Harry, vittoria contro il Mirror: il tabloid condannato al risarcimento di oltre 140 mila sterline

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA - Vittoria in tribunale per il principe Harry nella sua crociata contro i giornali: l’Alta Corte di Londra ha riconosciuto che la privacy del figlio di Carlo e Diana � stata violata sistematicamente dal gruppo editoriale del Daily Mirror, che aveva usato metodi illegali, incluse le intercettazioni telefoniche, per costruire articoli attorno ai reali.

L’Alta Corte di Londra era chiamata a decidere su 33 articoli: in 15 casi il giudice ha dato ragione a Harry, accordandogli una compensazione di 140 mila sterline (circa 160 mila euro), meno delle 320 mila chieste dal principe. Ma qui non si tratta di soldi, bens� di principi: e Harry ha visto riconosciuto in un tribunale il fatto che la sua vita privata era stata passata al setaccio in maniera illegale, da quando era uno studente ai suoi rapporti con il fratello William fino ai dettagli dei suoi primi flirt.

Gi� nel 2015 il gruppo Mirror aveva ammesso che i suoi giornalisti avevano utilizzato tecniche illegali e pagato investigatori privati: di conseguenza, aveva sborsato l’equivalente di un milione e mezzo di euro in compensazioni verso 8 vittime e messo da parte altri 30 milioni per eventuali altre riparazioni. Ma adesso la sentenza sul caso Harry potrebbe dare il via a tutta una serie di altre cause.

A giugno Harry era venuto a Londra dalla California per testimoniare di persona in aula: la prima volta per un reale dal 1890, quando sul banco dei testimoni era salito il principe di Galles e futuro re Edoardo VII, trascinato in uno scandalo di sesso e gioco d’azzardo. Nel dibattimento di giugno la difesa aveva cercato di inchiodare Harry ai dettagli, mentre lui ripeteva generiche accuse ai giornali per l’effetto nefasto avuto su di lui: alla fine per� il giudice ha ritenuto che ci fossero prove sufficienti di �ampie intercettazioni telefoniche�, pratiche verso le quali i massimi dirigenti del gruppo Mirror avevano chiuso un occhio.

Il principe � stato da sempre ossessionato dalla stampa, cui imputa la responsabilit� della morte di sua madre Diana, la persecuzione di sua moglie Meghan e la distruzione della sua salute mentale: e per questo ha definito �il lavoro della sua vita� quello di �cambiare il panorama dei media britannici�. Ma pi� che un lavoro, � una crociata: Harry ha citato in giudizio, in cause separate, tutti i principali tabloid britannici, dal Mail al Sun al Mirror, e in tribunale ha ammesso di provare una �lunga ostilit� verso la stampa. La battaglia � solo all’inizio.