La Corea del Nord lancia verso Seul centinaia di palloni carichi di immondizia e letame (anche umano)

diGuido Santevecchi 

Per il recupero dei palloni, le autorità sudcoreane hanno schierato squadre di artificieri ed esperti di protezione chimica e batteriologica: «Un'azione volgare oltre che pericolosa»

Allarme a Seul per un’ondata di palloni lanciati nella notte dalla Nord Corea. «Oggetti sospetti stanno cadendo sul nostro territorio, state in guardia, non avvicinatevi, non toccateli», ha avvertito il Ministero dell’Interno sudcoreano in un messaggio alla popolazione. La Difesa ha inviato squadre di artificieri ed esperti di protezione chimica e batteriologica per verificare il contenuto. Sorpresa: i palloni non trasportavano esplosivi o materiale radioattivo, ma sacchi della spazzatura

Una grande quantità di immondizia, perché i nordcoreani hanno spedito a Sud del 38° Parallelo almeno 150 palloni aerostatici che si sono sparsi in otto delle nove province sudcoreane, portando a destinazione i loro carichi. La ricerca e raccolta si è rivelata più un lavoro da netturbini che da militari. I sacchi contenevano rifiuti da discarica (indifferenziata): bottiglie di plastica, batterie usate, suole di scarpe in segno di disprezzo e poltiglie maleodoranti che sono state identificate come letame di origine animale o umana. Perché il messaggio di insulto fosse ben compreso, gli addetti nordcoreani al lancio avevano appiccicato etichette con la scritta «Escrementi» sui sacchetti più sgradevoli. 

Finora sono stati recuperati circa 150 palloni carichi di rifiuti, alcuni hanno volato per centinaia di chilometri. Secondo le autorità nel tardo pomeriggio ora locale ne stavano volando ancora diverse decine. 

L’allarme resta in vigore, le squadre militari di recupero stanno battendo zone di campagna e centri abitati dove sono stati segnalati i palloni. Alcuni sono caduti in strade dell’area di Seul, altri sono arrivati molto più a Sud, fino alla provincia di Gyeongsang

Il governo sudcoreano ha definito l’azione «volgare oltre che pericolosa». A Pyongyang l’incursione era in qualche modo stata annunciata: domenica il Ministero della Difesa nordista aveva promesso di «esercitare una forte azione di autodifesa» per replicare ad una tornata di esercitazioni militari condotte dall’aeronautica sudista a ridosso del 38°Parallelo. Definendo gli aerei avversari «sporchi oggetti», il comunicato minacciava di «seppellire il Sud nella spazzatura». Non era una frase metaforica. 

Tra le Due Coree da decenni si combatte una guerra dei palloni. I fuoriusciti nordisti che hanno trovato rifugio al Sud si sono organizzati e spediscono al Nord palloni aerostatici con volantini, chiavette USB contenenti i rapporti sulle violazioni dei diritti umani e le condanne internazionali del regine di Kim Jong-un, nella speranza che la popolazione nordista apra gli occhi sulla vera opinione del mondo libero nei confronti della Dinastia Kim. 

A volte, da Sud spediscono anche Dvd con le canzoni dei divi del K-Pop, nella speranza che la «musica ribelle» conquisti i sudditi di Kim Jong-un. La propaganda del Maresciallo non ha risposto con lo stesso stile.  

29 maggio 2024

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