Abbiamo provato MacBook Air 15 pollici col chip M3: quanto va veloce? La recensione

Recensione MacBook Air 15 con M3 (2024)

Non c'è moltissimo da dire sull'aggiornamento dei MacBook Air che Apple ha appena operato, senza eventi ma con un semplice comunicato stampa e con un cambio di guardaroba nei suoi store online e fisici. Abbiamo in prova il MacBook Air 15 pollici con M3, ma potremmo sbrigare questa recensione con poche parole. Non perché sia un notebook privo di attrattiva: anzi, tutto il contrario, visto che abbiamo inserito l'Air 15 pollici tra i migliori prodotti tech del 2023. Ma piuttosto perché, al 95%, valgono le considerazioni fatte circa 9 mesi fa, quando Apple ha lanciato il primo Air della storia dotato di un display da 15 pollici. Con l'aggiornamento 2024 cambiano in effetti poche cose. Ma su alcune vale la pena di soffermarsi. E poi proviamo a capire, benchmark alla mano, che cosa porta M3 rispetto a M2 (e M1).

Doppio monitor 


                                    
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Da quando è uscito, il MacBook Air 15 è diventato un insostituibile compagno nelle trasferte di lavoro, tra fiere ed eventi di tecnologia. È un po' più ingombrante del modello da 13 pollici, ma il compromesso sulle dimensioni è accettabile e in cambio si ottiene un display decisamente più grande, che consente di lavorare meglio e anche di vederci meglio quando la vista non è più quella degli anni migliori. E soprattutto c'è una batteria extra-lusso: le 15-18 ore di autonomia dichiarata sono, con lavori da ufficio o a basso carico per il processore, reali. L'alimentatore può restare, quasi sempre in albergo o a casa, senza timori. Il processore M2, per contro, è più che competente in tutti i contesti "casual" ma si può avventurare anche in task dove è richiesta più potenza. Fermo restando che più su, come prezzi e specifiche, c'è la gamma dei MacBook Pro.  Il nuovo MacBook Air 15 con M3 riparte da qui, senza sacrificare nulla. Ritroviamo lo stesso design piatto che a partire dal 2022 ha sostituito nella gamma Air quello a cuneo, storico. Sul lato sinistro c'è la porta Magsafe per la ricarica e due porte Thunderbolt / USB 4. Su quello destro il jack cuffie.
Rispetto al 2022, quando debuttò sull'Air 13 pollici, il colore Midnight ora è più restio a trattenere le ditate: Apple ha usato lo stesso trattamento chimico utilizzato per il MacBook Pro Space Black.
La novità hardware è che ora si possono collegare due display esterni, a coperchio chiuso, un progresso gradito a chi ha un setup di scrivania con doppio schermo. Arriva anche il supporto al Wifi 6E (ma non ancora al Wifi 7, i cui router e sistemi mesh iniziano ad arrivare sul mercato). 
Più o meno le cose nuove si fermano qui e resta tutto il resto di buono, a partire dai punti di forza della tastiera Magic Keyboard con Touch ID e del trackpad Force Touch che restano - nonostante i progressi dei rivali Windows - i sistemi di input più gradevoli ed efficaci da usare su un ultraportatile. 
Poi c'è il nuovo processore M3. Vediamo come si comporta.

Il processore M3: benchmark

In prova abbiamo il modello base a 15 pollici, dotato di 8 Gb di memoria condivisa (Ram+grafica) e 256 GB di Ssd per i dati. Lo abbiamo confrontato con altri Mac "consumer" (non Pro) a nostra disposizione: un MacBook Air 15 M2 (8/256 GB) e un iMac del 2021 con M1 (8/512 GB).
In Cinebench 2024 i progressi rispetto a M2 sono limitati in multicore (+1,3%) e più chiari in single core (+15,6%).


                                    
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Con Geekbench il salto sembra più chiaro, almeno sulla Cpu. Mentre resta sfumato sulla Gpu (test Metal), il tutti rispetto allo stesso modello di Air equipaggiato con M2: 


                                    
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Rispetto a una macchina con processore M1, ancorché desktop come l'iMac, il salto di M3 sembra più netto. Ecco di dati raccolti con Geekbench, di Cpu e Gpu (test Metal):


                                    
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Intelligenza artificiale: come se la cava M3

Nel corso di un breafing con la stampa, un portavoce di Apple ha rilanciato sul tema dell'AI - oggi molto spinto da tante aziende, a volte per sole ragioni di marketing - dicendo che tutti i Mac sono già «Ai computer», con riferimento a quelle capacità di machine learning che in effetti Apple da tempo spinge, anche con l'utilizzo di una apposita Npu (Neural processing unit) a 16 Core che è tra i componenti di M3. 
Per valutare i progressi di M3 abbia fatto un semplice test. Abbiamo utilizzato Aiko, un software disponibile sul Mac App Store che sfrutta il modello Whisper (Large) di OpenAI per fare la trascrizione di testi. È un software che gira comunque bene su M1 e M2 ma mettendo a dura prova le macchine Apple. La trascrizione di un audio medio-lungo (da mezz'ora in su) impiega molti minuti e "imballa" quasi completamente un Air o iMac con M1/M2, rendendo lentissimo lavorare in multitasking con altri software. 
Abbiamo lanciato la trascrizione di un'audio di 7 minuti e 30 secondi:
 - su MacBook Air 15 con M2 ha impiegato 2'20" 
- su MacBook Air 15 con M3 ha impiegato 2'00, un progresso del 16,6%.
Non male. C'è di più: con M3, l'Air 15 è rimasto usabile anche mentre Aiko macinava la sua trascizione, permettendoci di rispondere a un'email e di usare Safari con 12 tab aperte in contemporanea.

Disco da 256 GB lento


                                    
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L'Air 15 M3 in prova è come detto il base con 8/256 GB. Il disco da 256 su tutti i recente Mac con Apple Silicon si è dimostrato più lento delle versioni da 512 (o più) Gigabyte. Non fa eccezione questo Air M3: tenetene conto in fase di acquisto (non è un disco lento di per sé ma se lavorate con grossi file, immagini o video, è un punto da valutare). Qui sopra vedete il confronto con iMac M1 dotato di Ssd da 512 GB: soprattutto in scrittura l'Air è decisamente più lento.

Prezzi e considerazioni finali

Se state iniziando a utilizzare l'AI nella vostra routine quotidiana, l'adozione di M3, come abbiamo visto dai dati più sopra, qualche vantaggio lo porta. Soprattutto rispetto a una macchina con M1, mentre rispetto a M2 il delta è più contenuto: l'Air 15 pollici ora è disponibile ufficialmente solo in versione M3, ma i modelli M2 continueranno a circolare ancora a lungo e potreste spuntare buoni prezzi per una macchina comunque eccellente. 

Recensione MacBook Air 15 con M3 (2024)

Da notare che per la prima volta sulla gamma "consumer" dei MacBook arriva una versione con 16 GB di memoria condivisa (Ram+Gpu). Con il 15 pollici costa ben 2.109 euro: tanti, considerato che in giro, a cifre più basse, si trovano ad esempio ancora dei MacBook Pro 14 con M2 Pro e 18/512 GB (il modello del 2023). Tuttavia il punto è significativo: i modelli con 16 GB finiranno anche su Amazon e sugli altri rivenditori autorizzati e sarà possibile portarseli a casa con prezzi interessanti, una volta che scatteranno le offerte. Finora invece per i 16 GB bisogna passare per forza da una "customizzazione" sugli store Apple, con i relativi prezzi di listino. O attendere che finissero nel mercato dell'usato o dei ricondizionati.
Macbook Air 15 con M3 è un notebook eccellente, che tiene insieme potenza, portabilità e autonomia superba, all'interno dell'ecosistema Apple. Il prezzo è elevato (si parte da 1.649 euro) considerata la già citata dotazione di memoria (8/256 GB), che di per sé non pregiudica il funzionamento del notebook ma che a 2024 inoltrato stona un po' in questa fascia di prezzo. Se non avete fretta, meglio attendere qualche offerta sul modello con 16/512 GB.

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6 marzo 2024 ( modifica il 7 marzo 2024 | 15:55)