Regno Unito, Sunak convoca a sorpresa le elezioni per il 4 luglio. “Io l’unica speranza contro Starmer”
LONDRA - A sorpresa, il 4 luglio. Dopo tanti rumour e smentite negli ultimi mesi, Rishi Sunak ha finalmente convocato le elezioni generali che nel Regno Unito la cui data doveva essere decisa prima di gennaio 2025, la naturale fine della legislatura. Una decisione inaspettata e piuttosto clamorosa, visto che molti ministri del suo stesso governo non ne sapevano niente fino a qualche ora prima dell’annuncio e avevano già prenotato le vacanze.
"Negli ultimi cinque anni abbiamo vissuto gli anni più difficili dalla fine della Seconda Guerra mondiale”, ha dichiarato poco dopo le 17 Sunak fuori Downing Street, fradicio sotto la pioggia battente e la voce coperta dai megafoni di alcuni attivisti anti tory con l’inno laburista Things Can Only Get Better dei D:Ream nei megafoni. “Ma ora la nostra economia sta crescendo e abbiamo un grande futuro davanti. Se vincessero il Labour e Starmer, invece, torneremmo al punto di partenza. Per questo, oggi sono andato a parlare con re Carlo III per comunicargli la decisione che le elezioni si terranno il prossimo 4 luglio. Lotterò per ogni voto nelle prossime settimane”.
Strategicamente sembra essere una mossa elettoralmente suicida, o come minimo un azzardo. Visto che al momento i sondaggi danno i tories oltre venti punti sotto al Labour di Keir Starmer. Persino lo stesso settimanale conservatore “Specator” in edicola venerdì definirà “una follia” la decisione di andare al voto in estate.
Ma oramai la decisione è stata presa e Sunak l’ha comunicata anche al sovrano, come tradizione. Oltremanica il primo ministro può scegliere di convocare le elezioni quando vuole, non più tardi di sei settimane prima della data del voto. Stamattina, era ripartiti i rumour sulle elezioni anticipate in estate, dopo che il primo ministro e i suoi portavoce avevano ripetuto il loro mantra degli ultimi tempi: “Si terranno nella seconda metà dell’anno”.
Inizialmente, sembravano speculazioni di routine, come più volte avvenuto di recente. Sì, un consiglio dei ministri era previsto alle 16.15 locali. In genere, si tiene il martedì. Ma ieri Sunak era in Austria, quindi il rinvio in teoria non sembrava nulla di strano.
Poi però, alcuni eventi curiosi hanno fatto capire che stavolta le cose potevano essere diverse. Il ministro degli Esteri David Cameron e quello della Difesa Grant Shapps hanno dovuto rinviare o annullare le loro trasferte oggi, perché chiamati a partecipare in presenza al Consiglio dei ministri. Addirittura, Cameron ha dovuto dare buca all'Albania, che aveva già bardato la capitale Tirana di foto giganti dell’ex premier britannico e di Union Jack per la sua visita. E tornare invece in fretta e furia a Londra.
Anche il cancelliere dello Scacchiere, ovvero il ministro delle Finanze, Jeremy Hunt ha annullato all'ultimo una intervista con la rete Itv. Proprio nel giorno in cui l'inflazione è scesa al 2,3%, dopo due anni di prezzi sull'ottovolante. Quindi c'era tutto da celebrare. Invece, Sunak ha convocato le elezioni.
Perché? In teoria, l'unica spiegazione possibile è fermare l'avanzata di Nigel Farage e del "suo" Reform UK Party, che sta dissanguando a destra i tories, prendendolo così alla sprovvista e ancora disorganizzato. Inoltre, gli sbarchi di immigranti dalla Manica in estate molto probabilmente aumenteranno e ciò sarebbe deleterio per la narrativa anti-immigrazione irregolare di Sunak. Così dunque si limiterebbero i danni.
Allo stesso modo, luglio potrebbe convenire per altri calcoli politici. Per esempio, quella settimana in Scozia - campo letteralmente minato per i Tories - è settimana di vacanza e molti potrebbero non votare. Anche il festival musicale di Glastonbury, sicuramente non una platea a maggioranza tory, si tiene in quei giorni. Ma sono eventi probabilmente non decisivi.
Per il resto, ci sono tanti punti a sfavore. Abbiamo detto dei sondaggi pessimi. Inoltre, a molti deputati tory l'idea non piace, i voli di deportazioni in Ruanda non sono ancora partiti. Anticipare di mesi le elezioni non sembra avere una logica, ma è probabile che Sunak e i suoi non considerino che ci sia più margine oramai per fare di meglio. Oppure, il primo ministro ha capito di essere politicamente spacciato e ha gettato la spugna. Forse, il 4 luglio potrebbe essere il suo "giorno dell’Indipendenza”. Prima di trasferirsi, forse, nella Silicon Valley.