DES MOINES (IOWA) — Nikki Haley ha vinto un caucus dell’Iowa: quello degli elettori repubblicani che considerano legittimo il risultato delle presidenziali del 2020. Sfortunatamente per la Haley, e per l’America, i due terzi degli elettori che hanno votato ieri sera in Iowa credono che, come sostiene Donald Trump contro tutte le evidenze, quel risultato � frutto di una frode e Biden � un presidente illegittimo.
Che cosa ci dice il plebiscito (storico) per Trump in Iowa: le primarie per la Casa Bianca sono già finite?
L’illusione di una rincorsa di Nikki Haley si � congelata come le temperature polari: RonDeSantis l’ha superata per appena duemila voti, ma ci� gli � bastato per considerarsi il vincitore della serata. Con il governatore della Florida rivitalizzato, l’ex presidente pu� continuare a contare sulle divisioni del fronte che lo sfida

Trump celebra la vittoria in Iowa (Ap)
Pi� ancora delle dimensioni assai vaste del successo dell’ex presidente nella prima tappa delle primarie repubblicane, a rendere schiacciante la sua supremazia sull’elettorato di destra in questo Stato, conservatore ma anche raziocinante perch� abituato ad essere il laboratorio politico che apre la stagione elettorale americana, sono gli umori radicali espressi dagli elettori: l’85 per cento dei votanti si � detto d’accordo con Trump quando accusa gli immigrati che arrivano dal Messico di avvelenare il sangue dell’America.
E i giornalisti che, girando nelle sale dei caucus, hanno chiesto agli elettori se non temano per la tenuta della democrazia americana, troppo spesso si sono sentiti dare risposte come �l’America sta deragliando e se arriva qualcuno che le d� qualche sculacciata per rimetterla in carreggiata, ben venga: in fondo anche a noi le sculacciate hanno fatto bene quando da bambini eravamo un po’ discoli�. Sapevamo gi� da tempo che in America la sensibilit� democratica sta perdendo colpi con una quota minoritaria ma consistente di cittadini che considerano una �dittatura soft� il minore dei mali per il futuro degli Stati Uniti. E sapevamo che in Iowa avrebbe comunque vinto Trump.
Le esili possibilit� di fermare la corsa dell’ex presidente, ruolo che i suoi oppositori avevano prima affidato a Ron DeSantis, poi a Nikki Haley, erano basate sull’ipotesi di un Trump s� vincitore, ma restando ampiamente sotto quota 50 per cento. E con un exploit della Haley, capace non solo di battere DeSantis, ma anche di superare quota 20 per cento: un distacco da Trump di non pi� di 20 punti che Nikki avrebbe poi cercato di chiudere tra una settimana in New Hampshire dove trover� un elettorato a lei pi� favorevole, anche grazie all’endorsement del governatore, Chris Sununu.

La Haley ha ottenuto un risultato comunque migliore rispetto a quello che le veniva attribuito qualche mese fa, ma l’illusione di una rincorsa alimentata dai sondaggi degli ultimi giorni � stata congelata dalle temperature polari dell’Iowa: distacco abissale da Trump (19 contro 51 per cento) ma l’ex governatrice del South Carolina ha perso anche il confronto col governatore della Florida. Si pu� obiettare che i numeri sono poco significativi: hanno votato poco pi� di centomila elettori in uno Stato che ha 3,2 milioni di abitanti. E DeSantis ha superato la Haley per appena duemila voti. Una conferma dell’obsolescenza della formula troppo rigida dei caucus.
Ma tanto � bastato a Ron, che temeva di uscire terzo dall’Iowa, per considerarsi il vincitore della serata: ora non si parla pi� di un suo ritiro, mentre a gettare la spugna � stato il quarto arrivato, Vivek Ramaswamy, subito passato dalla parte del vincitore. Tutta acqua per il mulino di Trump che, col 51 per cento contro il 21 di DeSantis ottiene la vittoria pi� squillante di tutta la storia dei caucus dell’Iowa dove il distacco tra primo e secondo non aveva mai superato i 18 punti percentuali.

Tra una settimana in New Hampshire l’elettorato del New England sar� probabilmente pi� generoso con la Haley. Che, per�, non pu� pi� sperare di restare l’unica sfidante di Trump: con DeSantis rivitalizzato, l’ex presidente pu� continuare a contare sulle divisioni del fronte che lo sfida. Insomma, la sensazione che ci portiamo via dall’Iowa del 2024 � quella di Trump e di un altro arci-conservatore, DeSantis, che hanno tolto ossigeno alla Haley dipingendola come progressista (cosa che non �) e globalista.
Un Iowa molto diverso da quello del gennaio del 2008, quando questo Stato all’85 per cento bianco fu il primo a regalare a Barack Obama una vittoria su Hillary Clinton nelle primarie democratiche. Sembrano memorie di un’altra epoca.
Ieri in un diner mi sono trovato come vicini di tavolo una coppia di settantenni: lui, di origine olandese, � un businessman trumpiano, convinto che solo l’ex presidente sappia come tenere a galla l’economia Usa (anche se l’America di Biden economicamente sta messa meglio di Europa, Cina e Giappone). Lei, venuta dalla Lituania, si dice timidamente democratica. Ma poi ti spiega che non voter� Biden perch� �non ha fatto nulla di buono�. E quando confessa di aver voltato due volte per Obama si affretta a giustificarsi: �Lui, comunque, � mezzo bianco�.
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16 gennaio 2024 (modifica il 16 gennaio 2024 | 07:48)
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