Quando Navalny diceva: «Al Cremlino c’è gente che vorrebbe mettermi dentro o peggio». L’intervista al «Corriere» del 2016

di Paolo Valentino

Il dissidente si rammaricava per l’esclusione dalle elezioni �ingiuste�, a cui �partecipano solo quelli che non minacciano il sistema�, e prevedeva: �Come tutti gli autocrati, � impossibile che il presidente si ritiri�

Quando Navalny diceva: «Al Cremlino c’è gente che vorrebbe mettermi dentro o peggio». L’intervista al «Corriere» del 2016

Navalny durante una manifestazione contro Putin a Mosca nel 2018 (Kirill Kudryavtsev/Afp)

Pubblichiamo un’intervista del settembre 2016 ad Alexei Navalny, l’oppositore di Vladimir Putin morto oggi in carcere a 2 mila chilometri da Mosca, in una colonia penale sotto il circolo polare artico dove il Cremlino l’aveva trasferito a dicembre. Era in carcere da quasi tre anni, quando — dopo essere sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento ordito dai servizi segreti russi — aveva scelto di tornare in patria (ed era stato subito arrestato).

DAL NOSTRO INVIATO
MOSCA — �Ma il silenzio scese come musica al mio cuor�. I versi immortali di Samuel Taylor Coleridge sembrano descrivere bene lo stato d’animo di Vladimir Putin. Alla vigilia delle elezioni per la Duma federale poco o punto suggerisce al visitatore venuto da fuori che nella capitale russa sia in corso una campagna elettorale: nessun comizio, nessuna manifestazione, rarissimi manifesti. �Saranno le elezioni con l’affluenza pi� bassa della storia russa — dice Alexei Navalny —, cos� vuole il Cremlino, perch� cos� Russia Unita, il partito di Putin, spera di portare alle urne solo quelli che li votano, come pensionati, dipendenti pubblici, militari�.

L’ex blogger, paladino della battaglia anti corruzione, il volto pi� celebre dell’opposizione, mi riceve nel suo ufficio in centro. � qui che insieme a una ventina di collaboratori, grazie a micro donazioni che gli vengono da tutta la Russia, ricerca, documenta e denuncia sul Web i casi di corruttela e malcostume che scandiscono la gestione del potere. Quasi 5 milioni di persone hanno visitato in rete il filmato dell’inchiesta, con cui ha smascherato gli affari illegali dei figli del Procuratore generale, Yuri Chaika. E anche di pi� furono i clic sul video che raccontava lo scandalo dei Welsh Corgi, i quadrupedi che la moglie del vicepremier Igor Shuvalov scarrozzava per l’Europa con il jet privato del marito, per farli partecipare a mostre canine.

�Questo ci dice che c’� una piccola fetta della Russia che non guarda la televisione controllata dal Cremlino e si informa su Internet. Ci sono 5 siti che hanno un pubblico pi� grande del primo canale tv. Anche Putin ne � consapevole e per questo si occupa cos� tanto del Web negli ultimi tempi�. Tornando alle elezioni, �un rituale che deve essere organizzato ogni cinque anni — secondo Navalny — pi� che disoneste saranno ingiuste�. Ricorda che la Corte di Giustizia europea gli ha dato ragione, riconoscendo false le accuse contro di lui: �Lei ha davanti una persona in teoria libera. In realt� mi � stato vietato di candidarmi. Il mio Partito del Progresso � stato liquidato prima delle elezioni�.

Alle ultime consultazioni nelle quali � stato in lizza, quelle per sindaco di Mosca del 2013, Navalny ebbe pi� del 27% dei voti. �Questa � la vera ingiustizia. Non avranno bisogno di trucchi o frodi: alle elezioni prendono parte solo quelli che non minacciano il sistema. Il risultato lo sappiamo gi�, alla Duma ci saranno quattro partiti: Russia Unita, i comunisti, il partito di Zhirinovski e Russia Giusta. E come in passato i partiti democratici, come Yabloko e Parnas, prenderanno il 2%�. Eppure Navalny invita a non boicottare il voto: �Il mondo non � bianco e nero. Non voglio ingaggiare una guerra con gli altri partiti di opposizione. Alcuni candidati nei collegi uninominali sono persone per bene�.

La guerra alla corruzione rimane il suo cruccio. Hanno dato l’impressione che qualcosa stia cambiando i recenti arresti di ben tre governatori regionali e soprattutto la scoperta di una tonnellata (sic) di contanti (8 miliardi di rubli, 120 milioni di dollari) nell’appartamento del numero due della lotta ai crimini finanziari. Ma Navalny ha un’altra lettura: �Putin � troppo occupato dalla politica estera e ha dato un po’ di spazio ai silokivi (funzionari di servizi e altri organismi statali, ndr). Il risultato � una guerra tra i vari centri della sicurezza. I casi di corruzione scoperti sono solo episodi di questo scontro�.

Che l’opinione pubblica non reagisca, � per Alexej Navalny una �gigantesca delusione�: �La tolleranza verso qualsiasi sopruso in Russia � tale, che la maggioranza della gente pensa che non si possa cambiare nulla�. Eppure � convinto che non sar� sempre cos�: �Quando comincer� a cambiare, la massa di informazioni che noi diamo, usata in tv, distrugger� ogni rating e il regime stesso. Quando accadr� non lo so, ma nel 2010 lo scontento era 10 volte pi� di adesso. Eppure un anno dopo, due fatti in apparenza piccoli, il divieto di una manifestazione e il mio arresto, produssero dimostrazioni di massa mai viste�. L’orizzonte prevedibile tuttavia mostra ancora il volto e la grande popolarit� di Vladimir Putin. E tutto fa pensare che sar� di nuovo candidato alle elezioni presidenziali del 2018: �Come tutti gli autocrati, � impossibile che Putin si ritiri. Metterebbe in gioco la sua stessa sicurezza personale. Il suo istinto di autoconservazione � fortissimo�.

Navalny riconosce che l’uomo del Cremlino abbia un’idea della Russia e del suo ruolo globale, ma che dopo 16 anni essa si sia intrecciata indissolubilmente con la sua personalit�. �Ricordo un colloquio con Alexej Kudrin, amico e consigliere economico del presidente. Gli chiesi se fosse vero che Putin � stanco, che vuole ritirarsi in una dacia, occuparsi dello sport mondiale. Mi rispose: “Non sai quanto ti sbagli, Putin pensa di essere stato mandato da Dio per fermare lo sfacelo della Russia”. � cos�, Putin � convinto che il suo destino e quello della Russia siano una cosa sola. In questo senso non ha contraddizioni. Ogni sforzo deve puntare a tenere il potere nelle sue mani. Il contrasto suo personale con i leader occidentali si identifica con quello tra la Russia e l’Occidente�. Prima di lasciarci chiedo a Navalny perch� non sia in galera, perch� venga tollerato. �Al Cremlino c’� gente che vorrebbe mettermi dentro e buttare via la chiave o peggio. Ma Putin � pi� razionale. E sa che non ha bisogno di prigionieri politici famosi. Almeno per ora�.


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16 febbraio 2024 (modifica il 16 febbraio 2024 | 16:48)

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