Il centro di Roma è diventato un suk, Mariotto: «Io da Trastevere dopo 40 anni sono dovuto scappare»

diMaria Egizia Fiaschetti

Il direttore creativo della maison Gattinoni si è trasferito al Pinciano: «Sono andato via per i rifiuti gettati ovunque nei weekend, l’invasione di gabbiani. Ma via Veneto, certo, non è che sia messa benissimo...»

Il centro di Roma trasformato in suk, Mariotto: «Io da Trastevere dopo 40 anni sono dovuto scappare»

Lo stilista Guillermo Mariotto (Imagoeconomica)

Per Pasqua è volato a Catania («Ho ricevuto un invito piacevole e l’ho accettato volentieri»), lontano dal caos: «Non resto mai a Roma per le feste, se non fossi partito sarei fuggito nella casa di campagna a Trevignano». Guillermo Mariotto, 58 anni, direttore creativo della maison Gattinoni e giudice (temutissimo per le sue battute pungenti) di Ballando con le stelle, confida di aver sempre approfittato di ponti e ricorrenze per allontanarsi dalla «bolgia». Talmente infastidito dalla deriva turistica del Centro, tra schiamazzi notturni e degrado, da lasciare il rione dove è vissuto per oltre 40 anni (ma è ancora tra i membri più attivi della confraternita della Madonna del Carmine portata in processione durante la Festa de’ noantri) per trasferirsi nel più elegante quartiere Pinciano.

Perché ha deciso di andarsene da Trastevere, nonostante il rione sia stato a lungo la sua casa?
«Sono scappato via per la sporcizia, i rifiuti buttati ovunque nei vicoli, l’invasione di gabbiani dopo il finesettimana... Per quanto anche via Veneto non sia messa benissimo».

Cosa pensa del progetto di riqualificazione al quale sta lavorando il Comune per rilanciare la strada della Dolce vita?
«Ci provano da tempo tutti i sindaci, ma pare che via Veneto sia destinata al declino... Non succede mai niente... Penso al Café de Paris tristemente chiuso, un tesoro enorme abbandonato all’oblio».

In questi giorni Roma è gremita di turisti mentre si avvicina il Giubileo, evento per il quale si prevedono 35 milioni di pellegrini: che impatto avranno flussi così imponenti sulla città?
«Sarà un disastro, ne pagheremo le conseguenze...».

Cosa la preoccupa?
«Con tutta quella gente Roma sarà ancora più invivibile, già adesso gli stranieri non sanno come muoversi... La lamentela più grande è per il trasporto pubblico, sono sorpresi dal fatto che sia impossibile visitare con i mezzi una città così importante... Per non parlare dei taxi: sono introvabili adesso, figuriamoci con il Giubileo quando le richieste aumenteranno in modo esponenziale».

Mentre Roma è invasa dai turisti, nei luoghi più attrattivi si riaffacciano i venditori abusivi: secondo lei quanto incide questo fenomeno sull’immagine della città?
«Dà sicuramente un’aria cheap in un contesto dove i turisti, appena arrivano, si trasformano in orde barbariche, in cialtroni che vanno in giro a fare confusione... Ma ormai il degrado è ovunque, anche intono al Vaticano».

Dove ha notato un peggioramento della situazione?
«Sono stato a San Pietro nel giorno dello sdegno (martedì, ndr), che ricorda l’episodio in cui Gesù cacciò i mercanti dal tempio accusandoli di averlo trasformato in un luogo dedito al denaro... intorno al Vaticano, in piazza della Città leonina e nelle strade limitrofe, ho trovato una situazione simile: un’accozzaglia di bancarelle, la mercificazione delle religione... uno scenario brutto e degradante ovunque, ma lì è a dir poco orribile».

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31 marzo 2024 ( modifica il 31 marzo 2024 | 08:47)

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