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Pensioni, quando ci andremo? La nuova mappa, età per età Donne, uomini: i calcoli
Tra 60 a 68 anni: in questa fascia si colloca la maggioranza delle età di pensionamento di lavoratrici e lavoratori in base alle normative vigenti. Difficilmente potrà essere inferiore, mentre per qualcuno potrà essere superiore, oltre i 70 anni. Caso per caso, ogni lavoratore avrà i propri tempi pensionistici, in funzione dell’anno di nascita e dell’età alla quale si è iniziato a contribuire, al netto di riscatti o pause contributive.
Per una prima, rapida, simulazione personalizzata è disponibile nella sezione Economia di Corriere.it il Pensionometro, che consente di avere una stima sia del momento che del valore della pensione, in vari scenari. Clicca qui, per avere una prima stima dell’età in cui lascerai il lavoro e una valutazione dell’assegno pensionistico che ti verrà riconosciuto.
Le elaborazioni nelle tabelle rappresentano uno scenario medio e usano i colori per aiutare a meglio visualizzare le quattro principali tipologie di requisiti oggi vigenti. In blu sono evidenziati coloro che possono sfruttare il requisito di pensione anticipata, oggi pari a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne: si tratta di lavoratori che hanno iniziato a lavorare presto, entro i 24 o 25 anni.
La riforma del 2019 aveva temporaneamente bloccato l’adeguamento di questo requisito all’aumento dell’attesa di vita, ma a partire dal 2027, una volta assorbito il calo di longevità media dovuto alla pandemia, potrà ricominciare a crescere. In colore giallo ci sono invece coloro che possono andare in pensione con il requisito di vecchiaia, che oggi prevede 67 anni di età e 20 di contributi. Si tratta di lavoratori che hanno iniziato a contribuire entro il 1995 e che non possono godere del requisito di pensione anticipata contributiva, evidenziato in arancione.
Per una prima, rapida, simulazione personalizzata è disponibile nella sezione Economia di Corriere.it il Pensionometro, che consente di avere una stima sia del momento che del valore della pensione, in vari scenari. Clicca qui, per avere una prima stima dell’età in cui lascerai il lavoro e una valutazione dell’assegno pensionistico che ti verrà riconosciuto.
Le elaborazioni nelle tabelle rappresentano uno scenario medio e usano i colori per aiutare a meglio visualizzare le quattro principali tipologie di requisiti oggi vigenti. In blu sono evidenziati coloro che possono sfruttare il requisito di pensione anticipata, oggi pari a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne: si tratta di lavoratori che hanno iniziato a lavorare presto, entro i 24 o 25 anni.
La riforma del 2019 aveva temporaneamente bloccato l’adeguamento di questo requisito all’aumento dell’attesa di vita, ma a partire dal 2027, una volta assorbito il calo di longevità media dovuto alla pandemia, potrà ricominciare a crescere. In colore giallo ci sono invece coloro che possono andare in pensione con il requisito di vecchiaia, che oggi prevede 67 anni di età e 20 di contributi. Si tratta di lavoratori che hanno iniziato a contribuire entro il 1995 e che non possono godere del requisito di pensione anticipata contributiva, evidenziato in arancione.