“Codice della strada? No, della strage”: in 40 piazze la protesta contro la riforma

Da oggi, sabato 9 marzo, a martedì 12 marzo, in 40 città italiane, da Roma a Milano, da Cagliari a Trieste, da Bari a Genova passando per Bologna, ci saranno decine di manifestazioni "Stop al Codice della Strage", organizzate dalle associazioni familiari delle vittime sulla strada e altre associazioni contro il nuovo Codice della Strada voluto dal ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini.

Codice della Strage

Il nuovo Codice in discussione in Parlamento, secondo le associazioni “riporterà indietro l'Italia di 40 anni dal punto di vista della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile e la allontanerà ancora di più dagli altri Paesi europei dove i livelli di mortalità per incidenti stradali e per inquinamento sono già inferiori a quelli italiani", sostengono gli organizzatori.

I morti sulle strade

I promotori della mobilitazione ricordano che 3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e solo una leggera diminuzione rispetto al 2019. I feriti sono stati 223.475. Il 73% delle collisioni avviene in ambito urbano. L'assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le persone sotto i trent'anni. Una situazione, quella italiana, che è un'anomalia in Europa, spiega Fiab: se in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia siamo a 53, dato in crescita rispetto all'anno precedente. Le principali cause di morte sono (secondo l'Istat) l'eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti.

No alla riforma

Secondo le associazioni che hanno promosso le mobilitazioni nei prossimi giorni, queste cause non vengono prese in considerazione dalla riforma del Codice della Strada voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in discussione in questi giorni in Parlamento: "La riforma viene proposta per salvare vite in strada, ma nella sostanza prefigura il persistere della strage. Infatti, limita pesantemente l'autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia Ztl, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano Sicurezza Stradale 2030".

Misure-vetrina

"La proposta di riforma - scrive la Fiab - da una parte promuove "misure-vetrina", come l'inasprimento di alcune pene o l'alleggerimento delle limitazioni ai neopatentati, e dall'altra strizza l'occhio a chi viola sistematicamente le regole. Vengono meno i presupposti per la tutela di chi è più vulnerabile e si indebolisce la convivenza tra i diversi utenti della città. Misure inefficaci e dannose che non migliorano le norme attuali e addirittura vanno ad aggravare la situazione, poiché non agiscono sulle cause della strage e sulla prevenzione". Serve un approccio scientifico e sistemico, agendo sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti ma anche con controlli e ridisegno dello spazio pubblico. Occorre realizzare interventi normativi a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico e agevolare percorsi verso le città 30, prendendo esempio da Bologna.

Roma e Milano

A Roma e Milano l’appuntamento è per domenica 10 marzo. A Roma, alle 11, in piazza Santi Apostoli; a Milano, partirà alle 15.30 dalla Triennale una biciclettata che arriverà vicino alla prefettura. Iniziativa promossa dalle associazioni Familiari delle vittime sulla strada, la piattaforma #città30subito e altre organizzazioni in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Veneto, Puglia, Lazio, Toscana, Trentino, Abruzzo, Val d'Aosta, Sardegna, Liguria, Umbria.

Da Napoli a Bologna

A Napoli flash mob sabato 9 marzo alle 9 in piazza Nicola Amore. Per chi partecipa in bici appuntamento alle 8 in Bicycle House. A Genova lunedì 11 marzo alle 18,30 mobilitazione davanti alla Prefettura indossando qualcosa di rosso: i partecipanti si sdraieranno per simulare la strage quotidiana che bisogna fermare immediatamente, così come l'approvazione della riforma al Codice della Strada. Per chi partecipa in bici appuntamento alle 18 in piazza De Ferrari.

A Torino mobilitazione martedì 12 marzo dalle 7,30 alle 10,30 presso la stazione Torino Porta Nuova. L'evento si articola in un presidio e due flash mob.

I partecipanti si posizioneranno lungo le strade per creare una rappresentazione visiva dell'importanza della sicurezza stradale per tutta l'utenza. Infine a Bologna, alle 18,30 di martedì 12 marzo, la richiesta di fermare la riforma del Codice della Strada sarà fatta attraverso la formazione di una catena umana per difendere la corsia ciclabile di via Saragozza dalla sosta selvaggia delle auto.