
Doppietta Red Bull in Giappone, Verstappen vince davanti a Perez. Ferrari sul podio con Sainz, Leclerc 4°
Max Samurai a Suzuka. Verstappen dalla pole vince in Giappone la terza gara dell’anno, la terza di fila nel Sol Levante e la 57esima in carriera. Dopo lo zero rimediato a Melbourne per un guaio tecnico. “Gara molto piacevole, il problema è stato in partenza e rimanere davanti, poi tutto bene, strategia ok, non si poteva fare meglio. Ottimo risultato di squadra”. Dietro di lui che si aggiudica anche il giro veloce, come in qualifica sebbene più distante (a oltre 12 secondi), l’altra Red Bull con Sergio Perez. Nessuna sorpresa: le macchine blu erano le favorite e si sono confermate.

Sainz, terzo podio in tre gare
Ma in un gp origami, dove si è corso grazie all’arte delle strategie, è la Ferrari a piegare la corsa a suo favore: Carlos Sainz è terzo sul podio, recuperando una posizione rispetto al via e ricostruendo più volte la sua gara. Lo spagnolo continua a cavalcare l’onda dopo il successo in Australia due settimane fa, che si è procurato dopo aver saltato Gedda per un’operazione d’urgenza di appendicite. Lo spagnolo, al terzo podio in tre gare e in cerca di un sedile per il 2025: “Ho fatto una buona gara quindi sono molto felice. È stata piuttosto dura a causa del degrado, ma sono arrivate le nuvole e il degrado è diminuito, ho pensato che la sosta unica sarebbe stata migliore. Ho dovuto sorpassare oggi e sorpassare non è facile. Sapevo di aver bisogno di un delta molto grande per avvicinarmi a Lando e Charles e alla fine ci siamo riusciti”.

Leclerc da ottavo a quarto
Ancora più importante per lui e per la squadra rossa, la rimonta di Charles Leclerc, che risale dall’ottavo al quarto posto, grazie a una prima parte di gara gestita con solidità e intelligenza e con una tattica a una sola sosta. La Scuderia si conferma seconda forza. Charles: “Sono contento dei passi in avanti, se guardiamo l'insieme del weekend non posso essere contento del quarto posto".
Bandiera rossa dopo un giro
Il passo che le Ferrari avevano mostrato nelle libere giapponesi, è stato confermato dalla gara dove è stato protagonista il degrado delle gomme, soprattutto sotto il sole della prima parte. Al via contatto in curva 3 tra Albon e Ricciardo. Il thailandese stava arrivando all’esterno di Ricciardo, che ha dovuto spostarsi leggermente perché schiacciato da altre vetture. L'ala anteriore di Albon ha toccato la parte posteriore di Ricciardo, e questo è bastato perché entrambi perdessero il controllo e finissero direttamente contro le barriere fatte di grosse gomme. Fortuna che i due abbiano colpito il muro separatamente. Nessun problema per i piloti, bandiera rossa per circa mezz’ora. Ma a parte questo episodio, è stata una gara regolare, giocata alla scacchiera.
Russell ancora davanti a Hamilton
Non è scacco matto per la Ferrari, ma il migliore dei risultati possibili date le premesse. Dimezzato lo svantaggio che Maranello aveva accumulato in Giappone l’anno scorso su questa stessa pista. Ha recuperato tanto del terreno e rimane lei la prima inseguitrice dei campioni del mondo. E tutti gli altri dietro: Lando Norris è 5° con la McLaren, 6° Fernando Alonso con l’Aston Martin, sulla Mercedes è 7° George Russell, di nuovo davanti a Lewis Hamilton (9°). Ottava l’altra McLaren, di Oscar Piastri. Applausi del pubblico per il decimo posto e il punto guadagnato dall’idolo di casa, il giapponese Yuki Tsunoda della Racing Bulls. Sayonara alla prossima gara a Shanghai (19-21 aprile) dove non si corre dal 2019. E dove andrà in scena la prima delle sei gare sprint della stagione.