Spagna, Sánchez passa all'attacco: non risponde alle domande del giudice che indaga sulla moglie e lo denuncia

diMonica Sargentini

Begoña Gómez, moglie di Pedro Sánchez, è accusata di aver sfruttato il suo ruolo per far avere contratti a un imprenditore amico. Il primo ministro spagnolo ha denunciato il giudice che indaga su di lei dopo il rifiuto a testimoniare

L’arrivo al Palazzo della Moncloa del giudice Juan Carlos Peinado, ieri mattina, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per il capo del governo spagnolo Pedro Sánchez che, dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere alle domande sul presunto reato di traffico di influenze e corruzione in affari di cui è accusata la moglie Begoña Gómez, è passato all’attacco e ha presentato, tramite l’avvocatura dello Stato, una denuncia contro l’istruttore dell’inchiesta per abuso di potere e prevaricazione

Per Sánchez Peinado non ha rispettato il suo status di capo del governo ascoltandolo faccia a faccia, invece di lasciarlo testimoniare per iscritto, come aveva richiesto. «È evidente che siamo di fronte ad una messa in scena (...). E la strategia seguita è molto chiara. La strategia consiste nel dare un aspetto legale ad una causa politica», ha commentato la portavoce del governo Pilar Alegria. D’altra parte il gesto è inusuale: l’audizione è stata solo la seconda di un primo ministro spagnolo in carica, dopo quella del conservatore Mariano Rajoy, ascoltato come testimone durante un processo sul finanziamento illegale del PP nel 2017.

«Questa denuncia (...) non è un attacco frontale contro la magistratura — si legge nel documento consultato dalla France Presse — Al contrario, è l’espressione della fiducia riposta nel potere giudiziario, l’unico in grado di porre fine a un abuso, in questo caso un abuso giudiziario imputabile a uno degli oltre 5.000 giudici che esercitano le loro funzioni in Spagna».

È da fine aprile che l’inchiesta tormenta il premier socialista e la sua consorte, tanto che, in un primo momento, il leader dei socialisti aveva annunciato in una lettera ai cittadini, pubblicata su X, che stava valutando l’ipotesi di dimettersi perché non voleva esporre la sua dolce metà a quelle che lui descriveva come delle aggressioni «del tutto pretestuose». Ma, poi, era rimasto al suo posto scegliendo la via del silenzio sulla vicenda e sperando che il clamore che aveva suscitato svanisse. Invece l’indagine su Gómez, nata dalla denuncia presentata dal sindacato Manos Limpias (mani pulite) vicino all’estrema destra, è andata avanti. 

Originaria di Bilbao, 49 anni, la First Lady, esperta di marketing, è accusata di aver favorito aziende private che fanno capo all’imprenditore Juan Carlos Barrabes, professore del master dell’Università Complutense che lei co-dirigeva. Ma risultano, anche, sospetti gli incontri dell’indagata con l’amministratore delegato di Air Europa Javier Hidalgo nel periodo, 4 anni fa, in cui l’esecutivo autorizzò il piano di salvataggio da 475 milioni di euro della compagnia aerea.

Per la «prima coppia» spagnola l’inchiesta non è degna di essere presa in considerazione. Il 19 luglio, infatti, Gómez si era avvalsa della facoltà di non rispondere in tribunale, dal momento che il caso, come avevano spiegato i suoi legali, «non ha motivo di esistere» visto da chi arriva. Una linea sempre meno praticabile a giudicare dalle dichiarazioni incalzanti dell’opposizione che da settimane critica il premier, indebolito anche dall’assenza di una maggioranza stabile in Parlamento. 

Su X il leader del Partito Popolare, Alberto Feijoo, ha detto che il premier «non ha voluto prestare dichiarazione di fronte alla giustizia, ma risponderà di fronte agli spagnoli» per le sue «ingiustizie». E ha anche attaccato il premier per l’accordo preliminare raggiunto dal suo partito con gli indipendentisti di Esquerra Republicana per controllare il governo della Catalogna: «Un altro ricatto indipendentista».

31 luglio 2024 ( modifica il 31 luglio 2024 | 09:13)

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