Juventus in crisi: cosa c’è dietro al nervosismo della squadra e di Allegri

di Massimiliano Nerozzi

Alla Juventus mancano i risultati, il gioco � lento e prevedibile, la panchina meglio dei titolari scelti da Allegri, le liti, Vlahovic e le incertezze sul futuro della panchina

Juventus in crisi: cosa c’è dietro al nervosismo della squadra e di Allegri

Il nervosismo � un po’ come gli iceberg: ci� che emerge � solo una minima parte di quel che c’� sotto. Il che rende l’idea sulla situazione in cui si ritrova — e si � messa — la Juve: prima Dusan Vlahovic si fa cacciare per parole poco carine all’arbitro; poi Massimiliano Allegri se la prende con le domande — non abbastanza �intelligenti�, a suo dire — del salotto televisivo di Sky: �Lei sa come si fa l’allenatore? Io non so come si fa il giornalista, cerco di fare il meglio per la squadra e non mi permetto di dire a qualcuno come si fa il giornalista�. Inutile fare il conto del recente fatturato, 7 punti nelle ultime 8 gare, visto il pari di ieri, in casa con il Genoa: �Allora come mai nelle prime 21 abbiamo fatto 52 punti?�.

Nervosismo e panchina

A parte i nervi (umanamente) a fior di pelle, il nervosismo � un sintomo e non la malattia: che va invece cercata nella partita di Madama, abbastanza orribile e sconfortante, con segni nella telemetria delle occasioni solo nella ripresa (due pali e un colpo di testa fuori di Vlahovic). Juve lenta, prevedibile e a lungo inoffensiva, con Allegri che gi� dopo 20 minuti aveva iniziato a far scaldare la panchina: quella che poi, dopo poco pi� di una decina di minuti, ha dato un minimo di voracit� e rapidit� alla ripresa, per lo meno parametrate all’anestesia del primo tempo. Con dentro Rabiot, Yildiz (alla quarta panchina filata) e, soprattutto, Iling-Junior.

La corsa di Roma e Bologna

Ma sia mai parlare di tridente, invocato da tanti, quello che consegnerebbe Chiesa al domicilio preferito, ovvero il fronte esterno: �Non faccio il politico, faccio l’allenatore. E credo che momentaneamente siamo terzi�, taglia corto il tecnico bianconero. Solo che, nel frattempo, il Milan � scappato a pi� tre, mentre negli specchietti s’affacciano gli inseguitori: Bologna a meno cinque, Roma a meno otto, e l’Atalanta con la partita di ieri da recuperare. Nel dubbio, il tridente l’aveva scelto, per la prima volta, Alberto Gilardino, grazie pure a gente �che si sacrifica�. Detto che il vantaggio sulla quinta (e sesta) resta consistente, preoccupa l’anima dello spogliatoio, squassata (anche) dalle inevitabili incertezze che si profilano all’orizzonte sul futuro della panchina. Chiss� se la sosta di una settimana aiuter�: altre nove giornate cos�, possono diventare pericolosamente lunghe.


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18 marzo 2024 (modifica il 18 marzo 2024 | 07:40)

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