Biden firma il bando di Tiktok 9 mesi per vendere, altrimenti l’app sarà bloccata negli Usa

Come tutte le app social gratuite, TikTok raccoglie i dati degli utenti per migliorare il proprio feed e far convergere pubblicità mirate. La nascita cinese ha però creato preoccupazioni in molti governi, perché il timore è che le informazioni raccolte su così vasta scala possano essere condivise con il governo del Paese. Cosa che ByteDance ha sempre negato accada e possa mai accadere. Nel 2023 diverse istituzioni – tra cui l’Unione Europea e la Casa Bianca – hanno vietato al personale di utilizzare l’app sui telefoni di lavoro. Il governo cinese ha sempre negato ogni intromissione nella app. Quello che chiedono ora gli Stati Uniti - cedere le quote americane - non è comunque un'operazione facile: stiamo parlando di una cessione che costerebbe miliardi a qualsiasi possibile acquirente. E tra l'altro non è la prima volta che si tenta di bloccare TikTok negli Stati Uniti. Per primo ci aveva provato Trump nel 2020, che aveva chiesto a ByteDance di trovare un partner americano a cui vendere la porzione di piattaforma che opera nel Paese. Non è successo, nonostante le voci che vedevano sia Microsoft sia Oracle interessante. Il tentativo di blocco del tycoon si è poi arenato. Ora ci riprova Biden, che strategicamente firma la legge nel bel mezzo della campagna elettorale. Anche se il bando di un'app così popolare rischia di diventare un boomerang: vietare TikTok potrebbe non essere una mossa gradita dall'opinione pubblica.