Israele - Hamas, le news di oggi dalla guerra. Negoziati a Parigi: “C’è una bozza d’accordo”. Hamas rinuncerebbe al ritiro completo dell’Idf da Gaza
Erdogan: Occidente e Onu non fanno nulla per evitare violenza
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha criticato l'Onu e i Paesi occidentali per "aver semplicemente assistito ai crimini umanitari" commessi da Israele a Gaza: "Né le potenze occidentali né il Consiglio di sicurezza dell’Onu hanno fatto uno sforzo utile per prevenire la violenza israeliana", ha dichiarato secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Anadolu. Erdogan ha denunciato l`incapacità del Consiglio di sicurezza di imporre un cessate il fuoco immediato dopo che gli Stati Uniti hanno posto il veto a una bozza di risoluzione.

Usa vorrebbero accordo prima del Ramadan
Gli Usa contano di arrivare a un accordo per il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas e una tregua nei combattimenti prima del Ramadan, il mese sacro ai musulmani. Lo riporta il sito statunitense Axios dopo che i negoziati a Parigi venerdì per promuovere una tregua nella Striscia di Gaza hanno fatto registrare "progressi", almeno secondo fonti israeliane, e il gabinetto di guerra israeliano ne dovrebbe discutere nelle prossime ore, forse già stasera. Ci sarebbe una “bozza d'accordo” sulla quale i negoziatori egiziani e qatarini attendono il 'via libera' di Hamas. Secondo Axios, l'ipotesi è che Hamas rilasci circa 40 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di un cessate il fuoco di sei settimane e della liberazione di centinaia di prigionieri palestinesi detenuti da Israele.
Negoziatori Israele: c'è bozza di accordo con Hamas
I negoziatori riunitisi ieri a Parigi hanno raggiunto "una bozza di accordo" con Hamas per un temporaneo cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani: è quanto pubblica il Times of Israel, citando fonti governative dello Stato ebraico. "I colloqui si sono rivelati costruttivi, si sono fatti progressi importanti: ora abbiamo le basi su cui costruire un piano e dei negoziati" hanno spiegato le fonti; la bozza verrà presentata al governo israeliano nelle prossime ore per una valutazione. La fase successiva delle trattative si Incentrerà su quali ostaggi debbano venire liberati nel corso della tregua e in cambio di quali e quanti detenuti palestinesi attualmente nelle carceri israeliane. Su tali questioni, così come sulla durata e le condizioni necessarie per un cessate il fuoco, non è stato infatti raggiunta ancora alcuna intesa anche solo di massima fra le parti.
Hamas ha ammorbidito le sue richieste (media saudita)
Una fonte mediatica saudita, il sito Al-Sharq, sostiene che Hamas ha ammorbidito alcune delle sue richieste-chiave per arrivare all'accordo su tregua e rilascio ostaggi. Citando fonti informate con le posizioni del movimento islamista, il sito sostiene che Hamas ha ridotto il numero di prigionieri palestinesi di cui chiede il rilascio nell'ambito della prima fase del possibile accordo (non più 1500 in cambio di 40 ostaggi); non chiede più il ritiro completo dell'esercito israeliano da Gaza e sembra accettare una tregua iniziale di sei settimane invece di chiedere un cessate il fuoco permanente. Hamas chiede però che le truppe israeliane si ritirino dai principali centri abitati e permettano agli sfollati di Gaza di tornare nelle loro case.
Hamas a israele: no a restrizioni Al-Aqsa, la rabbia cresce
Hamas ha messo in guardia israele dai piani per limitare l'accesso alla moschea di Al-Aqsa durante il mese sacro del Ramadan: "fate sapere al nostro nemico che le anime stanno ribollendo, la nostra rabbia è imminente e un`esplosione sta arrivando in risposta a qualsiasi restrizione all`ingresso dei musulmani nella moschea di Al-Aqsa durante il mese del Ramadan", ha scritto Hamas sulla sua pagina Telegram, secondo il Jerusalem Post.

Significativi progressi ai negoziati di Parigi su ostaggi e cessate il fuoco
I colloqui "sono stati molto buoni" e sono stati compiuti "significativi progressi", ora sta a Hamas decidere. Lo hanno fatto sapere, citate da Haaretz, fonti vicine ai negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi a Parigi tra la delegazione israeliana e rappresentanti Usa, tra cui il direttore della Cia William Burns, del Qatar e dell'Egitto. Secondo le fonti ora sarà presentato ad Hamas un quadro aggiornato per il potenziale accordo. Una fonte diplomatica ha poi spiegato ad Haaretz che "un accordo può essere raggiunto prima di Ramadan". "Qualsiasi ulteriore progresso - ha aggiunto - è nelle mani di Hamas"
Raid israeliano su Rafah
Un raid aereo israeliano ha colpito Rafah. Lo scrive al Jazeera, che riferisce di "numerose vittime e di corpi sparsi per le strade".
Allarme droni nel Nord di Israele
Le sirene che avvertono di una sospetta infiltrazione di droni hanno suonato nell'Alta Galilea, nel nord di Israele, vicino al confine con il Libano. Gli allarmi sono attivati, tra le altre, anche nelle comunità in gran parte evacuate di Dishon, Dalton, Iftach, Malkia, Alma, Rehaniya e Ramot Naftali e arrivano poche ore dopo che le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver colpito durante la notte diverse postazioni di Hezbollah.
Khamenei: “La democrazia occidentale è un cane rabbioso”
"I Paesi occidentali, che fanno scalpore per l'esecuzione di un criminale, hanno chiuso gli occhi sull'uccisione di 30.000 persone innocenti a Gaza. Gli Stati Uniti hanno anche sfacciatamente posto il veto alla risoluzione delle Nazioni Unite sulla fine dei bombardamenti su Gaza", ha dichiarato la guida suprema della rivoluzione iraniana Ali Khamenei, aggiungendo: "Questo è il vero volto della cultura occidentale, della civiltà e della democrazia liberale, che all'esterno è costituita da politici con il sorriso sulle labbra, ma dentro è un cane rabbioso e un lupo assetato di sangue"."Siamo sicuri che la civiltà occidentale e la sua strada sbagliata non andranno da nessuna parte, e invece la giusta cultura islamica e la logica li supereranno", ha sottolineato Khamenei, citato dall'Irna.

Idf: “Mortai in borse dell’Unrwa”
L'esercito israeliano ha rinvenuto mortai in borse dell'Unrwa e altre armi ed equipaggiamento militare. Lo rende noto l'Idf, precisando che la scoperta è avvenuta nel corso di un'incursione delle truppe della 7a Brigata Corazzata nella casa di un alto ufficiale dell'intelligence di Hamas a Khan Younis, nel sud di Gaza, durante la quale è stato individuato anche un tunnel successivamente distrutto. Nel raid l'esercito ha eliminato otto combattenti di Hamas.
L’esercito israeliano ha arrestato 5 persone in Cisgiordania: “Sospetti terroristi”
L'esercito israeliano ha arrestato 5 palestinesi la notte scorsa in Cisgiordania sospettati "di attività terroristica". Lo ha fatto sapere, citato dai media, il portavoce militare spiegando che gli arresti sono avvenuti nei villaggi palestinesi di Burka e Bazariya, vicino Nablus, e in quello di Az Zubeidat nel Valle del Giordano. Finora i palestinesi arrestati in Cisgiordania dall'inizio della guerra a Gaza - secondo i media - sono circa 3200, di questi 1350 sono considerati affiliati ad Hamas.L'esercito ha poi fatto sapere di aver mappato, per l'eventuale demolizione, due case a Zaatara, vicino Betlemme, di proprietà dei due palestinesi autori dell'attentato che a Maale Adumim, in Cisgiordania, ha provocato la morte di un israeliano e il ferimento di altri 10, tra cui una donna incinta.
Lula ribadisce accuse a Israele: “A Gaza in atto un genocidio”
Dopo avere provocato con le sue parole nei giorni scorsi una durissima reazione da parte di Israele, tanto da essere dichiarato "persona non grata", il presidente brasiliano Luiz Ignacio Lula da Silva ha ribadito le proprie accuse allo Stato ebraico, autore, a suo parere, di un "genocidio" a Gaza. "Ciò che sta facendo il governo israeliano non è una guerra, è un genocidio. Bambini e donne vengono assassinati" ha scritto sui social
Pizzaballa: “In Terra Santa soluzioni temporanee non bastano più”
"Quello che sta accadendo qui, in Israele e Palestina, dal 7 ottobre, è uno spartiacque e nulla potrà essere come prima. Quello che abbiamo capito, innanzitutto, è che non abbiamo più bisogno, soprattutto non vogliamo più accettare, la nostra gente qui non vuole più accettare, soluzioni temporanee. Né israeliani né palestinesi". Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, intervenendo con un collegamento video all'evento "Le vie per fare la pace", organizzato da Communia, Costruttori di pace, Associazione beni comuni, Ospti, La nostra madre terra, in corso a Roma. "Finora si è sempre cercato di rimandare a un ipotetico futuro le soluzioni definitive, che non ci sono, e non sono mai state realizzate. Ecco, l'esplosione dal 7 ottobre, prima con gli eccidi operati nel Sud di Israele e poi i bombardamenti che vediamo a Gaza, ecco tutto questo ci fa capire che le rispettive popolazioni chiedono soluzione definitive per dare prospettive solide per il futuro", ha sottolineato Pizzaballa.
Idf: “Colpite postazioni di Hezbollah nel sud del Libano”
L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver colpito durante la notte diverse postazioni di Hezbollah nel sud del Libano, come riferiscono i media israeliani. Secondo l'Idf, i siti centrati dagli aerei da combattimento a Jabal Blat includevano postazioni di lancio di razzi e altre infrastrutture appartenenti a Hezbollah. Inoltre sono state bombardate le aree vicino a Hanine e Marwahin con l'artiglieria per "rimuovere minacce".Questa mattina due razzi sono stati lanciati dal Libano sulla zona di Adamit senza provocare feriti.
Consiglio diritti umani dell’Onu: “Embargo sulle armi verso Israele”
Un comitato di esperti del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha chiesto un embargo sulle armi nei confronti di Israele, sostenendo che la fornitura di armi costituisce una violazione delle leggi internazionali sui diritti umani. Lo scrive Ynet News, precisando che i membri del Consiglio dell'Onu hanno affermato che "ci sono indicazioni che Israele stia violando il diritto umanitario".
Intensi combattimenti a Khan Yunis e a Gaza City.
Intensi combattimenti si sono svolti nelle ultime ore fra l'esercito israeliano e i militanti di Hamas a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, e nel quartiere Zeitoun di Gaza City. Lo fanno sapere le Forze armate israeliane sui profili social di IDF. "Molti agenti di Hamas sono stati uccisi nelle ore scorse durante intensi combattimenti a Khan Yunis, nel sud di Gaza, e in una vasta operazione nel quartiere Zeitoun di Gaza City". In particolare, in quest'ultima area e' stata avvistata con un drone "una cellula di Hamas che pianificava di lanciare missili anticarro. Le truppe hanno rapidamente ordinato un attacco aereo". A Khan Yunis, sempre secondo
Meloni: “Cessate il fuoco per arrivare a due popoli, due stati”
'Il brutale attacco di Hamas, il massacro perpetrato ai danni dei civili, bambini e anziani compresi, e la ferocia con la quale quella strage è stata portata avanti hanno spinto Israele ad una reazione talmente dura che lo ha portato all'isolamento, tanto in Medio Oriente quanto nelle opinioni pubbliche occidentali. Per questo, chi, come noi, lavora a una de-escalation lo fa soprattutto nell'interesse di Israele e per una fine immediata della crisi. Senza un prolungato cessate il fuoco e una soluzione per gli ostaggi, non è possibile rilanciare la prospettiva politica di 'due popoli e due Stati', che è quella che noi tutti auspichiamo e che deve vedere tutti in prima linea, a partire dagli attori dell'area.Trovare una soluzione duratura per la questione è nell'interesse di tutti, tanto di Israele quanto della Palestina''. Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un'intervista a 'Il Giornale'.
Continuano a Parigi i negoziati per il cessate il fuoco
Continuano anche nel fine settimana i colloqui di Parigi per cercare di raggiungere una tregua fra Israele e Hamas. Secondo quanto riporta la stampa israeliana e araba citando varie fonti, gia' ieri sono cominciati nella capitale francese i colloqui fra la delegazione israeliana, guidata dal capo dei servii segreti del Mossad David Barnea, e i rappresentanti di Qatar, Egitto e Stati Uniti. In particolare, il capo dell'intelligence egiiana Abbas Kamel e' andato a Parigi dopo essersi consultato con il capo di Hamas Ismail Haniyeh al Cairo.
La situazione umanitaria continua a peggiorare, mancano acqua e cibo: “Si rischia una carestia di massa”
Sabato una delegazione israeliana sarà a Parigi per cercare di sbloccare i colloqui su una tregua con Hamas nella Striscia di Gaza, dove secondo le autorità locali più di 100 palestinesi sono stati uccisi durante la notte. La situazione umanitaria continua a peggiorare: l'ufficio di coordinamento degli aiuti umanitari (Ocha) ha avvertito di "una minaccia di carestia di massa" a causa della mancanza di scorte sufficienti di acqua e cibo.
Lula ancora contro Israele: “Quello che sta facendo a Gaza è genocidio”
Il presidente brasiliano Lula persiste nell'accusare Israele di "genocidio" contro i palestinesi di Gaza, dopo aver recentemente innescato una crisi diplomatica paragonando l'offensiva israeliana contro Hamas all'Olocausto. "Quello che sta facendo lo Stato di Israele non è una guerra, è un genocidio, perché uccide donne e bambini", ha detto Lula durante una cerimonia a Rio de Janeiro, dopo essere stato dichiarato "persona non grata" da Israele per aver fatto le stesse osservazioni.