Djokovic e Nadal alle Olimpiadi: è stata l'ultima sfida tra i due giganti. Tutte le volte che si sono incontrati
Rafa Nadal è pronto a lasciare, l'ultimo incontro a Parigi è stato un misto di malinconia e commozione: dalla prima volta quando Nole si ritirò sotto di due set alla semfinale del Roland Garros nel 2021: la più bella di sempre
Mentre lo guardavamo mettere in fila le bottigliette e rientrare al cambio campo evitando di calpestare le righe, come abbiamo fatto altre centinaia di volte, è stato inevitabile pensare che presto non lo vedremo più. Che strano pomeriggio, sullo Chatrier, tutto un impasto di malinconia e commozione. Gli dei se ne vanno, lo sappiamo. Anche Rafa è pronto. E dopo di lui, toccherà a Novak.
Così, durante una partita strana e delicata, con il più forte attento a non umiliare il suo grande avversario, ci sono passati davanti tanti momenti, della loro e della nostra vita. Il primo incontro a Parigi, quando Djokovic si ritirò sotto di due set e disse peccato, avevo la partita in pugno, lasciando capire che non aveva paura. La battaglia feroce di Madrid 2009, ancora oggi il più lungo match due set su tre, lo smash sbagliato del serbo che forse gli costò un rinvio di due anni della sua età dell’oro. La selvaggia ordalia del 2012 agli Australian Open, sei ore di indicibile intensità agonistica, gli spettatori che urlavano di interrompere, non si può soffrire così tanto su un campo da tennis, ma loro due andavano avanti, all’estremo.
E l’anno seguente, la semifinale stupenda del Roland Garros, 9-7 al quinto per Nadal, la conferma della sua imbattibilità. E poi Wimbledon 2018, quando Novak ritornò dalla sua crisi esistenziale, 10-8 al quinto, una delle vette di questa storia a due. E nel 2020, la finale sullo Chatrier, quando chiusero il tetto e tutti pensavano che il campione serbo vincesse facile, e invece prese una lezione di tattica da Rafa.
E la semifinale del 2021, in notturna, con il terzo set più bello a memoria d’uomo. E le rivincite, le rinascite, sempre allo specchio, da una parte all’altra del mondo. Sessanta volte. Diciotto anni. La più bella e importante rivalità di sempre. E ieri, l’ultimo ballo. Ci mancheranno moltissimo.