Putin sta vincendo la guerra in Ucraina?

di Marco Imarisio

L’ex consigliere Markov: �Avete avuto una finestra lunga un anno per batterci, non l’avete sfruttata perch� non ci avete creduto. Nei toni dello zar fiducia sincera�

Putin sta vincendo la guerra in Ucraina?

�Guardate che ve lo ha detto Lui in persona…�. Sono giorni di buon umore, per Sergey Markov. L’ex consigliere speciale di Vladimir Putin, falco a ventiquattro carati, sostiene che ci siamo persi qualcosa. A suo parere, hanno sbagliato i media occidentali nel prestare poca attenzione al discorso del presidente tenuto 4 giorni fa al Consiglio mondiale dei popoli russi, organismo guidato dal patriarca ortodosso Kirill e ampiamente finanziato da Kostantin Malofeev, il miliardario sovranista, nostalgico dell’Impero zarista, fondatore del canale televisivo ultranazionalista Tsargrad.

Anche a rileggerlo oggi con il senno di poi, non sembrava ci fosse nulla di nuovo, o di politicamente rilevante. Errore, secondo l’ineffabile Markov, che fino al 2019 � stato l’uomo che Putin spediva in Polonia o in Ucraina a trattare con i vicini di casa pi� ostili. �La vera novit� di quel discorso era l’intonazione, carica di una fiducia sincera. Un modo per dire che il tempo del pessimismo � finito, ormai � chiaro che la Russia non � un perdente, ma un leader mondiale nella lotta contro il male globale. Per questo � stato un discorso importante: ha reso ufficiale la cristallizzazione della nostra ideologia in questo conflitto con l’Occidente. Indietro non si torna, i fatti ci stanno dando ragione�.

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La copertina dell’�Economist�

Una settimana fa, durante la sua abituale striscia televisiva della domenica, Dmitry Kiseliov, il padre putativo di tutti propagandisti, amico personale di Putin, si � lasciato andare. �Guardate i risultati elettorali in Olanda — ha detto —. L’Europa sta cambiando velocemente, e sta andando in una direzione sempre pi� favorevole a noi�. Il concetto di vittoria si presta a molte interpretazioni. Ma non � solo l’Economist a chiedersi se infine, quasi due anni dopo l’inizio dell’Operazione militare speciale, Putin stia vincendo. Lo stanno facendo in molti, a cominciare dai diretti interessati.

�Non ci sar� nessun accordo tra Russia e Ucraina�. Con un articolo sul sito Actual comment, torna a farsi sentire Vladislav Surkov, il presunto mago del Cremlino, vice primo ministro dal 2011 al 2013, tra i principali ispiratori della recente politica russa nei confronti di Kiev. Un articolo sprezzante, a cominciare dal titolo, �Crepuscolo nella fattoria�, laddove il podere rurale sarebbe l’Ucraina, che avrebbe lanciato la propria controffensiva affidandosi a una chiromante, intesa come Volodymyr Zelensky. �Non ci sar� nessun miracolo per loro. Non ci sar� nemmeno una Minsk-3. La Russia non � pi� da tempo un mediatore che risolve pazientemente le dispute con i suoi vicini. La Russia otterr� quel che le spetta. L’anno prossimo sar� quello della completa disfatta e della disorganizzazione dello “Stato” fantoccio ucraino�.

Lasciamo perdere i toni. Ma appare indubbio che in Russia qualcosa � cambiato. Il pessimismo che dopo il tentato putsch di Evgenij Prigozhin si intuiva anche nelle analisi dei principali quotidiani � evaporato. Adesso i commenti oscillano tra �l’indubbia posizione di vantaggio� nella quale si trova il Cremlino, e l’elogio della stabilit�, in vista delle prossime elezioni presidenziali. Tutto nasce, come per primo ha fatto notare il Wall Street Journal, dal mancato successo della controffensiva ucraina, che a Mosca viene imputato alla cronica debolezza dell’Occidente. �Avete avuto una finestra lunga un anno per batterci sul campo� dice beffardo Markov. �Non l’avete sfruttata perch� in fondo non ci avete mai creduto. Ora, si � chiusa�.

Almeno in Russia, il resto non conta. L’impatto delle sanzioni, spesso usato come contro-argomento a questa tesi, � sovrastimato dalle nostre parti. L’inflazione galoppante colpisce soprattutto il ceto medio delle grandi citt�, ininfluente ai fini del consenso. Come scrive su Le Monde lo storico Sergey Chernyshev, �almeno due terzi del popolo russo non ha avuto danni da questa guerra, perch� le cose andate perdute non le aveva mai avute neanche prima�.

Per la Russia l’unica unit� di misura di un conflitto ormai d’attrito, � il campo di battaglia. Grazie all’aiuto dei Paesi dell’Asia centrale, i provvedimenti presi da Usa e Ue sono stati aggirati quanto basta per alimentare una industria bellica che sta marciando a pieno regime con la riconversione di molte fabbriche di Stato. Nel suo discorso al vertice del G20, Putin ha parlato apertamente di pace. Ma i suoi diplomatici precisano che non potr� mai essere una pace �in ginocchio�, e che comunque ci vorr� ancora molto tempo prima che tacciano le armi. Con il pragmatismo che lo contraddistingue, Markov riassume la situazione, con vista sul Cremlino, che proprio mercoled� scorso fa ha aumentato di altre 170.000 unit� il proprio esercito. �Una volta le avevo detto che in termini di potenziale umano, eravamo in vantaggio cinque a uno nei confronti dell’Ucraina. Adesso, dopo due anni di guerra, � ancora aumentato. Possiamo permetterci di aspettare�.


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3 dicembre 2023 (modifica il 3 dicembre 2023 | 07:16)

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