Cecilia Strada candidata alle Europee con il Pd: «Conte? Farebbe meglio a occuparsi della sfida con le destre»

Cecilia Strada, alla fine la candidatura � arrivata: capolista per il Partito Democratico nel Nord-Ovest.
�Dovr� attrezzare il mio guardaroba, mi servir� qualcosa in pi� della mia cerata e della mie tre magliette bucate�.
Ovvero la sua �divisa� per i salvataggi in mare per conto di Emergency. La cerata per� potrebbe essere utile a Bruxelles dove piove spesso, non crede?
�Certo, anche se l’acqua l� viene dalla parte sbagliata�.
Ha sentito le parole di Romano Prodi?
�Stavo scrivendo il post da mettere sui social per spiegare la mia scelta. Cosa ha detto?�.
Il pap� dell’Ulivo si � risentito della candidatura della segretaria Elly Schlein.
�Perch�?�.
Condanna la corsa della segretaria alle elezioni europee perch� dice che se viene eletta di sicuro non va al Parlamento europeo. Ce l’ha anche con gli altri leader. Si lamenta pure che non gli d� retta nessuno...
�Ho una stima enorme per Prodi e non voglio entrare in polemica con lui�.
Prodi parla di �ferita alla democrazia�, lei cosa crede?
�Quando penso alle ferite alla democrazia penso ad altro, non a questo�.
A cosa?
�Alla violazione dei diritti, al fatto che i cittadini sono esclusi dalla vita democratica, all’avanzata delle destre in Europa�.
Anche Giuseppe Conte ha sostenuto la stessa cosa. Di lui che pensa?
�Che farebbe meglio ad occuparsi della sfida cruciale contro le destre e dei danni culturali che il suo partito ha prodotto. E di questo sa bene perch� ne abbiamo parlato l’ultima volta che mi ha telefonato, le scorse Politiche�.
Di cosa avete parlato?
�Io sono ancora accusata di essere una tassista del mare. Conte farebbe bene ad occuparsi di questo, della sfida epocale contro le disuguaglianze e non attaccare il Pd e la sua segretaria�.
Lei � capolista per il Pd, ma si candida come indipendente: teme le polemiche di altre donne del Pd che avrebbero voluto avere il suo posto?
�Spero che nel Partito democratico non si sprechino le energie per queste polemiche. Ci sono tante cose importanti da fare�.
La segreteria del Pd si � spaccata sul simbolo delle elezioni tra chi ci vorrebbe sopra il nome di Elly Schlein e chi no. Lei che pensa?
�Mi candido da indipendente, appunto. Lascerei queste valutazioni al partito�.
Da quanto conosce Elly Schlein?
�Da tanti anni, non ricordo quanti, forse dieci. Ricordo per� che ci siamo incontrate a Bologna. Io ero l� a parlare di disuguaglianze, guerre. Lei mi � venuta incontro. Abbiamo bevuto uno spritz�.
E siete arrivate fino a qui.
�Da quel giorno ci siamo sempre tenute in contatto. Siamo sempre state dalla stessa parte. Altrimenti non avrei accettato la candidatura. Ora nel partito c’� una linea netta sul Mediterraneo centrale. Non mi sarei mai candidata con il Pd che faceva accordi con la Libia. Adesso voglio attrezzare il mio zaino�.
Zaino?
�Il mio abituale compagno di viaggio. Questa volta ne porter� uno virtuale dove mettere dentro tutte le istanze per le quali mi sono sempre battuta e che mi hanno portato a fare questa scelta�.
Cosa vuole dire?
�Quando si fanno le battaglie per la povert�, per le diseguaglianze, contro le guerre, per i diseredati del Mediterraneo, si arriva ad accumulare tante richieste alla politica. Ora voglio mettermi io dall’altra parte a raccoglierle�.
Cosa avrebbe detto Gino della sua scelta?
�Gino, ma anche Teresa, mia mamma. Me lo sono chiesta molto in questi giorni. Penso che mamma mi avrebbe appoggiata subito. Con pap� invece avrei dovuto affrontare il discorso in molte cene prima di arrivare alla conclusione. Ma sono convinta che alla fine mi avrebbe detto: “Vai, ciccia” �.