Комментарии 0
...комментариев пока нет
Rivela il vero numero dei morti russi ad Avdiivka: si suicida Andrei «Murz» Morozov, il blogger filo-Putin
I numeri dovevano restare segreti: contraddicono, o comunque mettono in dubbio, le versioni vittoriose sbandierate dai comandi di Mosca. Se traspare che il tributo di sangue � stato troppo alto, anche l’aura del successo rischia di sbiadire.
Cos� Morozov � stato violentemente criticato dagli organi del regime. La televisione di Stato l’ha messo alla gogna.
Lui si � sentito in pericolo e sul suo sito ha pubblicato i messaggi di minaccia arrivati anche da importanti giornalisti televisivi. In un momento di disperazione ha anche annunciato che si sarebbe ucciso, per togliere la soddisfazione ad altri di farlo per lui.
La sua morte � stata annunciata mercoled� e confermata dal suo avvocato, Maksim Pashkov.
I blogger ultranazionalisti erano stati tollerati all’inizio dell’invasione due anni fa. Sollevavano l’attenzione sui campi di battaglia e sui problemi delle truppe. Ma la vicenda dell’ammutinamento di Yevgeny Prigozhin e della sua milizia mercenaria Wagner l’estate scorsa aveva imposto il silenzio.
Un noto blogger nazionalista, Igor Girkin, era stato messo in carcere dopo la morte di Prigozhin in un incidente aereo dal sapore di omicidio mirato. Morozov aveva ripreso i toni critici soprattutto nella fase finale della presa di Avdiivka. Un suo post aveva raccontato come un intero reggimento di 2.000 uomini fosse stato massacrato dagli ucraini. Non andava bene: doveva tacere.
Cos� Morozov � stato violentemente criticato dagli organi del regime. La televisione di Stato l’ha messo alla gogna.
Lui si � sentito in pericolo e sul suo sito ha pubblicato i messaggi di minaccia arrivati anche da importanti giornalisti televisivi. In un momento di disperazione ha anche annunciato che si sarebbe ucciso, per togliere la soddisfazione ad altri di farlo per lui.
La sua morte � stata annunciata mercoled� e confermata dal suo avvocato, Maksim Pashkov.
I blogger ultranazionalisti erano stati tollerati all’inizio dell’invasione due anni fa. Sollevavano l’attenzione sui campi di battaglia e sui problemi delle truppe. Ma la vicenda dell’ammutinamento di Yevgeny Prigozhin e della sua milizia mercenaria Wagner l’estate scorsa aveva imposto il silenzio.
Un noto blogger nazionalista, Igor Girkin, era stato messo in carcere dopo la morte di Prigozhin in un incidente aereo dal sapore di omicidio mirato. Morozov aveva ripreso i toni critici soprattutto nella fase finale della presa di Avdiivka. Un suo post aveva raccontato come un intero reggimento di 2.000 uomini fosse stato massacrato dagli ucraini. Non andava bene: doveva tacere.