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Bollette senza mercato tutelato, cosa cambia con le tutele graduali: la guida
Per gli anziani il regime tutelato non finisce, per cui tutte le persone con più di 75 anni possono restare nella tutela, cioè quel tipo di contratto di fornitura di luce e gas in cui i prezzi della materia prima sono stabiliti dall’Autorità Arera, che li aggiorna ogni trimestre per l’energia elettrica e ogni mese con effetto retroattivo per il metano. Se una persona con oltre 75 anni non fa nulla resterà automaticamente nella tutela. Il regime di maggior tutela, detto anche mercato tutelato o servizio di tutela, è nato nel 2007 con la liberalizzazione del mercato dell’energia. Con il tempo molti consumatori sono passati sul mercato libero e oggi sono rimasti in tutela poco meno di dieci milioni di famiglie per la luce e circa sei milioni per il gas. Dopo sedici anni sta per finire il prossimo gennaio, ma non per i consumatori ritenuti vulnerabili. Oltre agli anziani è considerato vulnerabile chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (per esempio i percettori di bonus) o vive in strutture di emergenza a seguito di eventi calamitosi come i terremoti, e i disabili (chi ha la legge 104). Per la luce ci sono altre categorie per cui la tutela non finisce. Si tratta di chi è in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica e di chi ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa. In base ai dati di Arera i vulnerabili sono circa cinque milioni di clienti della luce e oltre tre milioni di clienti per il gas, che corrispondono al 50% circa del totale dei clienti domestici. Per gli anziani il regime tutelato non finisce, per cui tutte le persone con più di 75 anni possono restare nella tutela, cioè quel tipo di contratto di fornitura di luce e gas in cui i prezzi della materia prima sono stabiliti dall’Autorità Arera, che li aggiorna ogni trimestre per l’energia elettrica e ogni mese con effetto retroattivo per il metano. Se una persona con oltre 75 anni non fa nulla resterà automaticamente nella tutela. Il regime di maggior tutela, detto anche mercato tutelato o servizio di tutela, è nato nel 2007 con la liberalizzazione del mercato dell’energia. Con il tempo molti consumatori sono passati sul mercato libero e oggi sono rimasti in tutela poco meno di dieci milioni di famiglie per la luce e circa sei milioni per il gas. Dopo sedici anni sta per finire il prossimo gennaio, ma non per i consumatori ritenuti vulnerabili. Oltre agli anziani è considerato vulnerabile chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (per esempio i percettori di bonus) o vive in strutture di emergenza a seguito di eventi calamitosi come i terremoti, e i disabili (chi ha la legge 104). Per la luce ci sono altre categorie per cui la tutela non finisce. Si tratta di chi è in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica e di chi ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa. In base ai dati di Arera i vulnerabili sono circa cinque milioni di clienti della luce e oltre tre milioni di clienti per il gas, che corrispondono al 50% circa del totale dei clienti domestici.