Sondaggio: centrodestra, c’è meno fiducia. Cala per governo, FdI e Lega

di Nando Pagnoncelli

La premier Meloni promossa dal 41%. Fratelli d’Italia scende al 28,5%, sale FI (7,8%), in calo la Lega con il 9,2%. Male il Pd (18), M5S stabile al 17%

Sondaggio: centrodestra, c’è meno fiducia. Cala per governo, FdI e Lega

Il mese di ottobre � stato caratterizzato da avvenimenti rilevanti, sia a livello internazionale — panorama dominato dal conflitto israelo-palestinese, ma caratterizzato anche dal fenomeno migratorio che ha portato al recente accordo con l’Albania, fino alle persistenti tensioni con l’Europa relative al patto di Stabilit�, e alla ratifica del Mes — sia a livello interno, in particolare relativamente alla discussione della legge di Bilancio e al lancio del premierato, cui � stata data grande enfasi da Giorgia Meloni. Insomma, come molto spesso � accaduto, un mese complesso.

I contraccolpi sul governo cominciano a farsi sentire. Prosegue infatti il progressivo calo del consenso intorno all’operato dell’esecutivo: dalla ripresa dopo le ferie prevalgono le opinioni negative, che agli inizi di novembre si rafforzano, con quasi la met� degli italiani (49%) che boccia l’operato del governo, a fronte del 40% che invece esprime approvazione. L’indice sintetico (la percentuale di giudizi positivi su chi si esprime, esclusi i �non sa�) di questa settimana � di 45, in calo di ulteriori due punti rispetto ai mesi scorsi. Anche per la presidente del Consiglio crescono i giudizi negativi: oggi troviamo un’approvazione del 41%, un dissenso che invece assomma al 48%. Con un indice di 46, in contrazione ancora pi� netta rispetto a quello dell’esecutivo, con un calo di tre punti nell’ultimo mese. Sembra, insomma, che sempre pi� il dato della premier Meloni si allinei a quello del governo. Il disagio di cui abbiamo pi� volte parlato si accentua ancora e non � pi�, almeno in parte, attutito dal consenso della premier, come succedeva invece negli ultimi mesi dello scorso anno. Da sottolineare che la flessione degli indici di gradimento risulta pi� accentuata tra i ceti meno abbienti e, in generale, tra coloro che vivono difficolt� economiche.

Anche nello scenario di voto qualcosa cambia. Prima di tutto per Fratelli d’Italia, che cala di oltre un punto nell’ultimo mese, collocandosi al 28,5% il dato pi� basso dal dopo voto. In calo anche la Lega, di quasi un punto. La crescita di ottobre dunque non si conferma, anche perch� Salvini ha fatto pi� difficolt� a trovare quegli argomenti capaci di incidere sulla �pancia� del proprio elettorato. In crescita invece Forza Italia (di meno di un punto) che, a dispetto delle previsioni di numerosi commentatori all’indomani della scomparsa di Berlusconi, conferma ampiamente la propria capacit� di tenuta elettorale, da ricondurre in parte al posizionamento moderato all’interno della coalizione e in parte alla visibilit� e all’apprezzamento del suo leader Antonio Tajani nel ruolo di ministro degli Esteri, in considerazione anche dell’attuale preoccupante contesto internazionale. Nel complesso, quindi, il centrodestra segna un arretramento (-1,4% rispetto allo scorso mese, con un risultato complessivo del 46,6%). Insomma, per la prima volta da qualche tempo, l’insoddisfazione sembra incidere anche negli orientamenti di voto.

Tuttavia, di questa scontentezza, l’opposizione beneficia solo in minima parte: il Pd perde ancora decimali (mezzo punto rispetto a ottobre) e si colloca al 18% — un risultato inferiore al dato delle Politiche —, mentre qualcosa guadagnano le formazioni minori, in particolare +Europa che sale dello 0,6% e giunge al 2,6%. Complessivamente il centrosinistra rimane stabile, con un incremento di due decimali. Stabile anche il Movimento 5 Stelle, oggi al 17% contro il 16,9% dello scorso mese. Le forze dell’ex Terzo polo vedono una lieve risalita di Italia viva (+0,5% che la porta al 3,5%) che sorpassa di poco Azione che si attesta al 3,1%.

Per quel che riguarda i leader politici, da segnalare la discesa di Matteo Salvini, coerentemente con quanto evidenziato dalle intenzioni di voto. Il leader della Lega perde i due punti guadagnati a ottobre e torna ai livelli di settembre. In positivo invece Maurizio Lupi, che vede il proprio indice crescere di due punti, al 22. Stabili gli altri leader testati: in testa rimane Antonio Tajani (indice di 32), immediatamente dietro e altrettanto stabile Giuseppe Conte (31). Nessuna variazione per gli altri con Elly Schlein al 25 e i rimanenti sotto il 20. In sintesi, il disagio pi� volte evidenziato oggi comincia a incidere nell’elettorato provocando i primi evidenti segnali di relativa difficolt�. Relativa, poich� delle piccole contrazioni non beneficiano in nessun modo le principali forze di opposizione, confermando la difficolt� dell’elettorato nell’individuare possibili alternative.

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11 novembre 2023 (modifica il 12 novembre 2023 | 15:38)

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