F1 2026, ecco le nuove macchine: abolito il Drs, arrivano il Mos e l'aerodinamica attiva. Le regole spiegate
La rivoluzione F1 senza segreti: i motori elettrici più efficienti e benzine sostenibili. Le monoposto saranno più leggere e più agili
La Federazione internazionale ha definito le linee guida dei regolamenti tecnici per costruire le nuove F1 che correranno il Mondiale 2026. Una svolta importante, arriva nel fine settimana del Gp del Canada.
Scorriamo nel dettaglio le aree di intervento più significative, è una contro rivoluzione rispetto alle attuali monoposto. Le auto dovranno essere più agili e guidabili, spariscono i canali Venturi che generano una gran parte dell’effetto suolo, viene introdotta l’aerodinamica attiva, il Drs è sostituito dalla modalità di sorpasso denominata Mos.
Più leggere e più corte
Il focus principale è stato migliorare l’agilità e diminuire le dimensioni, le auto 2026 sono più strette, dovranno pesare almeno 768 kg ovvero 30 kg in meno delle attuali, il passo è stato accorciato di 20 cm così come (di poco) le dimensioni complessive. Partendo da ciò che non si vede, uno dei problemi principali delle attuali monoposto è stato gestire il porpoising (i saltellamenti), controindicazione dell'effetto suolo. Dopo tre anni questo problema è stato in parte risolto ma ha spinto gli ingegneri alla ricerca di una rigidità esasperata che ha danneggiato la guidabilità dei piloti «Crediamo di aver fatto un passo verso gare più combattute nel 2022, ma c'erano anche cose che abbiamo sbagliato e abbiamo cercato di rivederle completamente. Crediamo che le corse saranno molto più divertenti e le auto saranno ancora più vicine tra loro» ha dichiarato il direttore tecnico della Fia Nikolas Tombazis.

Cambia il fondo ed è fondamentale, ecco perché
Nel 2026 scompare il pavimento coi tunnel Venturi a effetto suolo a favore di un ritorno del fondo piatto unito a un diffusore a bassa estrazione. Il che dovrebbe favorire la limitazione delle turbolenze e la visibilità in condizioni di pista bagnata, ma soprattutto una riduzione della rigidezza per migliorarne la guida nel lento. Il concetto di «auto agile» è stato posto al centro dei regolamenti tecnici perché punta a migliorare la capacità di correre più vicini in gara. Secondo i dati della Fia, in collaborazione con team, le nuove auto subiranno una riduzione del carico aerodinamico del 30% e una riduzione della resistenza all’avanzamento mediamente del 55%.
Dai nuovi motori derivano le scelte aerodinamiche
«Ci siamo resi conto che se montassimo le nuove unità sulle attuali vetture assisteremmo un crollo delle velocità in rettilineo». Le nuove power unit 2026 saranno meno costose e avranno una architettura più semplice con l’eliminazione dell’Mgu-h. Questo ha favorito l’ingresso di nuovi costruttori come Audi e Ford, oltre al ritorno ufficiale della Honda. E' stata triplicata la potenza dell’elettrico portandola al 50% ossia 350 Kw mentre il motore a combustione - per la prima a volta tramite carburanti al 100% sostenibili - scenderà a dagli attuali 560 a 400 Kw, questo richiede un cambiamento drastico dell’aerodinamica delle monoposto».
Addio al Drs
«Con questi regolamenti stiamo introducendo due nuove entusiasmanti funzionalità per migliorare le corse: l'aerodinamica attiva per diminuire la resistenza aerodinamica sui rettilinei e il manual override, che fornirà ai piloti una maggior energia dalla batteria su richiesta quando saranno abbastanza vicini all'auto che li precede» ha commentato Tombazis.
Come funziona l'aerodinamica attiva
Le nuove F1 2026 beneficeranno di sistemi di aerodinamica attiva, con ali anteriori e posteriori a più elementi che diverranno mobili, grazie alle due modalità di carico aerodinamico: la Z-Mode con tutti i flap chiusi per ottenere massima quantità di downforce quindi più aderenza in curva e la X-Mode, una configurazione a bassa resistenza aerodinamica progettata per massimizzare la velocità in rettilineo. Scendendo più nel dettaglio, l’alettone posteriore diverrà a tre elementi attivi, mentre la beam wing è stata cancellata, cosi come le piastre terminali sono state semplificate. Le paratie laterali (endplate) tornano più simili alla generazione di auto precedente al 2022. L'ala anteriore sarà gradevole esteticamente e più stretta di 100 mm rispetto a quella attuale e sarà dotata di un flap attivo a due elementi. A differenza delle auto attuali, i passaruota anteriori saranno rimossi ma resteranno quei dispositivi sotto le prese d'aria dei freni anteriori, che sono utili a controllare la scia degli pneumatici anteriori. Sotto le pance verranno introdotti nuovi convogliatori, molti diversi dagli attuali, allo scopo di costringere i flussi all’interno della vettura stessa, evitando che maggiori turbolenze prodotte dall’asse anteriore disturbino le vetture che seguono.
Cosa è il Mos, il sostituto del Drs
Dopo 15 anni, le vetture del 2026 non vedranno più l’utilizzo del Drs per come lo conosciamo, verrà sostituito con il Mos (Manual Override System). A livello di potenza il normale dispiegamento di energia si ridurrà dopo 290 km/h, raggiungendo lo zero a 355 km/h, l'auto che segue beneficerà del Mosche fornisce 350 kW fino a 337 km/h. Questo potrà essere attivato dal pilota che avrà facoltà di gestire l’accumulo e il dispiegamento dell’energia, ad esempio nelle lotte ravvicinate o per difendersi. Qualcosa che in qualche modo ricorda il vecchio Kers ma ben più evoluto.
Aumenta la sicurezza laterale
Le attuali vetture di F1 sono le più sicure di tutta la storia della massima serie, tuttavia, con la nuova generazione, la Fia ha voluto fare ulteriori passi in avanti. Sulle auto 2026 la protezione laterale è stata aumentata. La nuova specifica raddoppia infatti la protezione riguardante la batteria ed è stata ottenuta senza aggiungere peso. I carichi del roll hoop sono stati aumentati da 16G a 20G e i carichi di prova sono aumentati da 141 kN a 167 kN. Le luci posizionate nella parte posteriore delle paratie posteriori saranno significativamente più visibili di quelle attuali, ci saranno luci di sicurezza laterali per identificare lo stato dell’Ers di un'auto ferma in pista.
Il ruolo delle benzine sostenibili
C'è poi il tema della sostenibilità, visto che dal 2026 le power unit di Formula 1 funzioneranno con carburante 100% sostenibile, sottolineando il forte impegno dal punto di vista ambientale. «Il nuovo propulsore ibrido alimentato in modo sostenibile rappresenta un'enorme opportunità per l'industria automobilistica globale, questo carburante ha il potenziale per essere utilizzato dalle auto di tutto il mondo e ridurre drasticamente le emissioni. Il suo potenziale è uno dei motivi principali per cui nel 2026 avremo un numero record di fornitori di motori in Formula 1» ha fatto sapere l'ad della F1 Stefano Domenicali. La benzina sintetica sarà infatti «drop-in», il che significa che potrà essere utilizzato in quasi tutti i veicoli alimentati a motore a combustione interna, offrendo una soluzione potenzialmente rivoluzionaria per i gas-serra nel settore dei trasporti. Entro il 2030 ci saranno 1,2 miliardi di auto con motorre termico sulle strade di tutto il mondo e il carburante sviluppato per la Formula 1 potrebbe essere utilizzato per ridurre le emissioni su scala industriale. La sostenibilità sarà poi rafforzata attraverso il maggiore utilizzo di energia elettrica, con un proporzione 50 e 50 tra elettrico e termica, che permetterà anche di raggiungere l'obiettivo della neutralità di emissioni inquinanti entro il 2030 che Fia ed F1 si sono imposte.