Fiaccolata bipartisan per Navalny. Fischi per il leghista Romeo, che insiste: “Nessuna certezza che sia stato Putin ad ucciderlo”
Fiaccole accese e una gigantografia di Navalny in piazza del Campidoglio a Roma. L’evento, lanciato da Carlo Calenda e dedicato all’attivista tra i più tenaci oppositori di Putin morto in carcere in Siberia, è iniziato con qualche fischio e al grido di "vergogna vergogna" da parte di un gruppo di persone indirizzato a Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato. E ancora "parlaci di Savoini, dove sono i 49 milioni? Vattene a Mosca, leghista". Incalzato sulla responsabilità di Putin nella morte del dissidente russo, Romeo ha replicato: "Qualche sospetto lo abbiamo, ma nessuna certezza". A quel punto in piazza si sono levate le voci e gli insulti di tanti cittadini: "Vergogna, ipocriti, amici di Putin". Romeo ha risposto alle contestazioni ed è rimasto in piazza e dal partito è arrivata la precisazione: “Chi ha usato la piazza di Roma per insultare e attaccare la nostra delegazione non ha capito la lezione di Navalny che ha dedicato la propria vita alla libertà”.
Alla fiaccolata bipartisan partecipano i rappresentanti di tutti i partiti in Parlamento. Per ultima ha aderito la Lega. "Sono contento che tutte le forze politiche siano oggi qua, non è una cosa comune per l'Italia ed è un segnale importante di solidarietà per chi muore per la libertà. Sono dissidenti russi e sono anche gli ucraini, io sarò in Ucraina il 24, per l'anniversario dell'invasione – le parole del leader di Azione Carlo Calenda – Combattono per la libertà che ha un valore universale non è un valore limitato al paese per cui si combatte".
C’è anche Elly Schlein. “Siamo qui a questa fiaccolata contro un regime che non tollera il dissenso e che uccide la libertà. In solidarietà a tutti quei cittadini russi che stanno, anche in questi giorni, protestando pacificamente, manifestando il loro dissenso e per questo vengono arrestati. I democratici, come noi, non possono tollerare in nessun paese una compressione costante dei diritti fondamentali e democratici – ha commentato la segretaria del Pd – E quindi è importante essere qui dopo l'uccisione politica di Navalny di cui c'è un solo responsabile: il regime russo di Putin".
Per Matteo Richetti, capogruppo di Azione Per Renew Europe alla Camera, “è importante la risposta non solo di tutta la politica ma la grande partecipazione popolare non solo per condannare ciò che è accaduto a Navalny ma per difendere i principi di libertà e democrazia”. Partecipa alla fiaccolata in Campidoglio anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “Siamo uniti nell'esprimere lo sdegno e la condanna più forti per la morte di Alexei Navalny, risultato di una lunga e feroce deliberata persecuzione politica. Chiunque ami i valori di libertà e democrazia non può accettare questa morte in silenzio. Da Roma e dalle democrazie di tutto il mondo si alza un grido di indignazione e un appello a Putin: 'fermatevi'”. Poi parlando alla moglie di Navalny, alla figlia e alle migliaia di cittadini che stanno rendendo omaggio, il sindaco di Roma aggiunge: "Voi non siete soli, noi siamo con voi. La nostra voce si unisce alla vostra nella richiesta di giustizia e per la condanna più ferma di questo nuovo crimine di cui Putin si è macchiato".