29 membri

Anche le imprese bulgare sono arrabbiate per la lentezza dei progressi. "Solo il 3% delle merci bulgare viene trasportato per via aerea e marittima, mentre il restante 97 viaggia via terra", rivela Vasil Velev, presidente della Associazione del Capitale industriale bulgaro (Bica).

Il governo rumeno applicherà le regole di Schengen a quattro porti marittimi e 17 aeroporti (con lo scalo di Otopeni, vicino alla capitale Bucarest, che servirà come principale hub per i voli Schengen).

Così Bucarest

Negli aeroporti sarà dispiegato più personale, tra cui polizia di frontiera e funzionari dell'immigrazione, per "sostenere i passeggeri e individuare chi vuole approfittarne per lasciare la Romania illegalmente", aggiunge il governo.

Verranno inoltre fatti controlli casuali per catturare persone con documenti falsi e combattere il traffico di esseri umani.

Con la Bulgaria e la Romania, la zona Schengen comprende ora 29 membri: 25 dei 27 Stati membri dell'Unione Europea, oltre a Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

Creata nel 1985, l'area Schengen permette a oltre 425 milioni di persone di viaggiare liberamente senza controlli alle frontiere interne.